Lomagna: folla, lacrime e “sorrisi” per l'ultimo saluto a Corry “un maestro della risata e del portare gioia agli altri”
Corry era un maestro della risata e del portare gioia a tutti. Grande, bello, di una simpatia travolgente che andava oltre ogni avversità, che sapeva superare gli ostacoli con ottimismo e un pizzico di ironia. Amava ridere e far ridere. Non perchè superficiale ma perchè amava la vita, ne voleva assaporare sempre la sua bellezza e soprattutto sapeva che la felicità è ancora più grande se condivisa.È il ritratto di Danilo che gli amici del liceo, la professoressa Anna di arte, lo stesso don Andrea che pure lo ha conosciuto ascoltando e leggendo i ricordi altrui, hanno tracciato nel corso del suo funerale, cercando di rendere meno pesante l'interrogativo “perchè?” che non trova risposta e sollievo se non nella fede e nella speranza di un incontro eterno.
Tantissimi questa mattina hanno affollato la chiesa e il sagrato di Lomagna, paese di residenza dei genitori, per dare l'ultimo saluto all'amico e compagno di squadra morto lo scorso 23 luglio dopo che un malore lo aveva colto su un campo di beach volley a Pisa, sabato 20. Portato all'ospedale a metà pomeriggio, si era sentito male una seconda volta e non si era più ripreso. Sulla vicenda la magistratura toscana ha aperto un fascicolo per far luce sulle cause del decesso e su come i sanitari intervenuti siano intervenuti.
“E' il momento dell'affetto e della fede” ha detto don Andrea Restelli “Ora vediamo l'ingiustizia che spegne la vita di un giovane che ha saputo farsi voler bene. Danilo è stato un ragazzo generoso, che non si è preoccupato di mettere se stesso in secondo piano a favore degli altri. C'è anche l'amarezza al pensiero che forse nel momento più estremo Danilo non abbia trovato lo stesso aiuto che lui sapeva dare. In sua memoria dobbiamo cercare di fare il meglio per gli altri, dando loro l'attenzione che forse a lui è mancata negli ultimi istanti della sua vita”.
Lo ha ricordato anche la sua prof. di arte “una folata di vento ti ha portato via all'improvviso. Tra tanti alunni del liceo, non passavi certo inosservato: alto, bellissimo e sempre allegro. Eri talmente simpatico, quasi ingenuo. Riuscivi sempre a strappare un sorriso a chi ti stava attorno. Ti ricorderò con immenso affetto seppur con un profondissimo dolore”.
È stata poi la volta di una amica che parlando a braccio ha cercato di ricordarlo sorridendo, mettendo via le lacrime che a fiumi scorrevano in chiesa, perchè “lui avrebbe voluto così”.
“Ridere è qualcosa di importantissimo, è una cosa serissima” ha detto parlando del compagno di liceo “Danilo era un maestro della risata, a rallegrare ogni situazione, rendendola gioiosa, trasmetteva questa serenità a tutti. Con lui ogni cosa era una gioia. Lui non ci vuole vedere tristi o arrabbiati, vuole vederci felici. Allora una proposta che faccio a tutti: continuare a ridere, allenarci a ridere come se fosse uno sport. E allora non rideremo perchè saremo felici ma saremo un po' più felici perchè continueremo a ridere”.
Al termine della funzione i genitori hanno chiesto a ciascuno di portarsi a casa uno dei fiori delle tante corone preparate per il loro Danilo, in sua memoria.
Un lungo applauso ha accompagnato la partenza del carro funebre verso il tempo crematorio.
Tantissimi questa mattina hanno affollato la chiesa e il sagrato di Lomagna, paese di residenza dei genitori, per dare l'ultimo saluto all'amico e compagno di squadra morto lo scorso 23 luglio dopo che un malore lo aveva colto su un campo di beach volley a Pisa, sabato 20. Portato all'ospedale a metà pomeriggio, si era sentito male una seconda volta e non si era più ripreso. Sulla vicenda la magistratura toscana ha aperto un fascicolo per far luce sulle cause del decesso e su come i sanitari intervenuti siano intervenuti.
“E' il momento dell'affetto e della fede” ha detto don Andrea Restelli “Ora vediamo l'ingiustizia che spegne la vita di un giovane che ha saputo farsi voler bene. Danilo è stato un ragazzo generoso, che non si è preoccupato di mettere se stesso in secondo piano a favore degli altri. C'è anche l'amarezza al pensiero che forse nel momento più estremo Danilo non abbia trovato lo stesso aiuto che lui sapeva dare. In sua memoria dobbiamo cercare di fare il meglio per gli altri, dando loro l'attenzione che forse a lui è mancata negli ultimi istanti della sua vita”.
Lo ha ricordato anche la sua prof. di arte “una folata di vento ti ha portato via all'improvviso. Tra tanti alunni del liceo, non passavi certo inosservato: alto, bellissimo e sempre allegro. Eri talmente simpatico, quasi ingenuo. Riuscivi sempre a strappare un sorriso a chi ti stava attorno. Ti ricorderò con immenso affetto seppur con un profondissimo dolore”.
È stata poi la volta di una amica che parlando a braccio ha cercato di ricordarlo sorridendo, mettendo via le lacrime che a fiumi scorrevano in chiesa, perchè “lui avrebbe voluto così”.
“Ridere è qualcosa di importantissimo, è una cosa serissima” ha detto parlando del compagno di liceo “Danilo era un maestro della risata, a rallegrare ogni situazione, rendendola gioiosa, trasmetteva questa serenità a tutti. Con lui ogni cosa era una gioia. Lui non ci vuole vedere tristi o arrabbiati, vuole vederci felici. Allora una proposta che faccio a tutti: continuare a ridere, allenarci a ridere come se fosse uno sport. E allora non rideremo perchè saremo felici ma saremo un po' più felici perchè continueremo a ridere”.
Al termine della funzione i genitori hanno chiesto a ciascuno di portarsi a casa uno dei fiori delle tante corone preparate per il loro Danilo, in sua memoria.
Un lungo applauso ha accompagnato la partenza del carro funebre verso il tempo crematorio.
S.V.