Ponte san Michele: nessuna candidatura Unesco, via alla progettazione da 350 milioni per il nuovo viadotto

Tramonta il sogno di vedere inserito nel patrimonio Unesco il ponte san Michele di Paderno.

L'incontro avuto quest'oggi tra regione, ministro Salvini (in video collegamento), RFI ed enti locali si è concluso con la decisione di procedere alla progettazione dell'opzione che vede un unico viadotto (per auto e treni) a sud dell'attuale struttura viaria, del costo di circa 350 milioni di euro. 
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Tale scelta risulta incompatibile con quelle che sono le linee guida di Unesco e quindi il capitolo appare chiuso. 
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A darne comunicazione è regione con un testo dove si tracciano brevemente i contenuti dell'incontro e si dedica un breve capito a quelle che saranno le opere di mitigazione per la viabilità, voce questa che è la maggiore fonte di preoccupazione per i sindaci del meratese, parlando di un tavolo permanente di confronto.

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Si apre un nuovo capitolo per il ponte di Paderno: avanti tutta con la progettazione della nuova e strategica opera tra Paderno d’Adda (LC) e Calusco d’Adda (BG).

Questo l’esito di un proficuo tavolo di lavoro tenutosi oggi tra Regione Lombardia – presente l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi - RFI, gli enti locali e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in videocollegamento.

Dalla riunione è emersa la volontà di portare avanti il percorso di progettazione del nuovo ponte ferroviario e viario di attraversamento dell’Adda, opera indispensabile e prioritaria per la mobilità del territorio, con l’esclusione del San Michele dalla candidatura Unesco. Purtroppo, l’incompatibilità tra la realizzazione del nuovo progetto e la candidatura è la conseguenza delle rigide linee guide dettate dall’Unesco.

ASSESSORE TERZI: TAVOLO PERMANENTE PER SEGUIRE LA PROGETTAZIONE - “Per il ponte di Paderno – dichiara l’assessore Terzi – si delinea un nuovo orizzonte. Finalmente si parte con la fase di progettazione per il nuovo attraversamento sull’Adda, un’opera necessaria e strategica per garantire la mobilità tra le due sponde e il collegamento tra province, così da non isolare nuovamente le comunità che già in passato hanno subito l’interruzione del ponte. Regione Lombardia, da sempre sensibile alla tutela del territorio, si è resa inoltre disponibile a istituire un tavolo istituzionale permanente tra Rfi, Regione ed enti locali, con il supporto delle Province, per seguirne la progettazione. L’obiettivo è realizzare un’infrastruttura moderna in dialogo con una antica, anche attraverso l’indizione, da parte di Rfi, di un concorso internazionale di progettazione”. 

OPERE DI MITIGAZIONE PER LA VIABILITÀ - Apertura da parte di Rfi e Regione Lombardia a un confronto costruttivo. “Il tavolo permanente – aggiunge Terzi - sarà il luogo dove ragionare sia sulle opere di mitigazione sulla viabilità per sgravare i centri abitati, sentite le esigenze dei territori, sia sulla possibilità di ridefinire la funzione del ponte, ipotizzando dei limiti di transito per alcuni mezzi pesanti”.

 

"Considerata la situazione morfologica delle sponde dell’Adda – precisa Terzi – l’opzione progettuale ora in campo è quella di realizzare un unico ponte ferroviario stradale in affiancamento all’attuale San Michele. Per un investimento di 350 milioni di euro riferiti alle sole opere per la costruzione del ponte. L'obiettivo è avere il nuovo ponte per il 2030". (LNews)
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