Referendum sulla Rappresentanza

Anche domenica si sono raccolte firme per la campagna referendaria #iovoglioscegliere promosso dal comitato per la rappresentanza, è una iniziativa della associazione nazionale ex parlamentari che ha coinvolto funzionari attuali e passati di tutte le amministrazioni di stato, ed è presieduta Giuseppe Gargani. In Lombardia collaborano con il comitato soprattutto la Associazione Consiglieri Regionali e tanti cittadini di buona volontà che si adoperano nelle Acli. Io mi sono aggregato al progetto soprattutto perché il referendum sulla rappresentanza è molto popolare tra gli amici di uno dei miei riferimenti politici: Felice Besostri.
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Avvocato, parlamentare, dirigente politico e attivista, Besostri fu l'uomo che scardinò le leggi elettorali incostituzionali facendo abrogare i cosiddetti Porcellum e Italicum. Se non fosse mancato a Gennaio sarebbe riuscito anche a divellere le ingiustizie del Rosatellum, ma ora ci troviamo in tanti per portare avanti il suo lavoro contro la legge vigente. La legge elettorale pare uno di quei tecnicismi complicati da conoscere, spiegare e capire, ma in realtà ha finalità semplici. In pratica è l'insieme di regole che trasformano i nostri voti in poltrone da riempire con i candidati che preferiamo. In teoria tutti abbiamo diritto di voto e tutti siamo rappresentati da qualcuno, in realtà è molto facile distorcere il voto dei cittadini e dirottare i risultati. Per esempio paradossale potremmo avere una legge elettorale che favorisce la minoranza degli italiani portandoli al governo, oppure una legge elettorale che disincentiva i partiti più grandi a mettersi insieme e portare avanti assieme le istanze della maggioranza reale. Il sistema dei partiti e quello della rappresentanza determinano l'accesso alle istituzioni per tutti, se uno di questi due fattori viene deviato dallo schema corretto, verrà compromesso tutto l'assetto delle istituzioni. Per esempio concreto, conosciamo tanti bravi politici del nostro territorio sostituiti ed esclusi poco prima delle elezioni senza apparente logica dai capi partito. Ma se le regole sono fatte per favorire le decisioni di un segretario di partito invece che alimentare quelle del suo elettorato, finisce che la gente non vota perché tanto "è tutto deciso". Questo è ciò che stiamo vivendo, quello di cui parlano i consiglieri regionali "trombati" da tutti i partiti anche dopo 30 anni di attivismo, senza colpe, oppure quelli bravi davvero che non vengono promossi. Siccome noi scegliamo sempre le persone, troviamo il vero motivo per cui ci asteniamo dal voto: non possiamo scegliere chi votare. Non possiamo scegliere chi votare né ci informano sulle modalità di scelta dei candidati. Le campagne elettorali sono ridotte al minimo perché non serve siate informati. Il sistema dei partiti ed il sistema elettorale sono aberranti, alimentano l'astensione, favoriscono chi è già eletto e pongono tutti sotto il costante ricatto dei capi di partito, i quali sono fragili. Per esempio un partito pieno di debiti deve sottostare alle decisioni di chi paga le bollette, ovvero è suscettibile a tutti i tipi di pressione economica. Un partito debole diventa probabile preda di interessi che non coinvolgono i cittadini. Chiunque abbia abbastanza denaro può influenzare un partito e posizionare in lista chi gli pare e farci votare forzosamente anche chi lavora per potenze straniere non amiche. Un patriota che ama la sua famiglia vuole scegliere il rappresentante migliore per il proprio territorio, mica dà carta bianca a gente impegolata con ogni genere di avventuriero. Ma il sistema elettorale ci impone dei candidati che verranno eletti lo stesso, anche se sono stregoni, maghi, indovini, rubagalline e non hanno interesse nel collegio in cui vengono imposti. Per questo è nato il Comitato per la rappresentanza. Le persone cui interessa questa campagna referendaria sono la maggioranza degli italiani bravi che piuttosto di votare cretini stanno a casa ad ogni elezione, e anche a tutte quelle che votano ma non ottengono rappresentanti. Alle elezioni europee un milione duecentosettantamila cittadini votanti non hanno eletto un rappresentante per effetto della legge elettorale, sommati è come se le province di Lecco e Como per intero avessero eletto nessuno. Alle elezioni politiche gli elettori esclusi furono quasi 4 milioni. L'accesso alla rappresentanza è l'unica garanzia di libertà per tutti. Chi siede al tavolo degli esclusi tenderà per forza a farsi forza contro chi governa, e oggi governa la minoranza meno disorganizzata di noi. Quando la Minoranza di un paese governa, non è libertà, e io non voglio vivere in una autocrazia da terzo mondo, qui in Italia. Personalmente ho chiesto al presidente del comitato, Elisabetta Trenta, di attirare verso il comitato quanti più partiti, e gruppi civici, e cittadini che hanno provato a candidare qualcuno senza successo, perché oltre alla gente di buona volontà servono anche quelli meno buoni, gli esclusi che sanno lavorare bene ma non trovano spazio nei partiti. I quesiti referendari sono 4. Nella sostanza vogliamo una legge elettorale senza soglie di sbarramento perché tutti gli italiani devono essere coinvolti negli affari della Repubblica; vogliamo siano tolte le liste bloccate nei collegi perché abbiamo bisogno di scegliere i Nostri campioni; vogliamo che tutti i partiti raccolgano le firme e presentino in anticipo le liste perché siamo stufi di vedere correre le persone per bene mentre i capi partito fanno gli show, e pescano nelle liste degli altri durante la campagna firme; vogliamo che un politico sia candiato in un solo collegio alla volta perché non deve più esistere che sia il candidato a decidere chi viene eletto dopo di lui, solo noi cittadini decidiamo. In tante province ci sono già dei comitati di riferimento, c'è bisogno anche qui da noi a Lecco, presto ci sarà anche la campagna sulla autonomia differenziata, le cose cìnon sono sempre sovrapponibili perché certi partiti non vogliono cambiare le regole, ma certi amanti della autonomia di certo sono interessati alla rappresentanza. In compenso si può firmare con spid tramite il sito www.iovoglioscegliere.it. La piattaforma per la autenticazione delle firme online è privata, sicché apporre le 4 firme costa 1,90Euro totali. Questo perché la piattaforma certificata dal ministero dell'interno è negligentemente disattiva, e si capisce, vi immaginate un parlamento, e un governo, che debba seguire leggi e affari proposti dagli italiani? Come potrebbe mai un menbro di governo occuparsi di trucco e parrucco per la TV, se dovesse lavorare su quel che vuole il popolo? Datevi da fare
Mario Sirio
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