Al "Foppone" la Messa invocando la Pace
Domenica mattina, alle ore 11, l'area verde a poca distanza dal cimitero di San Zeno si è animata con la tradizionale celebrazione della Santa Messa in occasione della Festa del Foppone, dedicata alla Madonna della Vittoria e della Pace. La cerimonia è stata officiata da don Giancarlo Cereda e don Luigino Brambilla, richiamando una nutrita partecipazione di fedeli e membri della comunità.
Durante l’omelia, il missionario (reduce dalla festa per il suo 60esimo di ordinazione sacra) ha offerto riflessioni profonde, prendendo ispirazione proprio dalla figura di Maria: "Abbiamo un esempio davanti agli occhi, ovvero quello della Madonna. Ha dovuto seguire i progetti di Dio, abbandonando gli obiettivi che si era prefissata per una chiamata superiore. Allo stesso modo anche noi dobbiamo essere capaci di porci nelle mani di Gesù, per vivere con Lui, dando a Lui il nostro corpo e sangue come Egli ha fatto per noi".
Padre Luigino ha poi sottolineato l'importanza della presenza di Gesù ovunque, anche in un luogo semplice come il Foppone: "Perché siamo al Foppone quest'oggi a celebrare Messa? Perché anche qui c’è Gesù. 'Chi si vergognerà di me e delle mie parole – ha letto dal Vangelo – in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi angeli'. Anche in questo prato del Foppone c'è Gesù e quindi noi non ci vergogniamo di riconoscerlo".
Riflettendo sulle guerre in corso, ha poi richiamato l'attenzione sulla necessità di rivolgersi a Gesù per la pace: "Sono ormai due anni che c’è la guerra in Ucraina e, anche se non proclamata, c’è sempre stata guerra in Palestina. Se non ci consideriamo fratelli e figli di Dio, a chi dovremmo rivolgerci per chiedere la pace. Rivolgiamoci quindi a Gesù, che è l'unico capace di diffondere la pace tra i popoli del mondo".
Al termine della celebrazione eucaristica, la giornata è proseguita con un pranzo comunitario sotto i portici, durante il quale i partecipanti hanno condiviso momenti di convivialità e allegria. Nel pomeriggio sono poi stati organizzati numerosi giochi per i più piccoli, creando un'atmosfera gioiosa e festosa. Alle 16:30 è stato recitato il Santo Rosario con l’accompagnamento della banda di Airuno, un momento di preghiera collettiva che ha rafforzato il senso di comunità e devozione, mentre alle 21 la settimana di Festa a San Zeno si è conclusa con il concerto della "Fisorchestra Adda".
Durante l’omelia, il missionario (reduce dalla festa per il suo 60esimo di ordinazione sacra) ha offerto riflessioni profonde, prendendo ispirazione proprio dalla figura di Maria: "Abbiamo un esempio davanti agli occhi, ovvero quello della Madonna. Ha dovuto seguire i progetti di Dio, abbandonando gli obiettivi che si era prefissata per una chiamata superiore. Allo stesso modo anche noi dobbiamo essere capaci di porci nelle mani di Gesù, per vivere con Lui, dando a Lui il nostro corpo e sangue come Egli ha fatto per noi".
Padre Luigino ha poi sottolineato l'importanza della presenza di Gesù ovunque, anche in un luogo semplice come il Foppone: "Perché siamo al Foppone quest'oggi a celebrare Messa? Perché anche qui c’è Gesù. 'Chi si vergognerà di me e delle mie parole – ha letto dal Vangelo – in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi angeli'. Anche in questo prato del Foppone c'è Gesù e quindi noi non ci vergogniamo di riconoscerlo".
Riflettendo sulle guerre in corso, ha poi richiamato l'attenzione sulla necessità di rivolgersi a Gesù per la pace: "Sono ormai due anni che c’è la guerra in Ucraina e, anche se non proclamata, c’è sempre stata guerra in Palestina. Se non ci consideriamo fratelli e figli di Dio, a chi dovremmo rivolgerci per chiedere la pace. Rivolgiamoci quindi a Gesù, che è l'unico capace di diffondere la pace tra i popoli del mondo".
Al termine della celebrazione eucaristica, la giornata è proseguita con un pranzo comunitario sotto i portici, durante il quale i partecipanti hanno condiviso momenti di convivialità e allegria. Nel pomeriggio sono poi stati organizzati numerosi giochi per i più piccoli, creando un'atmosfera gioiosa e festosa. Alle 16:30 è stato recitato il Santo Rosario con l’accompagnamento della banda di Airuno, un momento di preghiera collettiva che ha rafforzato il senso di comunità e devozione, mentre alle 21 la settimana di Festa a San Zeno si è conclusa con il concerto della "Fisorchestra Adda".
M.Pen.