Codurelli: dove sono le risorse per l'edilizia scolastica?
“I 600 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica della nostra provincia attendono ancora la delibera dal CIPE e i Comuni si trovano sempre più in situazioni di necessità.” E’ caustica l’On. Codurelli sugli ennesimi due mesi passati sotto silenzio, dopo le dichiarazioni di inizio agosto del Presidente della provincia Nava e dell’Assessore Simonetti riguardo ai fondi prima destinati con delibera della camera del 25 novembre 2010, e solo il 2 agosto sbloccate dal Ministero delle Infrastrutture a seguito delle numerosissime sollecitazioni di tutte le forze politiche. “Assistiamo in continuazione ad un poco edificante balletto di belle parole, - rimarca la Codurelli - a cui puntualmente non seguono però i fatti, gli Enti locali sono al limite, i tagli ai trasferimenti di fondi statali non si contano più, e i Comuni non riescono a sostenere le spese necessarie ad una seria manutenzione degli edifici: un richiamo allarmato arriva ancora anche da Legambiente che attraverso Ecosistema Scuola 2011, rapporto annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica, conferma quanto sottolineato: i problemi di edilizia scolastica rimangono irrisolti e il Governo è sordo ed indifferente alle tante proposte presentate dal Pd e dalle associazioni impegnate su questo tema. "Per questo abbiamo depositato alla Camera e al Senato la richiesta di istituire una commissione d'inchiesta sull'edilizia scolastica, per capire dove sono finiti i fondi stanziati e mai arrivati a destinazione. Sono necessarie misure urgenti: l'allentamento del patto di stabilità interno per gli enti locali che vogliono investire per la messa in sicurezza delle scuole, il rifinanziamento della legge 23 come continuamente richiesto dal P.D. attraverso numerosi atti, la destinazione dell' 8 per mille dell'Irpef. Liberare i quattro miliardi e mezzo che hanno i comuni in cassa, aprendo tanti cantieri per qualificare le scuole, sarebbe la prima vera misura per lo sviluppo del Paese