In ricordo di Vittorino RIpamonti “un grande meratese di altri tempi”

Ora che la tua anima riposa in pace e non è più assillata dalle preoccupazioni di questo mondo, penso che mi perdonerai se parlo un pochino anche di te, di quello che sei stato innanzitutto per i tuoi cari, ma anche per gli altri: la tua gente di Pianezzo innanzitutto. 

Sì, perché per te è sempre stato un vanto essere di Pianezzo e quindi del Comune di Olgiate Molgora, ma aver prodigato le tue energie per molti anni per il Comune di Merate, anche se qualche amico scherzosamente non perdeva occasione di ricordartelo. 

Per uno come te, laureato in economia e commercio, cresciuto alla scuola dell’Oratorio di Pagnano degli anni ‘50 e ‘60 e forgiato alla dedizione del bene comune dall’esempio di grandi Sacerdoti e innumerevoli altri amici, il fatto di non essere di Merate non significava proprio niente e non ti ha mai frenato nella tua voglia di dedicarti alla nostra comunità.

La prudenza era una tua caratteristica, e a volte ci chiedevamo se valesse la pena di avere i bilanci sempre in ordine, per poi vedere quelli di Comuni dissestati, anche a noi relativamente vicini, che venivano puntualmente ripianati dagli Enti superiori. 

I tuoi bilanci non ci hanno impedito di realizzare opere come le più importanti fognature che collegavano Merate con i depuratori, avere un forno inceneritore quando pochissimi comuni Italiani ne erano dotati, la tribuna al campo sportivo “E. Ferrario” , la fognatura circumlacuale intorno al lago di Sartirana che poi ha creato le premesse per l’istituzione dell’omonima Riserva Naturale, la nuova scuola elementare di Sartirana, la nuova palestra con la piscina ed il centro tennis, la nuove strade strategiche per Pagnano, Via Arnaboldi e via Aldo Moro, la rotonda all’uscita di Viale Verdi sulla ex Statale, proseguire nella sistemazione del Collegio Manzoni e realizzare la nuova Biblioteca, il museo di storia naturale e la sede della Banda Sociale Meratese, la stesura del primo Piano Programmatico di Attuazione del 1974 che era la premessa per il successivo Piano Regolatore dei primi anni 80. E come non ricordare le osservazioni al tracciato del raddoppio della linea ferroviaria che avrebbe eliminato il tuo famoso passaggio a livello di Pianezzo che era il tuo alibi, con le sue stanghe abbassate, per giustificare i tuoi ritardi alle riunioni! 

Nonostante i tuoi molteplici impegni, eri anche socio del CAI di Merate e niente ti ha impedito di prendere una seconda laurea in Medicina per emulare i tuoi amici Prof. Ferrario e dr. Spagnolli nel dedicarsi agli altri.

La tua grande onestà ha consentito anche a tutti noi di essere amministrati nel migliore dei modi e per questo siamo qui a rendertene merito. 

Grazie Vittorino, riposa in pace che te lo sei meritato.
Un amico
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