Quattro minorenni arrestati per rapina in stazione
Tra il 10 e il 15 luglio 2024, i carabinieri della stazione di Lissone hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano a carico di 4 soggetti di età compresa tra i 15 e i 16 anni, residenti rispettivamente nei comuni di Lissone e Triuggio, tutti ritenuti responsabili dei reati di rapina e lesioni personali in concorso.
Il provvedimento è stato emesso sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla predetta Stazione nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, che ha richiesto l’applicazione della misura cautelare.
L’indagine è stata originata da un episodio verificatosi nella tarda serata dello scorso 17 marzo, allorquando, presso la stazione ferroviaria di Lissone, un 17enne del posto veniva accerchiato da quattro giovani, due dei quali gli chiedevano in prestito il proprio telefono cellulare per poi impossessarsene, mentre i complici, approfittando della distrazione del ragazzo, al contempo gli sottraevano anche il monopattino. Per il solo fatto di aver tentato di opporsi e di ottenere la restituzione dei propri beni, il giovane veniva aggredito con calci e pugni e spintonato sui binari, dove continuava ad essere colpito, rischiando concretamente l’investimento da parte di un treno in transito. Gli aggressori, appropriatisi della refurtiva, si dileguavano immediatamente: tre salendo a bordo del convoglio, il quarto a piedi. La vittima, soccorsa da personale del 118 per le lesioni riportate, veniva trasportata in codice verde al Pronto Soccorso dell’ospedale di Desio e successivamente dimessa con una prognosi di 14 giorni.
All’identificazione degli odierni arrestati, i carabinieri sono pervenuti a seguito di acquisizione di registrazioni degli impianti di videosorveglianza sul luogo del fatto e allo studio conseguente delle frequentazioni e degli spostamenti degli indiziati.
Nel prosieguo delle indagini, i militari hanno altresì acquisito, a carico degli odierni arrestati, elementi che li collegherebbero, oltre al fatto per cui è stato emesso l’odierno provvedimento, ad ulteriori due episodi successivi di analoga matrice ai danni di altrettanti coetanei che, analogamente a quanto avvenuto il 17 marzo, rispettivamente il 4 e l’11 maggio, venivano accerchiati e derubati dei loro telefoni cellulari mentre si trovavano per le vie cittadine.
Gli arrestati, tutti di nazionalità italiana e due dei quali già noti alle Forze dell’ordine per fatti pregressi, sono stati condotti in diverse comunità terapeutiche della regione, a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.
Il provvedimento è stato emesso sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla predetta Stazione nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, che ha richiesto l’applicazione della misura cautelare.
L’indagine è stata originata da un episodio verificatosi nella tarda serata dello scorso 17 marzo, allorquando, presso la stazione ferroviaria di Lissone, un 17enne del posto veniva accerchiato da quattro giovani, due dei quali gli chiedevano in prestito il proprio telefono cellulare per poi impossessarsene, mentre i complici, approfittando della distrazione del ragazzo, al contempo gli sottraevano anche il monopattino. Per il solo fatto di aver tentato di opporsi e di ottenere la restituzione dei propri beni, il giovane veniva aggredito con calci e pugni e spintonato sui binari, dove continuava ad essere colpito, rischiando concretamente l’investimento da parte di un treno in transito. Gli aggressori, appropriatisi della refurtiva, si dileguavano immediatamente: tre salendo a bordo del convoglio, il quarto a piedi. La vittima, soccorsa da personale del 118 per le lesioni riportate, veniva trasportata in codice verde al Pronto Soccorso dell’ospedale di Desio e successivamente dimessa con una prognosi di 14 giorni.
All’identificazione degli odierni arrestati, i carabinieri sono pervenuti a seguito di acquisizione di registrazioni degli impianti di videosorveglianza sul luogo del fatto e allo studio conseguente delle frequentazioni e degli spostamenti degli indiziati.
Nel prosieguo delle indagini, i militari hanno altresì acquisito, a carico degli odierni arrestati, elementi che li collegherebbero, oltre al fatto per cui è stato emesso l’odierno provvedimento, ad ulteriori due episodi successivi di analoga matrice ai danni di altrettanti coetanei che, analogamente a quanto avvenuto il 17 marzo, rispettivamente il 4 e l’11 maggio, venivano accerchiati e derubati dei loro telefoni cellulari mentre si trovavano per le vie cittadine.
Gli arrestati, tutti di nazionalità italiana e due dei quali già noti alle Forze dell’ordine per fatti pregressi, sono stati condotti in diverse comunità terapeutiche della regione, a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.