Ospedale: dopo le elezioni del S. L. Mandic non se ne parla. In 20 domande i servizi che c’erano e che ora non ci sono più

Un paradosso, quasi un ossimoro. La lunga campagna elettorale ha visto al centro della propaganda le ragioni dell'ospedale di Merate che tuttavia, nel merito quotidiano, dentro i fatti concreti, sono state - e sono tuttora - ignorate. L'elenco delle cose che non vanno è molto lungo a partire dalla mancanza di un direttore medico di presidio dopo la soppressione del direttore amministrativo. In una parola un'azienda di circa 800 dipendenti non ha un dirigente in sede.
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Marco Trivelli

E' vero che, a differenza del suo predecessore, il nuovo direttore generale Marco Trivelli ogni martedì mattina è al Mandic. Ma se il cambio di atteggiamento ha rilanciato l'entusiasmo del personale, a distanza di mesi ormai prevale lo scetticismo. E' di questi giorni la notizia dello smantellamento dell'Oculistica. Qualcuno ha ironizzato che oggi in ospedale non c'è più neppure il collirio. Come sia possibile che un reparto anni fa molto affermato sia pressoché chiuso non è spiegabile con la sola scarsità di personale. Ci deve essere un disegno preciso. Come per la Psichiatria. I medici cittadini hanno una finestra oraria, qualche giorno la settimana, per interloquire con uno psichiatra di stanza a Lecco. Un reparto essenziale risulta ormai chiuso da quattro anni. Chirurgia oncologica e estetica sono attive al Manzoni e gli interventi complessi di Otorinolaringoiatria vengono ormai effettuati solo a Lecco. Il sospetto, insomma, è che cambia il timoniere ma la rotta resta la stessa. Sotto trovate un panel di domande inviate al dottor Trivelli l'8 luglio, in attesa di risposte. L'auspicio e che si rimettano al lavoro Mattia Salvioni e Filippo Galbiati, sindaci di Merate e Casatenovo per fare un nuovo punto della situazione. Il Piano organizzativo Aziendale Strategico (Poas) contiene molte indicazioni disattese. Si deve partire da lì se davvero si vuole rilanciare il presidio. 
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Alcune domande, poste all’ex direttore generale Paolo Favini – rimaste senza risposta – potrebbero essere superate da eventuali aggiornamenti.

DOMANDE

D. Perché non c’è più il servizio di Urologia né Chirurgico né Ambulatoriale?
 
D. Perché non è stata riattivata la Chirurgia Pediatrica?

D. Perché è cessata l’attività di Chirurgia Vascolare?

D. Perché il referto di una mammografia fatta a Merate deve essere ritirato a Lecco?

D. Perché le agobiopsie non vengono più eseguite a Merate?

D. Perché l’ambulatorio di Epatologia è stato soppresso e ora i pazienti debbono rivolgersi obbligatoriamente al Manzoni?

D. Perché le visite di Chirurgia Plastica si eseguono soltanto a Lecco?

D. Perché i doppler in urgenza non vengono più effettuati?

D. Perché l’esame del campo visivo non viene più effettuato?

D. Perché l’ERCP, l’esame endoscopico operativo per le vie biliari viene effettuato solo al Manzoni trasportando i pazienti in ambulanza quando ricoverati?

D. Perché al Mandic non scende più dal Manzoni l’anatomopatologo rendendo così impossibile effettuare gli esami estemporanei spesso indispensabili durante un intervento chirurgico?

D. Perché non si effettuano più visite neurochirurgiche?

D. Perché oltre a tutto ciò che gravita attorno all’Anatomia patologica e alla microbiologia anche il centro trasfusionale è solo a Lecco?

D. Perché a Merate non c’è più la farmacia ma solo un magazzino di farmacia con magazziniere?

D. Perché non c’è più l’economato?

D. Perché non è stata riattivata l’Ortopedia Pediatrica?

D. Perché la Senologia ormai è stabilizzata esclusivamente a Lecco?

D. Perché è stata soppressa l’auto medica?

D. Perché non è stato ancora nominato il direttore medico di presidio?

D. E’ possibile conoscere nell’ambito della Chirurgia la percentuale di appropriatezza e aderenza al protocollo necessari per ottenere il rimborso dei DRG?

 
Claudio Brambilla
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