Beverate: Ermanno Galbusera, 83 anni, morto tragicamente era stato consigliere con Motta. Il ricordo di Ugo Panzeri
Classe 1941 Ermanno Galbusera era una persona conosciutissima a Beverate come tutta la sua famiglia. Residente in via santa Margherita a poca distanza da via del campanile, dove si è consumata la tragedia, aveva una moglie, tre figlie e due fratelli.
Nativo della frazione era stato dirigente della banca popolare di Lecco poi diventata Deutsche bank, prima nel capoluogo di provincia e poi a Milano dove aveva raggiunto la pensione.
Persona molto pragmatica, dedita al lavoro, legata alla sua comunità nel 2006 si era candidato con la lista di Stefano Motta “Progetto civico”.
Era risultato eletto e a lui il sindaco aveva affidato la delega alla protezione civile ed era stato scelto per far parte della commissione per la formazione della graduatoria per gli alloggi di edilizia popolare.
“Era una persona competente e disponibile” ha raccontato Ugo Panzeri, in squadra con lui ai tempi del Motta bis “Sono stati i cinque anni in cui con la protezione civile si è riusciti a fare davvero tanto e tutto è stato merito suo. Le prime volte che veniva in comune e si era scontrato con la burocrazia e le sue tempistiche era rimasto scioccato. Non facevano per lui che era pragmatico e concreto. Fino a quando non sono stati creati i CAF (centri di assistenza fiscale) si era messo a disposizione della popolazione per aiutare gratuitamente nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi. Stava all'oratorio di Beverate e quindi assisteva i cittadini che avevano bisogno. Era una persona serena, che infondeva sicurezza. Ci si rapportava con lui con pacatezza, si discuteva e si trovava la soluzione. Anche in parrocchia aveva dato il suo contributo nel consiglio affari economici, non si era mai tirato indietro quando qualcuno gli aveva chiesto un aiuto”.
Questa mattina, come faceva sempre, aveva lasciato la sua casa e raggiunto la vecchia abitazione dei genitori, proprio dietro la chiesetta di Santa Margherita. Probabilmente era salito sulla scala per recuperare alcuni oggetti per fare i lavori di giardinaggio e orto, che era solito svolgere per trascorrere le giornate, ma un piede messo in fallo o un malore lo hanno fatto cadere. Il suo corpo, però, non è finito a terra ma trafitto dalla cancellata. E così ormai privo di vita lo hanno trovato alcuni vicini di casa che subito hanno lanciato l'allarme. Sul posto si sono recati sanitari, vigili del fuoco, carabinieri ma per lui non c'era ormai più nulla da fare.
Persona molto pragmatica, dedita al lavoro, legata alla sua comunità nel 2006 si era candidato con la lista di Stefano Motta “Progetto civico”.
Foto del 2010: Tania, Marco Rossi, Francesco de Vita, un rappresentante della protezione civile, Emanuela Casati e Ermanno Galbusera
Era risultato eletto e a lui il sindaco aveva affidato la delega alla protezione civile ed era stato scelto per far parte della commissione per la formazione della graduatoria per gli alloggi di edilizia popolare.
“Era una persona competente e disponibile” ha raccontato Ugo Panzeri, in squadra con lui ai tempi del Motta bis “Sono stati i cinque anni in cui con la protezione civile si è riusciti a fare davvero tanto e tutto è stato merito suo. Le prime volte che veniva in comune e si era scontrato con la burocrazia e le sue tempistiche era rimasto scioccato. Non facevano per lui che era pragmatico e concreto. Fino a quando non sono stati creati i CAF (centri di assistenza fiscale) si era messo a disposizione della popolazione per aiutare gratuitamente nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi. Stava all'oratorio di Beverate e quindi assisteva i cittadini che avevano bisogno. Era una persona serena, che infondeva sicurezza. Ci si rapportava con lui con pacatezza, si discuteva e si trovava la soluzione. Anche in parrocchia aveva dato il suo contributo nel consiglio affari economici, non si era mai tirato indietro quando qualcuno gli aveva chiesto un aiuto”.
Con la moglie Maria Angela lo scorso anno aveva festeggiato il 55esimo di nozze
Questa mattina, come faceva sempre, aveva lasciato la sua casa e raggiunto la vecchia abitazione dei genitori, proprio dietro la chiesetta di Santa Margherita. Probabilmente era salito sulla scala per recuperare alcuni oggetti per fare i lavori di giardinaggio e orto, che era solito svolgere per trascorrere le giornate, ma un piede messo in fallo o un malore lo hanno fatto cadere. Il suo corpo, però, non è finito a terra ma trafitto dalla cancellata. E così ormai privo di vita lo hanno trovato alcuni vicini di casa che subito hanno lanciato l'allarme. Sul posto si sono recati sanitari, vigili del fuoco, carabinieri ma per lui non c'era ormai più nulla da fare.
S.V.