Retesalute: aperto il bando per l'assistenza educativa. Ma i tempi sono ristretti
Gli affidamenti dei servizi di assistenza educativa scolastica e domiciliare per minori stanno diventando sinonimo di cardiopalmo per Retesalute e per i Comuni dell’Ambito di Merate che ne afferiscono. Per il 1° settembre dovrebbe essere garantito il nuovo appalto, ma la procedura di gata è stata aperta soltanto l’11 luglio e chiuderà alle ore 9.00 del 12 agosto. Già alle 9.30 dello stesso giorno comincerà la lotta contro il tempo con l’apertura delle prime buste da parte dei tre commissari esperti che comporranno la commissione giudicatrice. Obiettivo: evitare un avvicendamento tumultuoso come è successo un anno fa, nel marzo del 2023, e avere tutto pronto per il suono della prima campanella dell’anno scolastico. La durata del procedimento di gara, è riportato nei documenti ufficiali, è prevista di 9 mesi dalla pubblicazione del bando, ma sarà interesse di tutti cercare di accorciare ampiamente i termini della “gravidanza”.
Per ridurre i tempi, Retesalute potrà assumersi la responsabilità di consegnare il servizio in via d’urgenza all’aggiudicatario identificato anche prima della stipula formale del contratto. A differenza del 2023, quando era stata cumulata una serie di proroghe non più ulteriormente replicabili, alle ditte attualmente incaricate a erogare le attività potrebbe essere chiesto di proseguire oltre la naturale scadenza del contratto in essere per evitare l’interruzione di un pubblico servizio. Un’opzione preferibilmente da evitare perché significherebbe che l’anno scolastico sarebbe già cominciato e l’eventuale passaggio di testimone avverrebbe in corsa. I disagi per gli utenti e per gli istituti scolastici sarebbero dietro l’angolo.
A rassicurare sullo snellimento dell’attesa ci sono due aspetti da tener presente. Questa volta è già noto l’elenco degli educatori in servizio a cui inviare la lettera di colloquio, mentre un anno fa si erano rese necessarie forti pressioni sul precedente aggiudicatario per ottenere i nominativi, come del resto prevede la normativa di riferimento. La contesa degli educatori aveva generato tensioni tra le parti in gioco. Il precedente aggiudicatario sviluppa il suo core business nel Lecchese e in Brianza e aveva interesse a trattenere i dipendenti. Adesso invece le ditte Animazione Valdocco e Consorzio Blu sono "forestiere", mentre la maggior parte degli educatori che ha sotto contratto per Retesalute risiede nella zona. Ai lavoratori converrebbe dunque cambiare eventualmente datore di lavoro e restare sotto l’ombrello di Retesalute, anche in virtù del fatto che il nuovo appalto ha durata quinquennale. È questa una condizione che rende maggiormente allettante la proposta di Retesalute rispetto al passato. L’azienda speciale è riuscita ad arrivare a fine anno scolastico a coprire il 92-93% del fabbisogno. Bisognerà aspettare per sapere quanto ci vorrà per raggiungere la stessa soglia. Si potrà tener conto degli 11 educatori dipendenti di Retesalute.
L’affidamento della gara, gestita dalla stazione unica appaltante della Provincia di Monza Brianza, è di cinque anni scolastici, fino cioè al 31 agosto 2029. L’appalto è diviso in due lotti. Il primo riguarda l’assistenza educativa scolastica fino alle scuole medie e l’assistenza domiciliare. Il secondo riguarda gli utenti delle scuole superiori per l’AES e il supporto domiciliare. Il primo lotto ha un valore a base d’asta stimato in 13.906.832 euro, il secondo ha importo dimezzato, pari a 6.081.057 euro. Per entrambi i lotti si considera un costo orario del servizio di 25,30 euro (IVA esclusa). Un valore superiore rispetto a quanto viene offerto oggi (meno di 22 euro). Tra i due lotti cambia il numero delle ore del servizio: 457.500 nel primo caso e 200.000 nell’altro. Formalmente per individuare l’aggiudicatario si seguirà il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma leggendo i documenti di gara si capisce che nell’assegnazione del punteggio l’offerta tecnica, dunque qualitativa, pesa all’80%. All’offerta economica resta il 20%. In particolare saranno apprezzati i progetti sperimentali e la cura nel presentare la metodologia di lavoro, gli strumenti adottabili, l’organizzazione del lavoro e la capacità di coordinarsi e integrarsi con gli Enti e i servizi già coinvolti.
Per il primo lotto possono concorrere alla gara le aziende che nell’ultimo triennio abbiano svolto regolarmente il proprio servizio raggiungendo un fatturato di almeno 4 milioni di euro. Per il secondo lotto il fatturato minimo richiesto è di 2 milioni. Possono partecipare anche consorzi, reti stabili di operatori o creatisi apposta allo scopo. È vietato il subappalto, fatta eccezione per l’attività domiciliare di gruppo, per i progetti pomeridiani, per il pre e post scuola e per i rapporti estivi 1 a 1. L’operatore che si candida potrà indicare anche di aver trovato un accordo con un’impresa ausiliaria per raggiungere il livello tecnico richiesto o per migliorare l’offerta.
Dopo i disagi che ci sono stati nel 2023, il tema dell’assistenza educativa scolastica è fortemente sentita dai Comuni. Nei recenti Consigli comunali di Lomagna e Osnago i gruppi di minoranza hanno chiesto garanzie per il futuro per evitare che si ripetano le stesse problematiche del recente passato. Nelle scuole di entrambi i paesi il tasso di copertura era stato particolarmente basso, hanno lamentato le opposizioni.
Per ridurre i tempi, Retesalute potrà assumersi la responsabilità di consegnare il servizio in via d’urgenza all’aggiudicatario identificato anche prima della stipula formale del contratto. A differenza del 2023, quando era stata cumulata una serie di proroghe non più ulteriormente replicabili, alle ditte attualmente incaricate a erogare le attività potrebbe essere chiesto di proseguire oltre la naturale scadenza del contratto in essere per evitare l’interruzione di un pubblico servizio. Un’opzione preferibilmente da evitare perché significherebbe che l’anno scolastico sarebbe già cominciato e l’eventuale passaggio di testimone avverrebbe in corsa. I disagi per gli utenti e per gli istituti scolastici sarebbero dietro l’angolo.
A rassicurare sullo snellimento dell’attesa ci sono due aspetti da tener presente. Questa volta è già noto l’elenco degli educatori in servizio a cui inviare la lettera di colloquio, mentre un anno fa si erano rese necessarie forti pressioni sul precedente aggiudicatario per ottenere i nominativi, come del resto prevede la normativa di riferimento. La contesa degli educatori aveva generato tensioni tra le parti in gioco. Il precedente aggiudicatario sviluppa il suo core business nel Lecchese e in Brianza e aveva interesse a trattenere i dipendenti. Adesso invece le ditte Animazione Valdocco e Consorzio Blu sono "forestiere", mentre la maggior parte degli educatori che ha sotto contratto per Retesalute risiede nella zona. Ai lavoratori converrebbe dunque cambiare eventualmente datore di lavoro e restare sotto l’ombrello di Retesalute, anche in virtù del fatto che il nuovo appalto ha durata quinquennale. È questa una condizione che rende maggiormente allettante la proposta di Retesalute rispetto al passato. L’azienda speciale è riuscita ad arrivare a fine anno scolastico a coprire il 92-93% del fabbisogno. Bisognerà aspettare per sapere quanto ci vorrà per raggiungere la stessa soglia. Si potrà tener conto degli 11 educatori dipendenti di Retesalute.
L’affidamento della gara, gestita dalla stazione unica appaltante della Provincia di Monza Brianza, è di cinque anni scolastici, fino cioè al 31 agosto 2029. L’appalto è diviso in due lotti. Il primo riguarda l’assistenza educativa scolastica fino alle scuole medie e l’assistenza domiciliare. Il secondo riguarda gli utenti delle scuole superiori per l’AES e il supporto domiciliare. Il primo lotto ha un valore a base d’asta stimato in 13.906.832 euro, il secondo ha importo dimezzato, pari a 6.081.057 euro. Per entrambi i lotti si considera un costo orario del servizio di 25,30 euro (IVA esclusa). Un valore superiore rispetto a quanto viene offerto oggi (meno di 22 euro). Tra i due lotti cambia il numero delle ore del servizio: 457.500 nel primo caso e 200.000 nell’altro. Formalmente per individuare l’aggiudicatario si seguirà il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma leggendo i documenti di gara si capisce che nell’assegnazione del punteggio l’offerta tecnica, dunque qualitativa, pesa all’80%. All’offerta economica resta il 20%. In particolare saranno apprezzati i progetti sperimentali e la cura nel presentare la metodologia di lavoro, gli strumenti adottabili, l’organizzazione del lavoro e la capacità di coordinarsi e integrarsi con gli Enti e i servizi già coinvolti.
Per il primo lotto possono concorrere alla gara le aziende che nell’ultimo triennio abbiano svolto regolarmente il proprio servizio raggiungendo un fatturato di almeno 4 milioni di euro. Per il secondo lotto il fatturato minimo richiesto è di 2 milioni. Possono partecipare anche consorzi, reti stabili di operatori o creatisi apposta allo scopo. È vietato il subappalto, fatta eccezione per l’attività domiciliare di gruppo, per i progetti pomeridiani, per il pre e post scuola e per i rapporti estivi 1 a 1. L’operatore che si candida potrà indicare anche di aver trovato un accordo con un’impresa ausiliaria per raggiungere il livello tecnico richiesto o per migliorare l’offerta.
Dopo i disagi che ci sono stati nel 2023, il tema dell’assistenza educativa scolastica è fortemente sentita dai Comuni. Nei recenti Consigli comunali di Lomagna e Osnago i gruppi di minoranza hanno chiesto garanzie per il futuro per evitare che si ripetano le stesse problematiche del recente passato. Nelle scuole di entrambi i paesi il tasso di copertura era stato particolarmente basso, hanno lamentato le opposizioni.
M.P.