Paderno: Piano Attuativo non in linea con vincoli e prescrizioni. Respinto

Edifici ispirati a un’architettura troppo minimalista e modernista in un contesto paesaggistico ambientale con molti vincoli? La Giunta manifesta il diniego all’adozione di un Piano Attuativo. È accaduto a Paderno d’Adda dove un privato cittadino insieme ad una società edilizia di Merate ha presentato la richiesta di approvazione di un Piano Attuativo denominato “AT8” che prevedeva la realizzazione di un complesso abitativo piuttosto moderno in via delle Liviere, all’angolo tra via Ugo Festini e Strada Fornace.
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Alcuni estratti dal progetto

La Giunta guidata dal sindaco Gianpaolo Torchio si è riunita negli scorsi giorni e ha deliberato il diniego dell’adozione del Piano per una serie di motivazioni evidenziate dal responsabile dell’Ufficio Tecnico. In primis a meno di 150 metri dall’area oggetto di Piano si trova la Cascina Assunta, che risulta essere elemento di interesse storico e culturale, a 450 metri c’è il ponte San Michele, identificato come “Archeologia Industriale”, e ad altrettanta distanza c’è l’altopiano asciutto che ospita canali irrigui tra cui la Roggia Annoni, che è oggetto di tutela da regolamento del Parco Adda Nord. 

“Tutta l’area è quindi caratterizzata da una forte valenza paesaggistica e ambientale” è stato fatto presente. “La composizione urbanistica, architettonica ed edilizia del piano non è coerente con il contesto”. Ma non è tutto. Il progetto infatti non rispetta un’altra serie di prescrizioni, come la realizzazione di piste ciclabili e l’adeguamento delle dimensioni della carreggiata per il passaggio di mezzi pesanti. Inoltre le opere di urbanizzazione in concessione al Comune non soddisfano l’interesse pubblico e gli edifici, le scarpate e i terrapieni artificiali non rispettano le distanze previste dai confini delle costruzioni esistenti. Non ci sono poi le distanze minime con il reticolo idrico minore e le distanze degli edifici dalle strade. Anche il sistema di varchi in progetto non rispetta quanto previsto dalla Provincia di Lecco. Oltre ad altre motivazioni, nel progetto non è evidenziata la provenienza del prezziario utilizzato per la redazione del computo metrico estimativo. 
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Insomma, le motivazioni del diniego dell’adozione sono diverse e ora a chi ha presentato il Piano Attuativo non resta che mettere mano al progetto e rivederlo oppure tentare un ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale. In conclusione alla sua relazione il Responsabile del Procedimento ha scritto: “Le criticità e i motivi ostativi riscontrati non sono superabili con semplici modifiche progettuali, ma occorre una completa rivisitazione del Progetto per rendere il Piano Attuativo ‘AT8’ adottabile e approvabile nei termini di legge”.


“C’erano una serie di elementi che non potevano portare all’accoglimento, alcuni anche importanti che arrivano da organi superiori come la Provincia piuttosto che la Soprintendenza. Se chi sta eseguendo l’intervento vorrà, potrà fare tesoro delle indicazioni e di conseguenza presentare un altro progetto” ha spiegato il sindaco Gianpaolo Torchio. “A Paderno non abbiamo visto molti Piani Attuativi lo scorso quinquennio. Speriamo che non sia così nel prossimo, perché abbiamo anche bisogno di innovare il patrimonio immobiliare del paese. Siamo un ambito delicato, sottoposto alla tutela e vincolato, quindi è importante tenere alta l’attenzione. In questo caso però ci sono elementi tecnici devono essere risolti. Conto possano essere prese in considerazione le indicazioni e rivisti”.

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E.Ma.
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