Ponte: la posizione di Calusco
Caro direttore,
come non comprendere e condividere gran parte della replica del padernese Daniele alla lettera del sindaco di Calusco sulla questione del ponte? E lo dico da bergamasco e residente nel comune confinante con Calusco. Posizione bella comoda quella di Calusco che dopo aver lasciato che Italcementi nei primi anni 2000 rinnovasse completamente la cementeria mantenendola ai confini del parco Adda così che aldilà della bruttezza del camino, proprio sopra una delle viste più spettacolari del ponte e dell’Adda, il traffico indotto dovesse attraversare il paese, ha pensato bene di insediare accanto una ulteriore ditta che porta con sé l’andirivieni di un numero elevato di camion giornalieri. Come evitare che tutto questo traffico attraversi il comune? Beh, si fa una tangenziale, solo che non avendo spazio adeguato sul proprio territorio (strano, no?) perché non farla proprio sul confine del comune vicino? Poi, una parte della nuova strada la si fa sostenere alla nuova ditta, Italcementi che ha motivi per essere riconoscente contribuisce per un’altra fetta, la regione poi arriva con le sue mancette ai comuni “amici” e oplà! Botte piena e moglie ubriaca. Il traffico passerà ormai tutto esterno al comune (si, manca l’altro piccolo pezzetto del collegamento diretto con Terno, ma ci arriviamo), ripercussioni e penalizzazioni li avranno già ora il comune confinante e domani i comuni lecchesi con il nuovo ponte. Strano che sollevino obiezioni e preoccupazioni gli altri comuni …
come non comprendere e condividere gran parte della replica del padernese Daniele alla lettera del sindaco di Calusco sulla questione del ponte? E lo dico da bergamasco e residente nel comune confinante con Calusco. Posizione bella comoda quella di Calusco che dopo aver lasciato che Italcementi nei primi anni 2000 rinnovasse completamente la cementeria mantenendola ai confini del parco Adda così che aldilà della bruttezza del camino, proprio sopra una delle viste più spettacolari del ponte e dell’Adda, il traffico indotto dovesse attraversare il paese, ha pensato bene di insediare accanto una ulteriore ditta che porta con sé l’andirivieni di un numero elevato di camion giornalieri. Come evitare che tutto questo traffico attraversi il comune? Beh, si fa una tangenziale, solo che non avendo spazio adeguato sul proprio territorio (strano, no?) perché non farla proprio sul confine del comune vicino? Poi, una parte della nuova strada la si fa sostenere alla nuova ditta, Italcementi che ha motivi per essere riconoscente contribuisce per un’altra fetta, la regione poi arriva con le sue mancette ai comuni “amici” e oplà! Botte piena e moglie ubriaca. Il traffico passerà ormai tutto esterno al comune (si, manca l’altro piccolo pezzetto del collegamento diretto con Terno, ma ci arriviamo), ripercussioni e penalizzazioni li avranno già ora il comune confinante e domani i comuni lecchesi con il nuovo ponte. Strano che sollevino obiezioni e preoccupazioni gli altri comuni …
Pierangelo Manzoni