Comodamente sedute/131: quell'entusiasmo... contagioso

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Giovanna Fumagalli Biollo
Lo scorso week end sia Sara che Samuele hanno celebrato l’addio al nubilato e al celibato dei loro amici che convoleranno a nozze entro i prossimi mesi. 
Si tratta di una festa a sorpresa organizzata dai testimoni di nozze degli sposi prima del matrimonio, per coccolare e far sentire speciale i futuri sposi e approfittare dell’occasione per trascorrere del tempo di qualità tra amici che spesso si ritrovano dopo tanto tempo grazie a questo evento.
L’addio al nubilato e al celibato ha origini antiche, ma è diventata una vera usanza soprattutto negli ultimi anni. Anzi, prima esisteva solo l’addio al celibato e poi, giustamente, è arrivata anche la versione femminile. 
Le iniziative che si organizzano per questo evento sono a volte veramente originali. Pensate che ci sono addirittura agenzie che si occupano di organizzare l’intero avvenimento che spesso si svolge su più giorni.
In questi ultimi anni ne ho ascoltate tante di storie raccontate dai miei figli, (Sara e Samuele l’hanno vissuto anche da protagonisti!), e devo ammettere che ogni volta che li ascolto, la cosa che mi stupisce di più in assoluto è l’entusiasmo con il quale si mettono in gioco per gustare questa esperienza al meglio!
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Entusiasmo
Sentimento intenso di gioia, esaltazione, ammirazione, slancio, ardore.
Solo a pronunciarla questa parola mette di buon umore.
Alzi la mano chi nella vita almeno una volta non si è entusiasmato per qualcosa.
L’entusiasmo è qualcosa di potente e incontenibile che migliora la nostra qualità di vita, una forza a cui è impossibile resistere. Qualunque cosa se vissuta con entusiasmo cambia la prospettiva.

Ma cosa genera entusiasmo?
Innanzitutto la motivazione.
Un lavoro nuovo, un acquisto importante, un viaggio da intraprendere, ma anche una serata con amiche, o una ricetta cucinata per la prima volta, un’esperienza mai vissuta prima.
Aprire gli occhi ogni mattina e andare incontro a un nuovo giorno è un grande privilegio che possiamo decidere di vivere con entusiasmo o con rassegnazione.
La differenza la facciamo noi, che decidiamo come reagire agli eventi e alle opportunità che si presentano.
Ed è una grande, grandissima differenza, con la quale ci ritroviamo ogni sera a fare i conti.
“L’entusiasmo dovremmo tenercelo a portata di mano, anzi, di vita“.
E’ un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, ogni volta come se fosse la prima volta, senza mai smettere di rimanere sorpresi. 
L’entusiasmo è consapevole, non arriva a caso.
Essere entusiasta di qualcosa significa stare dentro quel qualcosa lì, dargli un nome, riconoscerlo, assaporarlo come un cibo gradito che scivola veloce nello stomaco, ma lascia in bocca un sapore di buono, che genera un ricordo da conservare nel tempo.
“Fra tutti i sentimenti è il più bello perché il più generoso. L’entusiasmo è un moto d’animo, contagioso, che crea gioia e non chiede niente. Chi riesce a entusiasmarsi anche in tempi di crisi ha un passaporto per il futuro, che lo porterà ovunque”, Lina Sotis.
Anche quando nelle notti più buie, ti ritrovi a credere di non avere più ragioni per essere entusiasta, alla fine una ragione c’è sempre.
La prima cosa da fare è smettere di pensare che non meritiamo di provare entusiasmo, che non possiamo permettercelo, che tanto le cose non cambieranno, che è finito il tempo, che non produrrà nulla di buono.
Perché l’entusiasmo porta con sé una grande responsabilità, è contagioso e se diffuso generosamente, ricade a pioggia su chi ci vive accanto cambiando anche la loro vita. 
“L’entusiasta è un infaticabile sognatore, un inventore di progetti, un creatore di strategie, che contagia gli altri con i suoi sogni. Non è cieco, non è incosciente. Sa che ci sono difficoltà, ostacoli talvolta insolubili. Sa che su dieci iniziative nove falliscono. Ma non si abbatte. Ricomincia da capo, si rinnova. La sua mente è fertile. Cerca continuamente strade, sentieri alternativi. E un creatore di possibilità", Francesco Alberoni.

Prima di salutarvi amiche mie, mi permetto di salutare una ad una le luminose ragazze di questa foto, che conosco e amo da quando sono entrate nella vita della mia primogenita Sara e con il loro entusiasmo, hanno fatto la differenza.
Buona vita splendide creature!
E buona domenica a tutte voi, che spero mi racconterete del buon uso che fate ogni giorno del vostro entusiasmo. Potete scrivere e gio.fumagalli66@gmail.com oppure passare come sempre per un saluto nel mi blog www.comodamentesedute.com.
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo
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