Ma dove sono finiti i bei lampioncini del ponte San Michele?

Carissimi,
è con tanto rammarico che mi sento di criticare in parte i lavori di ristrutturazione ed abbellimento del ponte di PADERNO D'ADDA, simbolo emblematico dell'UNESCO, martoriato e privato anche dell'illuminazione serale e notturna. Ma come, non era stata preventivata l'illuminazione da parte di una Società francese, se non erro, poi finita nel dimenticatoio? Quel che preoccupa è l'assoluta indifferenza da parte forse di alcune Dirigenze amministrative e locali che han ben pensato di installare telecamere per il controllo e la fluidità del traffico ordinario, dimenticando che sull'intero ponte è svanita nel nulla l'illuminazione pubblica. Non contenti di ciò, hanno ridotto la velocità di percorrenza da 30 a 20 Km/h, addirittura dopo i lavori di consolidamento del ponte stesso, determinandone anche il blocco del traffico viabilistico in caso di passaggio del treno sottostante, mentre prima, in simultanea, la circolazione avveniva a velocità moderata in entrambe le modalità. Se in tanti anni non si è provveduto alla costruzione di un ponte alternativo, qualcuno dovrà risponderne per questo e di certo il traffico ordinario locale ne risente e lunghe code di auto formano delle vere nubi tossiche d'inquinamento di cui nessuno ne parla. Gli ambientalisti si lamentano dei fuochi d'artificio di Merate e dintorni, ma non controllano le riserve naturali che abbondano di moria di pesci, di acque torbide, di canali strapieni di coleotteri ed erbacce putride. Qui bisogna agire, così com'è stato fatto per l'unificazione dei 2 Comuni di VERDERIO, INFERIORE e SUPERIORE, che a distanza di qualche centinaio di metri avevano 2 Giunte Comunali, due Sindaci ecc..., con tutte le spese annesse e connesse, a carico della collettività. . Poi la REGIONE LOMBARDIA ha provveduto con apposito Decreto a formalizzare il tutto ed è stato un utile risultato per tutti i cittadini di VERDERIO. Anche per la costruzione del nuovo ponte alternativo di Paderno, occorre coinvolgere tutte le Amministrazioni locali interessate, ma soprattutto occorre ritrovare quell'intesa e la volontà politica per la soluzione di un annoso problema che aprirebbe i confini fra le due Province interessate, LECCO e BERGAMO, con notevoli miglioramenti viabilistici per turisti e pendolari.
Grazie per la cortese attenzione
Francesco Mastropaolo
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