Calusco: il ponte va fatto, i colleghi lecchesi formulino proposte concrete

calusco_ministro_toninelli_110.jpg (31 KB)
Il sindaco Michele Pellegrini
Come Sindaco di Calusco d’Adda e a nome di tutta l’Amministrazione Comunale con la quale mi sono lungamente confrontato, ho ritenuto che fosse più che mai necessario rispondere alla lettera scritta dai colleghi sindaci di Paderno d’Adda, Verderio, Robbiate, Imbersago, Merate, Lomagna e Osnago e pubblicata a mezzo stampa in merito al nuovo ponte che dovrà sostituire l’attuale Ponte San Michele.

È stata una scelta difficile e a lungo ponderata perché abbiamo sempre preferito il dialogo diretto, ma le dichiarazioni esternate dalle amministrazioni lecchesi nella lettera in questione e durante l’audizione della V Commissione del Consiglio Regionale, a nostro giudizio, richiedono una puntuale replica, altrettanto pubblica per dovere di chiarezza verso tutti i cittadini.

La relazione di RFI in Commissione Regionale sostanzialmente conferma lo sviluppo del nuovo attraversamento tra Calusco e Paderno a sud del ponte attuale; lo “scenario Sud” è quello da sempre sostenuto dalla nostra amministrazione perché risponde ad un presupposto per noi fondamentale: non stravolgere le vie stradali e ferroviarie tra i nostri due Comuni. Si chiuderà un ponte tra Calusco e Paderno e ci dovrà essere un nuovo ponte tra Calusco e Paderno. Banale e ripetitivo affermarlo? No, è fondamentale affermarlo senza ambiguità. Il neo sindaco di Merate ha chiaramente parlato di ponte “dell’Isola e della Brianza”, non “di Calusco e Paderno” strizzando l’occhio a soluzioni alternative come quella tra Bottanuco e Cornate d’Adda; il nuovo attraversamento in quella zona è un progetto che auspichiamo da tempo perché andrebbe a sostituire un altro ponte con qualche acciacco, quello di Trezzo, ma che non può e non deve essere assolutamente messo in competizione con il nostro. È impensabile che un caluschese o un meratese si spostino così tanto per attraversare l’Adda e non possiamo contare solo sul ponte di Brivio per il traffico locale.

Il traffico, appunto, tema spinoso e principale fonte di discussione. Secondo la lettera dei colleghi sindaci, sembra quasi che ci sarà un’invasione bergamasca della Brianza (“mole di traffico in arrivo dalla provincia di Bergamo”) che metterà in totale crisi la viabilità su quella sponda dell’Adda. Bene, l’aumento del traffico ci sarà, va detto chiaramente, ma avrà impatto sui comuni lecchesi e brianzoli così come su quelli bergamaschi. Come Comune di Calusco d’Adda stiamo completando la realizzazione della Variante Sud, che può collegarsi facilmente al nuovo ponte ed eviterebbe il transito nel nostro centro, ma sappiamo che sono necessari ulteriori interventi; per questo motivo abbiamo risposto all’invito di RFI e Regione, avanzando alla Provincia di Bergamo un elenco di opere (dal potenziamento della Rivierasca alla “Calusco-Terno”) che migliorerebbero la viabilità in territorio bergamasco.

Sulla sponda lecchese, RFI ha già presentato in più tavoli una serie di interventi che saranno realizzati insieme al nuovo ponte, come l’eliminazione dei passaggi a livello (Sernovella in primis) e la creazione di una rotonda a posto del semaforo dell’incrocio “Bonfanti” di Robbiate; considerando che il nuovo ponte sarà a doppia corsia e non avrà semafori, gli studi condotti dalle due Province di Bergamo e Lecco hanno dimostrato che il maggior traffico sarà comunque più scorrevole di quello attuale. Come Sindaco di Calusco non vorrei varcare prerogative altrui, ci mancherebbe, ma, viste le continue preoccupazioni dei colleghi che mi sembra di capire ritengano non sufficienti questi miglioramenti, mi sarei aspettato una serie di proposte concrete per modificarli ed integrarli. Invece, oltre che invocare tavoli di studio (perché quelli condotti da Regione e dalle Province in questi anni non hanno valore?) o a richiamare le opere già presenti nei PCTP provinciali (in quale ordine di priorità?) o a evidenziare contrarietà territoriali (di fatto dichiarandosi contrari all’idea di nuove strade) non vediamo contributi concreti e pragmatici. Anche la critica sull’incompatibilità paesaggistica del nuovo ponte ci sembra sterile in questa fase: è chiaro che i disegni di un rendering non rispecchiano un progetto che purtroppo ancora non c’è, ma che dovrà essere per forza delle cose di alto valore architettonico.

Sentire poi da qualche esponente politico che siamo all’anno zero è quanto mai lontano dalla realtà. Stiamo parlando di un’opera per la quale in questi anni è stato fatto un grande lavoro da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Semmai, chi è ancora all’anno zero sono proprio quei Comuni che rimangono fermi alle stesse posizioni di critica e chiusura. Un atteggiamento che per noi è non più accettabile. Su una cosa però non possiamo che essere d’accordo: il tempo a disposizione si sta accorciando sempre di più e dobbiamo avere chiarezza sulle tempistiche dei prossimi passaggi. Siamo pronti a lavorare ancora insieme per dare ai nostri cittadini una certezza: che il collegamento stradale e ferroviario tra Calusco e Paderno ci sarà. Anche per i prossimi cento anni.


Il Sindaco di Calusco d’Adda Dott. Michele Pellegrini
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.