GdF Como: interventi sulla sicurezza dei prodotti. Sequestrati

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nell’ambito di una serie di controlli volti a verificare la conformità e sicurezza dei prodotti posti in vendita dagli esercizi commerciali della provincia, nell’ultimo week-end, hanno sottoposto a sequestro 6.184 articoli potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.
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Nel corso dei controlli, condotti anche a seguito di segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”,
l’attenzione dei militari della Compagnia di Erba si è concentrata su tre esercizi commerciali, ove sono stati rinvenuti e sequestrati nr. 6.100 “souvenir” e 84 lattine di bibite, risultati privi delle indicazioni minime richieste dalla legge, e delle indicazioni dei materiali impiegati per la loro fabbricazione.
Ai sensi del c.d. Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) e del Reg. UE 1169/2011, i prodotti destinati al
consumatore, commercializzati sul territorio italiano, devono riportare obbligatoriamente, in lingua italiana sull’etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le indicazioni relative:
- alla denominazione legale o merceologica del prodotto;
- al nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell'Unione europea;
- all'eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose, all'ambiente;
- ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione ove possano essere determinati per la qualità e le
caratteristiche merceologiche del prodotto;
- alle istruzioni, e alle eventuali precauzioni e destinazione d'uso, se utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto.
Al termine delle attività, i rappresentanti legali della società coinvolte sono stati segnalati alla Camera di
Commercio di Como-Lecco per la vendita dei prodotti non conformi mentre il commerciante di bibite all’Ufficio di Milano del Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste – Dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela e della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (competente sulla sede legale delle aziende) per violazione degli obblighi di informazione del consumatore e di etichettatura dei prodotti.
Nel primo caso, l’irregolarità comporterà una sanzione amministrativa compresa da 516 a 25.823 euro, mentre nel secondo caso comporterà una sanzione amministrativa compresa da 3.000 a 24.000 euro.
L’intervento rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti e a contrasto alla contraffazione dei marchi, finalizzato a tutelare la salute dei cittadini e a salvaguardare il corretto funzionamento del mercato. 
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