Sartirana: fuochi rumorosi. Il diritto di sparare contro il senso di etica e ragione
Anche quest’anno un’occasione mancata.
Anche quest’anno la ristretta comunità di Sartirana ha esercitato il suo diritto di sparare i fuochi di artificio. Mentre scriviamo i bombardamenti continuano da venti interminabili minuti. Ma si, chi se ne frega del fatto che una Riserva Naturale Sito di interesse Comunitario, Zona speciale di Conservazione che proprio in questo periodo dell’anno sta ospitando avifauna protetta in via di estinzione. Ma si, chi se ne frega se è stata appena votata in Europa la legge sul ripristino della natura indirizzata proprio in favore di ambienti come quelli. Partiamo da un punto fondamentale: la Riserva di Sartirana non è il laghetto dei Meratesi, né tantomeno della frazione di Sartirana. Al contrario, è il luogo prezioso per la sua caratteristica ambientale di pregio evidenziata fin in Europa che ne finanza la sua sopravvivenza. Qualche mese fa abbiamo incontrato il comitato che stava preparando il programma della festa ed abbiamo spiegato le ragioni per le quali sarebbe stato opportuno, o meglio doveroso, usare fuochi silenziosi. Sarebbe stata l’occasione per dimostrare il senso di responsabilità che a quel luogo si deve per etica. Non siamo stati ascoltati e anche quest’anno i botti hanno prevalso sulla ragione. C’è di che vergognarsene. Una grande occasione mancata.
Anche quest’anno la ristretta comunità di Sartirana ha esercitato il suo diritto di sparare i fuochi di artificio. Mentre scriviamo i bombardamenti continuano da venti interminabili minuti. Ma si, chi se ne frega del fatto che una Riserva Naturale Sito di interesse Comunitario, Zona speciale di Conservazione che proprio in questo periodo dell’anno sta ospitando avifauna protetta in via di estinzione. Ma si, chi se ne frega se è stata appena votata in Europa la legge sul ripristino della natura indirizzata proprio in favore di ambienti come quelli. Partiamo da un punto fondamentale: la Riserva di Sartirana non è il laghetto dei Meratesi, né tantomeno della frazione di Sartirana. Al contrario, è il luogo prezioso per la sua caratteristica ambientale di pregio evidenziata fin in Europa che ne finanza la sua sopravvivenza. Qualche mese fa abbiamo incontrato il comitato che stava preparando il programma della festa ed abbiamo spiegato le ragioni per le quali sarebbe stato opportuno, o meglio doveroso, usare fuochi silenziosi. Sarebbe stata l’occasione per dimostrare il senso di responsabilità che a quel luogo si deve per etica. Non siamo stati ascoltati e anche quest’anno i botti hanno prevalso sulla ragione. C’è di che vergognarsene. Una grande occasione mancata.
Elena Calogero - Presidente Comitato Civico Ambiente