Cernusco: Ancarani senza educatrici ma si lavora per formare la pianta organica
Tira aria di delusione e sconforto tra i genitori dei bambini iscritti alla scuola dell’infanzia “Giancarla Ancarani” di Cernusco Lombardone. Mercoledì sera, 26 giugno, è piombata la notizia sulle quattro educatrici, che da settembre in blocco non seguiranno più i piccoli iscritti, avendo deciso di proseguire altrove la propria esperienza lavorativa. L’informazione è stata data in una riunione convocata dal presidente della scuola in occasione della fine dell’anno scolastico. A rimanere sarà soltanto la maestra con più esperienza alle spalle, non più come insegnante, ma come coordinatrice. Da maggio infatti non c’è più nemmeno la coordinatrice, che pure ha optato per il cambio di sede. Aveva assunto tale ruolo nel 2022, a seguito del pensionamento della storica referente. Negli ultimi mesi a gestire quotidianamente la materna sono state le quattro insegnanti Under 30, mentre la futura coordinatrice per motivi personali si è dovuta assentare.
Nella riunione, alla quale era presente anche il sindaco Gennaro Toto, non sono stati forniti i motivi di questo esodo, riconducendo ad episodio fisiologico quanto accaduto. È probabile che sia stato avvertito un clima di precarietà nella gestione, complici le non chiare garanzie sul rinnovo dei quattro contratti a tempo determinato. Quest’anno ci sono stati poi due concorsi per il settore pubblico in campo educativo. Il lavoro è comunque stato svolto fino al termine dell’anno scolastico con professionalità e impegno, senza far venire mai meno il servizio, comprese le attività integrative del pre e del post scuola o le gite.
Indipendentemente dalla fuga del corpo insegnanti, nel prossimo anno scolastico si dovrebbe registrare un calo degli iscritti e, alla luce delle recenti novità, potrebbe registrarsi una ulteriore flessione. Alcuni genitori avrebbero già manifestato l’intenzione di trasferire i propri figli in altre strutture per l’infanzia del territorio.
La riunione è cominciata con le migliori premesse. Il presidente della materna ha parlato di “eccellenza”, mentre il sindaco avrebbe definito la “Ancarani” come di un punto di riferimento del territorio, economicamente solida anche grazie al sostegno finanziario del Comune. Poi la doccia fredda, che ha concitato gli animi. Il resoconto di qualche genitore riferisce anche di pianti per la preoccupazione sul percorso educativo dei figli, in una fase della crescita in cui il rapporto con le maestre è anche affettivo. La situazione sarebbe poi sfuggita con informazioni recepite contraddittorie nelle due ore e mezza di durata dell’incontro.
Si sarebbe accennato a possibili soluzioni per avvicinare nuova utenza, come il convenzionamento con delle aziende locali. Il sindaco si è infatti fatto promotore della costituzione di un tavolo con le imprese del territorio per stimolare delle interlocuzioni e delle sinergie con la materna. Sulle rette non è stato chiarito se subiranno degli incrementi da settembre. Quel che è invece sicuro è che la futura nuova coordinatrice sta già svolgendo dei colloqui per ristabilire la pianta organica.
Nella riunione, alla quale era presente anche il sindaco Gennaro Toto, non sono stati forniti i motivi di questo esodo, riconducendo ad episodio fisiologico quanto accaduto. È probabile che sia stato avvertito un clima di precarietà nella gestione, complici le non chiare garanzie sul rinnovo dei quattro contratti a tempo determinato. Quest’anno ci sono stati poi due concorsi per il settore pubblico in campo educativo. Il lavoro è comunque stato svolto fino al termine dell’anno scolastico con professionalità e impegno, senza far venire mai meno il servizio, comprese le attività integrative del pre e del post scuola o le gite.
Indipendentemente dalla fuga del corpo insegnanti, nel prossimo anno scolastico si dovrebbe registrare un calo degli iscritti e, alla luce delle recenti novità, potrebbe registrarsi una ulteriore flessione. Alcuni genitori avrebbero già manifestato l’intenzione di trasferire i propri figli in altre strutture per l’infanzia del territorio.
La riunione è cominciata con le migliori premesse. Il presidente della materna ha parlato di “eccellenza”, mentre il sindaco avrebbe definito la “Ancarani” come di un punto di riferimento del territorio, economicamente solida anche grazie al sostegno finanziario del Comune. Poi la doccia fredda, che ha concitato gli animi. Il resoconto di qualche genitore riferisce anche di pianti per la preoccupazione sul percorso educativo dei figli, in una fase della crescita in cui il rapporto con le maestre è anche affettivo. La situazione sarebbe poi sfuggita con informazioni recepite contraddittorie nelle due ore e mezza di durata dell’incontro.
Si sarebbe accennato a possibili soluzioni per avvicinare nuova utenza, come il convenzionamento con delle aziende locali. Il sindaco si è infatti fatto promotore della costituzione di un tavolo con le imprese del territorio per stimolare delle interlocuzioni e delle sinergie con la materna. Sulle rette non è stato chiarito se subiranno degli incrementi da settembre. Quel che è invece sicuro è che la futura nuova coordinatrice sta già svolgendo dei colloqui per ristabilire la pianta organica.
M.P.