Anche il cielo si è ribellato

Caro direttore

Anche il cielo si è ribellato. Dopo stagioni baciate dalla benevolenza di Zeus e dall’entusiastico favore del Podestà tutto è crollato. Resta il ricordo di quelle feste gioiose, di quell’epoca ormai tramontata dove tutto andava per il meglio. Zefiro, figlio di Eolo sospingeva sulle piazze quel leggero vento messaggero di Primavera. Poteva piovere venerdì e poi lunedì e ancora tutta la settimana ma sul ricco week end splendeva sempre il sole che accarezzava i vincenti. Li innalzava sopra la massa, sopra i regolamenti, al di là dei sani principi dell’uguaglianza. Un trionfo dietro l’altro e sempre più su, sempre più avanti. Una corsa inarrestabile.

Fino alla caduta verticale, fino al tonfo. Un giovane Prometeo conquista il Palazzo. Il vento di ponente cala sulle meraviglie del passato e ora soffia la tramontana. Che si vendica del ponentino. Il 15 stronca un concerto, il 22 si ritira tanto nulla c’è da abbattere, il 29 ritorna a soffiare impetuoso e spazza le piazze già teatro di vetuste balere.

Nulla gira più. Il finale di una bella storia è sempre triste.

O forse è l’inizio confortante dove ciascuno deve tornare al posto che merita. E lì restarci.
Matrix
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