Merate: Mattia Salvioni inaugura la 19.ma consigliatura con rigore istituzionale. Auditorium gremito. E adesso al lavoro

Mattia Salvioni ha offerto il bis alla città di Merate. Auditorium di Palazzo Tettamanti gremito esattamente come in occasione della presentazione di lista e programma. Un’affluenza mai vista che conferma, semmai ve ne fosse bisogno, il desiderio e la curiosità di e per il cambiamento. Merate ha voluto scrivere una pagina nuova e ha chiuso definitivamente con le liturgie del passato.
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Un’ora e un quarto per osservare con scrupolo istituzionale i passaggi obbligati che suggellano l’insediamento della nuova Amministrazione. Certamente in futuro adotterà qualche scorciatoia, unico mezzo per assicurarsi la presenza del pubblico. Ma questa sera, martedì 25 giugno 2024, la procedura andava onorata alla lettera.
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Dunque discorso introduttivo, convalida degli eletti, giuramento. In quel preciso istante, l’unico forse, il giovane neo sindaco ha mostrato tutta l’emozione che suscita l’indossare la fascia tricolore.

Il giuramento di rito, la standing ovation dei meratesi che hanno affollato platea e galleria.

Poi la comunicazione della nomina della Giunta Municipale: Valeria Marinari, vice sindaco, Welfare e politiche sociali, Patrizia Riva, Cultura e Istruzione, Silvia Sesana, Ambiente e Ecologia, Mattia Muzio, Lavori Pubblici e Urbanistica, Gianpiero Airoldi, Sport, Commercio attività produttive.

Quindi la lunga procedura per l’elezione della Commissione elettorale (Chiara Consonni e Michele Magrin per la maggioranza e Franca Maggioni per la minoranza – supplettivi Tortorella, Ravasi e Casaletto).
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Infine, come punto istituzionale, la costituzione dei gruppi consiliari e la designazione dei capigruppo.

 Il primo a prendere la parola è stato il sindaco uscente Massimo Augusto Panzeri (presente Alfredo Casaletto, assente Paola Panzeri). “Congratulazioni – ha esordito – una vittoria netta, ottenuta in tutte le sezioni. Complimenti. Per noi una sconfitta pesante, per certi versi inaspettata. Evidentemente non è stato colto in pieno il grande lavoro che abbiamo sviluppato negli ultimi cinque anni. Lasciamo un bilancio in ordine e un netto miglioramento dell’apparato amministrativo rispetto al 2019 quando abbiamo iniziato il nostro percorso. Ci auguriamo possiate fare altrettanto”. Sulle ragioni della sconfitta Panzeri è stato lapidario: “Discussioni interne e influenze esterne”. Non una parola di più. Non un chiarimento che sarebbe stato doveroso. E poi, in netta contraddizione: “Dopo il necessario rodaggio giudicheremo il vostro operato, ma non sarò un ex sindaco rancoroso, lascio ad altri questo ruolo”. E tanti a interrogarsi su chi siano questi altri. E quali influenze esterne nefaste abbiano concorso alla drammatica sconfitta.  

Più sobrio Dario Perego, capogruppo di “Noi Merate”: “Iniziamo un percorso nuovo che non ci aspettavamo. Ma la città ha espresso con chiarezza la preferenza. E noi la rispettiamo”. Quanto al rapporto con Prospettive x Merate, Perego si è augurato “un lavoro di attenzione reciproca”, chiudendo l’intervento con due dotte citazioni di Euripide e Pascal.
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Il gruppo di maggioranza

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Le due minoranze

Ultimo intervento quello di Ernesto Sellitto, capogruppo di ViviAmo Merate: “Momento solenne e fondamentale quello del giuramento sulla Costituzione. E è bene che ad assistere siate accorsi così numerosi. Io faccio parte del nuovo che avanza, anche se non sono proprio nuovo (è stato capogruppo di maggioranza in due consigliature ndr)”. Sellitto ha centrato l’intervento sull’importanza della condivisione. Il “con” contro il “pre, pregiudizio. “Perché – ha aggiunto – le buone idee sono buone idee a prescindere da dove arrivano. L’auspicio – ha concluso – è che le decisioni che prenderemo, perché governare significa decidere, non saranno dettate dalla ricerca di qualche like in più ma dalla convinzione di fare il bene della comunità”.

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Mattia Salvioni ha chiuso la tornata di interventi garantendo il massimo della disponibilità e dell’impegno al servizio di Merate e sottolineando ancora una volta il valore del personale municipale, competente, attento e motivato.

Molto sentita la partecipazione dei presenti che hanno sottolineato con applausi tutti gli interventi.
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Una serata istituzionale, condotta con un rigoroso puntiglio procedurale che avrebbe potuto concludersi, giusto per chiudere col passato, con la restituzione dell’album da colorare che l’ex sindaco Panzeri aveva omaggiato a Salvioni nel corso di un forum elettorale. Un omaggio, magari goliardico ma francamente di pessimo gusto. Che il neo sindaco, dimenticando per un attimo il consueto fairplay, avrebbe potuto restituire col medesimo scopo: aiutare l’ex primo cittadino a occupare il tempo libero.
C.B.
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