Valletta: 11ª esercitazione interforze di maxi emergenza. Simulato il crollo di un capannone. Più di 130 soccorritori
Si è svolta nella notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno a La Valletta Brianza l’11ª esercitazione interforze di maxi emergenza organizzata dal Comitato di Croce Rossa Italiana di Merate in collaborazione con il Comune. Oltre i 130 soccorritori provenienti da tutta la provincia di Lecco e non solo che hanno partecipato. Tra questi anche i volontari di Merate, Lecco, Bosisio Parini, Bellagio, Calolziocorte, Valsassina, Lentate sul Seveso e Vigevano. Con loro anche i Vigili del Fuoco di Merate, il nucleo cinofilo da soccorso “Grigna” dell’ANA di Lecco, i volontari della Protezione Civile di La Valletta e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Lecco, e i giovani Studenti con le stellette di Lurago d’Erba, che hanno regolato gli accessi al campo base e prestato aiuto in ogni occasione.
Dalla tarda mattinata di sabato i partecipanti hanno iniziato a radunarsi presso l’Istituto Comprensivo “Don Piero Pointinger”, dove è stato allestito il campo base con la sala operativa mobile, sono state parcheggiati gli oltre 20 mezzi di soccorso ed è stato organizzato il dormitorio in palestra. Alle 15 è stato inaugurato ufficialmente l’evento con una breve cerimonia davanti all’ingresso della scuola. Presente per l’occasione anche il sindaco Marco Panzeri con l’assessore Samuele Panzeri. Il primo cittadino si è detto orgoglioso di ospitare in paese per la 4ª volta un’esercitazione del genere. “Troviamo importante sensibilizzare al tema. Inoltre un paese piccolo come il nostro ha solo da imparare da una realtà grande come voi”.
Hanno rivolto un saluto e augurato un in bocca al lupo per l’esercitazione anche il coordinatore e organizzatore dell’evento, Mauro Sottocornola, il neoeletto presidente di Croce Rossa Merate Luigi Tomasoni e il vice Thomas Agostoni. I tre hanno anche espresso un sentito ringraziamento all’amministrazione per la disponibilità e collaborazione senza le quali non sarebbe stato possibile organizzare un evento simile. “Non è scontata questa ospitalità. Non è scontato che un’amministrazione faccia una variazione al bilancio per quello che mangeremo questa sera” ha detto Sottocornola.
Suonato l’Inno d’Italia, il coordinatore ha voluto ricordare l’amico e volontario soccorritore Carletto, di cui proprio in quel momento si stavano celebrando le esequie. È stato osservato un momento di silenzio.
Il campo è quindi stato aperto alle visite da parte della popolazione e i partecipanti intanto hanno seguito un briefing e una lezione a cura di Sottocornola proprio sulle maxi emergenze. La lezione è stato anche un momento di confronto con i coordinatori della telecomunicazione della Sala Operativa Mobile e con i volontari del nucleo cinofilo “Grigna”. Il responsabile Davide Minervini in particolare ha spiegato come operano i loro cani, cosiddetti “cani a scopo”, nelle ricerche di persone scomparse.
Dopo la cena i soccorritori hanno iniziato a preparare il proprio equipaggiamento in attesa della dichiarazione di stato d’allarme. Naturalmente nessuno era al corrente di quale sarebbe stata la natura dell’emergenza per cui si sarebbero trovati a operare. Gli unici a saperlo, oltre agli organizzatori, sono stati i 26 simulanti che dopo aver mangiato sono stati truccati da personale specializzato e sono andati prendere posto sul luogo del finto incidente.
Nel frattempo ha iniziato a piovere e poco dopo le 23 è scattato l’allarme: un capannone dell’area industriale lungo la 342 è crollato e delle persone sono rimaste ferite e intrappolate all’interno. Una alla volta le 10 ambulanze hanno raggiunto il posto. Insieme a loro anche i Vigili del Fuoco, che hanno avuto il compito di aprire le vie d’accesso bloccate e mettere in sicurezza le aree, e la Protezione Civile che ha dato indicazioni lungo la strada e ha illuminato l’area.
I soccorritori hanno dovuto allestire un Posto Medico Avanzato accanto al capannone dove portare i feriti in attesa di trasportarli (per finta) in ospedale. In poco meno di due ore tutte le “vittime” disperse sono state recuperate e messe in salvo. Nel frattempo altri tre simulanti si erano nascosti in un’area semi boschiva poco distante per l’esercitazione dei cani del nucleo cinofilo. In questo caso le persone sono state recuperate in mezz’ora circa.
Dopo aver dormito qualche ora al campo base, nella mattinata di domenica i soccorritori e i simulanti si sono rimessi al lavoro per un’altra esercitazione, questa volta aperta alla popolazione. Davanti all’Ufficio Postale del paese è stato inscenato l’incidente tra un pulmino e un’auto. Entrambi con a bordo diverse persone. Ancora una volta soccorritori e Vigili del Fuoco hanno operato in sinergia proprio come farebbero nella realtà per mettere tutti in salvo. I pompieri in particolare hanno anche dato dimostrazione di come è possibile tagliare la lamiera dei veicoli qualora ci sia bisogno di liberare i feriti. A supportare l’esercitazione anche gli agenti di Polizia Locale.
Fatto ritorno al campo base, tutti i partecipanti hanno preso parte a un’ultima riunione in cui i coordinatori, che hanno osservato l’operato durante le esercitazioni, hanno espresso le proprie considerazioni. A ogni ente e comitato che ha preso parte alla due giorni è stato consegnato un attestato di partecipazione.
Dalla tarda mattinata di sabato i partecipanti hanno iniziato a radunarsi presso l’Istituto Comprensivo “Don Piero Pointinger”, dove è stato allestito il campo base con la sala operativa mobile, sono state parcheggiati gli oltre 20 mezzi di soccorso ed è stato organizzato il dormitorio in palestra. Alle 15 è stato inaugurato ufficialmente l’evento con una breve cerimonia davanti all’ingresso della scuola. Presente per l’occasione anche il sindaco Marco Panzeri con l’assessore Samuele Panzeri. Il primo cittadino si è detto orgoglioso di ospitare in paese per la 4ª volta un’esercitazione del genere. “Troviamo importante sensibilizzare al tema. Inoltre un paese piccolo come il nostro ha solo da imparare da una realtà grande come voi”.
Hanno rivolto un saluto e augurato un in bocca al lupo per l’esercitazione anche il coordinatore e organizzatore dell’evento, Mauro Sottocornola, il neoeletto presidente di Croce Rossa Merate Luigi Tomasoni e il vice Thomas Agostoni. I tre hanno anche espresso un sentito ringraziamento all’amministrazione per la disponibilità e collaborazione senza le quali non sarebbe stato possibile organizzare un evento simile. “Non è scontata questa ospitalità. Non è scontato che un’amministrazione faccia una variazione al bilancio per quello che mangeremo questa sera” ha detto Sottocornola.
Suonato l’Inno d’Italia, il coordinatore ha voluto ricordare l’amico e volontario soccorritore Carletto, di cui proprio in quel momento si stavano celebrando le esequie. È stato osservato un momento di silenzio.
Il campo è quindi stato aperto alle visite da parte della popolazione e i partecipanti intanto hanno seguito un briefing e una lezione a cura di Sottocornola proprio sulle maxi emergenze. La lezione è stato anche un momento di confronto con i coordinatori della telecomunicazione della Sala Operativa Mobile e con i volontari del nucleo cinofilo “Grigna”. Il responsabile Davide Minervini in particolare ha spiegato come operano i loro cani, cosiddetti “cani a scopo”, nelle ricerche di persone scomparse.
Dopo la cena i soccorritori hanno iniziato a preparare il proprio equipaggiamento in attesa della dichiarazione di stato d’allarme. Naturalmente nessuno era al corrente di quale sarebbe stata la natura dell’emergenza per cui si sarebbero trovati a operare. Gli unici a saperlo, oltre agli organizzatori, sono stati i 26 simulanti che dopo aver mangiato sono stati truccati da personale specializzato e sono andati prendere posto sul luogo del finto incidente.
Nel frattempo ha iniziato a piovere e poco dopo le 23 è scattato l’allarme: un capannone dell’area industriale lungo la 342 è crollato e delle persone sono rimaste ferite e intrappolate all’interno. Una alla volta le 10 ambulanze hanno raggiunto il posto. Insieme a loro anche i Vigili del Fuoco, che hanno avuto il compito di aprire le vie d’accesso bloccate e mettere in sicurezza le aree, e la Protezione Civile che ha dato indicazioni lungo la strada e ha illuminato l’area.
I soccorritori hanno dovuto allestire un Posto Medico Avanzato accanto al capannone dove portare i feriti in attesa di trasportarli (per finta) in ospedale. In poco meno di due ore tutte le “vittime” disperse sono state recuperate e messe in salvo. Nel frattempo altri tre simulanti si erano nascosti in un’area semi boschiva poco distante per l’esercitazione dei cani del nucleo cinofilo. In questo caso le persone sono state recuperate in mezz’ora circa.
Dopo aver dormito qualche ora al campo base, nella mattinata di domenica i soccorritori e i simulanti si sono rimessi al lavoro per un’altra esercitazione, questa volta aperta alla popolazione. Davanti all’Ufficio Postale del paese è stato inscenato l’incidente tra un pulmino e un’auto. Entrambi con a bordo diverse persone. Ancora una volta soccorritori e Vigili del Fuoco hanno operato in sinergia proprio come farebbero nella realtà per mettere tutti in salvo. I pompieri in particolare hanno anche dato dimostrazione di come è possibile tagliare la lamiera dei veicoli qualora ci sia bisogno di liberare i feriti. A supportare l’esercitazione anche gli agenti di Polizia Locale.
Fatto ritorno al campo base, tutti i partecipanti hanno preso parte a un’ultima riunione in cui i coordinatori, che hanno osservato l’operato durante le esercitazioni, hanno espresso le proprie considerazioni. A ogni ente e comitato che ha preso parte alla due giorni è stato consegnato un attestato di partecipazione.
Edoardo Mazzilli