Pneumologia al Mandic: è dai frutti che si può e deve giudicare l'albero sanitario
Che la Sanità Pubblica sia uno dei settori più importanti della nostra Convivenza Civile su cui misurare l' effettivo e strutturale sforzo di miglioramento è ormai un fatto arcinoto. Infatti sia a livello nazionale che regionale, come pure locale, tutti coloro che hanno ruoli e voce in capitolo si sono sperticati in promesse d' impegno in tal senso.
Certo nessuno che abbia un minimo di buon senso può negare le oggettive e strutturali difficoltà, ma anche le evidenti eccellenze, del nostro SSN purtroppo frutto negli anni di un progressivo e non casuale depotenziamento a vantaggio del sistema privato. Invertire concretamente la tendenza rappresenta la vera sfida su cui un' attenta opinione pubblica potrà giudicare l'effettiva volontà dei variamente preposti.
Ad esempio e per scendere nel concreto sarà illuminante vedere come il sistema, nelle sue varie articolazioni ed in primis la Direzione Generale e Strategica dell' Asst di Lecco e l'Assessorato al Welfare lombardo, saprà porre rimedio alla chiusura temporanea (?) del Reparto Semi Intensivo di Pneumatologia allocato presso l'Ospedale Mandic come distaccamento dell'Inrca, l'Istituto anconetano che ha una sede - proficua - a Casatenovo.
Sull'importanza e significatività di tale reparto non mi dilungo perché ampiamente illustrato da vari interventi pubblici e pressanti quanto doverose prese di posizione ma soprattutto dall'accorata e assai preoccupata lettera pubblica di una madre di un distrofico ( che vale più di mille altre perorazioni). Quello che mi preme ulteriormente sottolineare è che ormai non ci sono più alibi possibili per non risolvere una grave situazione come questa, peraltro indicatrice di una possibile ulteriore penalizzazione del nosocomio meratese, già oggetto di vari precedenti depotenziamenti, e perciò stesso eletto a concreto misuratore del voler e saper passare dalle parole ai fatti.
Il tutto poi oltremodo occasione di riscontro delle presunte differenze qualitative che saprebbe fornire il sistema lombardo.
Viste anche le ostentate celebrazioni di questi giorni: Virtuosa Autonomia differenziata o solo miope e divisiva propaganda?
Certo nessuno che abbia un minimo di buon senso può negare le oggettive e strutturali difficoltà, ma anche le evidenti eccellenze, del nostro SSN purtroppo frutto negli anni di un progressivo e non casuale depotenziamento a vantaggio del sistema privato. Invertire concretamente la tendenza rappresenta la vera sfida su cui un' attenta opinione pubblica potrà giudicare l'effettiva volontà dei variamente preposti.
Ad esempio e per scendere nel concreto sarà illuminante vedere come il sistema, nelle sue varie articolazioni ed in primis la Direzione Generale e Strategica dell' Asst di Lecco e l'Assessorato al Welfare lombardo, saprà porre rimedio alla chiusura temporanea (?) del Reparto Semi Intensivo di Pneumatologia allocato presso l'Ospedale Mandic come distaccamento dell'Inrca, l'Istituto anconetano che ha una sede - proficua - a Casatenovo.
Sull'importanza e significatività di tale reparto non mi dilungo perché ampiamente illustrato da vari interventi pubblici e pressanti quanto doverose prese di posizione ma soprattutto dall'accorata e assai preoccupata lettera pubblica di una madre di un distrofico ( che vale più di mille altre perorazioni). Quello che mi preme ulteriormente sottolineare è che ormai non ci sono più alibi possibili per non risolvere una grave situazione come questa, peraltro indicatrice di una possibile ulteriore penalizzazione del nosocomio meratese, già oggetto di vari precedenti depotenziamenti, e perciò stesso eletto a concreto misuratore del voler e saper passare dalle parole ai fatti.
Il tutto poi oltremodo occasione di riscontro delle presunte differenze qualitative che saprebbe fornire il sistema lombardo.
Viste anche le ostentate celebrazioni di questi giorni: Virtuosa Autonomia differenziata o solo miope e divisiva propaganda?
Germano Bosisio