Merate: “Cherchez la femme”

Feuerschwanz, coda di fuoco. Le elezioni comunali parevano archiviate. Invece alcune dichiarazioni dell’ex sindaco al quotidiano locale hanno incendiato nuovamente il clima. E stavolta tutto interno al centrodestra. Massimo Panzeri ha di fatto imputato la grave sconfitta agli scarsi risultati ottenuti dai segretari dei partiti alleati, Albertini di Fratelli d’Italia e Riva di Forza Italia, dimenticando però l’insuccesso di Lana della Lega e alla cosiddetta “terza lista” creata appositamente – ha detto – “contro di noi”.

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Franco Lana, Ruggero Riva e Alessandro "Dindi" Albertini
 
Nessuna autocritica, solo la sottolineatura delle tante opere realizzate. 

Immediata la risposta di Forza Italia per bocca del suo coordinatore Roberto Gagliardi il quale ha indicato nella pervicacia di voler ricandidare Panzeri l’errore di fondo di questa campagna elettorale. Tesi condivisa – sia pure meno apertamente – da Fratelli d’Italia.

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 Roberto Gagliardi
 Altrettanto puntuale la controreplica di Daniele Butti, segretario provinciale della Lega che, a sua volta, ha accusato Gagliardi di incertezza nella scelta di campo nonché di un insuccesso elettorale su tutta la linea. 
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Accuse pesantissime che hanno reso incandescente il clima dentro il centrodestra provinciale, già provato per l’esito complessivo della tornata elettorale, del tutto insoddisfacente con i principali comuni – Merate, Valmadrera, Casatenovo e Oggiono – in mano al centrosinistra. 

Certamente la polemica non giova al tentativo di ricostruire un centrodestra che possa ricompattarsi in Aula per meglio esercitare l’opposizione alla Giunta Salvioni. La quale – va detto – non ha rispecchiato il mantra del cambiamento, del “dare voce alle nuove generazioni” come scritto nei volantini predisposti dagli esperti di marketing: Valeria Marinari, ex consigliere comunale 2014/2019 – Silvia Sesana, ex assessore 2014/2019 – Patrizia Riva, ex consigliere comunale 2019/2024, Ernesto Sellitto, capogruppo e ex capogruppo 2009/2019. 

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Massimo Panzeri e Dario Perego
 
In Consiglio saranno seduti Massimo Panzeri, Alfredo Casaletto e Paola Panzeri in prima fila e dietro Dario Perego e Franca Maggioni, tutti di estrazione centrodestra. Con questo clima sarà ben difficile che i due gruppi trovino punti in comune per l’esercizio del ruolo di oppositori. Forse il passo indietro dei due candidati sindaco potrebbe avere esiti salutari. Ma conteranno le appartenenze, Panzeri è della Lega, se lascia entra Tamandi di Forza Italia e, subito dopo, Fiorenza Albani di Fratelli d’Italia. Operazione che Mauro Piazza, gran suggeritore del centrodestra oggi parecchio ammaccato, impedirà con determinazione.

Insomma tante variabili che alla fine favoriscono il lento decollo del giovane Sindaco che dedica alla carica il tempo pieno. Un altro punto di merito.

Sotto, molto sotto traccia di questi scontri politici di vertice c’è chi, più prosaicamente spiega che non sono necessari i grandi teoremi per motivare, almeno in parte, la sconfitta. Basta ripensare a Dumas padre e all’assunto che c’è una donna in ogni caso. E dunque, “Cherchez la femme”.
Claudio Brambilla
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