Merate: più tolleranza

Si c'era una festa x le famiglie venerdì sera in oratorio con paella x tutti.Io purtroppo non son riuscito ad andarci e mi dispiace.L'oratorio ha un'importanza inimmaginabile nel tessuto sociale di un paese tanto più qui da noi a Merate dove intere generazioni di Meratesi sono cresciuti in oratorio.Non c'ero ripeto ma un centro di aggregazione giovanile parrocchiale non è la piazza di Merate.Capita ci siano iniziative ma non così di frequente a parte i tornei di calcio.Iniziative che ci sono sempre state negli anni.Vogliamo chiudere anche l'oratorio ora?poi non lamentiamoci che i giovani sono in piazza a fare casino. Ci vuole un po' di tolleranza e di pazienza. Io lo ripeto un'altra volta ho i carri armati davanti casa mia ma amen ci vuole pazienza e tolleranza se no è guerra aperta con tutti. Un po' io un po' te un po' loro. Mi torna in mente un episodio di 6/7 anni fa mi sembra dove un privato compra una villa da parte al crossodromo di Bosisio Parini che esiste dagli anni 70 e ha fatto richiesta di chiusura del crossodromo perche era rumoroso. Ovviamente la pista non è stata chiusa e pure l'oratorio andrà avanti altri 100 anni. Su dai un po' di concretezza i problemi seri sono altri a Merate.

Mi dispiace ma non sono d'accordo. Non è questione di tolleranza o intolleranza è questione di rispetto delle regole che l'Autorità costituita, ovvero il Consiglio comunale democraticamente eletto ha studiato, scritto, approvato e varato. E tra queste c'è il piano acustico. Non c'entra la piazza, l'oratorio, il campo di basket di Cassina, il bar in frazione, l'Area Cazzaniga. Ognuno ha le sue ragioni, per ciascuno si trova la deroga, il ritornello è sempre dai per una volta . . . . Succede però che chi sostiene queste tesi quando il problema si porta sotto casa, scatta subito in difesa dei propri diritti. I carri armati, non a caso sono stati fermati si spera definitivamente. Quindi o cambiamo le regole o le rispettiamo. Non esistono scorciatoie o vie di mezzo.

C.B.