Comodamente sedute/129: praticare la consapevolezza

La scorsa settimana ho accompagnato Samuele con il nostro cane Fly a partecipare ad una gara di hoopers qui  http://www.psychodog.it/
Non credo di avervi mai detto che il nostro border collie che ha 8 anni, fin dai primi anni ha iniziato praticare questa disciplina di cui vi racconto qualcosa.
fly1.jpg (206 KB)
Hoopers è uno sport cinofilo adatto a tutti i cani e conduttori di ogni età, dove si presta particolare attenzione  al benessere dell’animale e al lavoro di team basato sulla collaborazione e l’ascolto. Hoopers è uno sport che consiste nel condurre il cane a distanza attraverso un percorso fatto di diversi attrezzi, che deve percorrere con il numero minore di penalità possibile.
L’obbiettivo di Hoopers non è quello di essere eccessivamente competitivi, ma di motivare il team uomo-cane a lavorare sempre più sulle proprie prestazioni.
Qui potete vedere il video della loro prestazione con la quale si sono aggiudicati il primo posto. 

Per prepararsi Fly e Samuele si sono esercitati per mesi e oggi guardandoli ho fatto delle riflessioni che voglio condividervi.
La prima riguarda la comunicazione che ho visto tra il cane e il suo padrone.
Mi sono chiesta perché funziona?
La ragione è di una semplicità estrema: chi parla lo fa con attenzione e chiarezza, utilizzando gesti, parole, incoraggiamento e anche carezze.
Chi ascolta lo fa con fiducia incondizionata.
E qui ci sarebbe tanto da imparare.
La seconda riflessione che ho fatto riguarda la totale mancanza di consapevolezza di quanto stesse accadendo oggi, da parte di Fly.
In foto lo vedete con una medaglia al collo di cui nemmeno si rende conto.
L’unica cosa che ha percepito è che per lui è stata una mattinata felice, perché ha fatto le cose che più ama fare: stare con i suoi familiari, ricevere complimenti e correre.
La consapevolezza è qualcosa che appartiene solo all’essere umano.
Questa parola deriva dall’unione tra con (insieme) e sapere, e significa letteralmente rendersi conto di qualcosa confrontandosi con noi stessi o con chi ci sta di fronte, chiamando all’appello tutte le nostre emozioni per imparare a riconoscerle e accettarle, per vivere in pienezza la nostra vita.
Facciamo così fatica ritagliare uno spazio per ascoltarci e dare valore a ciò che stiamo provando, come se avesse poca importanza, anzi come se fosse un ingombro di cui liberarsi al più presto. Eppure ciò che percepiamo di noi stessi, di come stiamo mentre sperimentiamo certe emozioni, è prezioso perché ci aiuta a capire quale può essere il modo migliore di comportarci.
Le emozioni sono una forma speciale di consapevolezza, un modo affettivo di vedere e sentire le situazioni che ci fanno sentire vive.
Cosa significa quindi diventare consapevoli?
Significa rimanere connessi con noi stessi, aprire il nostro cuore, fare chiarezza, valutare i nostri bisogni, renderci autentici, rafforzare chi siamo e cosa proviamo, avere il coraggio e la curiosità di scoprirci senza paura.
“La consapevolezza emotiva ci aiuta a sapere di cosa abbiamo bisogno e cosa vogliamo o non vogliamo, è necessaria per capire gli altri e costruire relazioni migliori”.
Avere la consapevolezza significa essere in grado di riconoscere ciò che si verifica dentro di noi. È come illuminare la parte interna di noi stessi, riconoscendo i nostri pensieri, emozioni e azioni senza giudizio.
Rendersi conto di tutto quello che percepiamo, di noi stessi e della realtà, e di come rispondiamo ad essa.
Certi giorni ci ritroviamo a vivere senza renderci conto di stare vivendo, dei minuti, delle ore, del tempo che inesorabile trascorre indipendentemente da come lo stiamo utilizzando.
Forse fermarsi, rimanere concentrati sul significato delle nostre emozioni, di ciò che proviamo, uscire da noi stessi e guardarci da lontano, può aiutarci a capire se la direzione che abbiamo preso è quella giusta, se è proprio lì che vogliamo andare, se ci lasciamo trascinare dagli eventi o se siamo noi in grado di dare loro una direzione.
Non abbiamo che questa vita per provare a essere felici e anche se sembra una frase scontata in realtà non lo è affatto.
Ogni giorno è un buon giorno per cancellare dal nostro vocabolario avverbi pericolosi come ormai, purtroppo, sempre, ogni volta.
Riconoscere con coraggio ciò che proviamo, è il primo passo verso la consapevolezza della bellezza di questa vita.

Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato
è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro.
Dan Brown

Amiche care, vi auguro una buona domenica, ma vi auguro soprattutto di concedervi tempo per domandarvi se la vostra vita è perfetta così come è o se è meritevole di qualche cambiamento, anche piccolo ma significativo.
E se avete voglia di condividermi le vostre riflessioni potete scrivermi qui gio.fumagalli66@gmail.com oppure vi aspetto nel mio blog www.comodamentesedute.com per un saluto .

Giovanna Fumagalli Biollo
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.