Osnago: la lettera del parroco dopo le elezioni comunali

Don Alessandro Fusetti con una lettera pubblicata sull'informatore parrocchiale si è rivolto agli amministratori locali uscenti e ai nuovi eletti per esprimere un ringraziamento e un augurio per il cammino che inizia.
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All'esito delle consultazioni della scorsa settimana, il sacerdote si è rivolto agli osnaghesi che "ci hanno messo la faccia" e di conseguenza l'impegno per governare la cosa pubblica e che, su scelta popolare, lo faranno per i prossimi cinque anni. Un pensiero lo ha rivolto anche alle famiglie che si trovano a vivere accanto ai loro cari, gravati di importanti responsabilità comunitarie e un plauso è andato per come è stata condotta la campagna elettorale.

"Ho avuto la bella impressione di una campagna elettorale misurata, senza toni offensivi e rabbiosi. Questo è un dono che noi tutti abbiamo ricevuto da voi. Infatti la parola pronunciata rende umani o disumanizza, costruisce o distrugge, chiama a raccolta o disperde. Oggi abbiamo bisogno di bravi fabbricanti di parole miti, capaci di disinnescare le armi degli abili fabbricanti di guerre".

L'augurio finale per un lavoro "tutto teso alla ricerca del bene comune".



LETTERA DEL PARROCO AGLI AMMINISTRATORI E CONSIGLIERI LOCALI ELETTI E USCENTI. Carissimi amministratori e consiglieri locali, Auguri sinceri! E’ quello che vorrei di cuore esprimere a tutti voi, nuovi amministratori e consiglieri, di entrambe le liste civiche. Grazie di cuore! E’ quello che vorrei dire agli amministratori e consiglieri uscenti di entrambi gli schieramenti. Augurio e gratitudine che esprimo a nome dell’intera comunità parrocchiale. “Lodino il nome del Signore i re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra”: queste parole del Salmo 148, mi davano l’occasione di dire, al termine della processione del Corpus Domini, che “noi cristiani siamo ammirati dal constatare che anche oggi ci sono uomini e donne che non temono di esporsi per assumersi la responsabilità politica di costruire il bene di tutti”. Grazie a voi per la disponibilità ad assumervi un impegno non leggero. Giuseppe Dossetti, ricordando i suoi anni all’assemblea costituente, così si esprimeva: “La vita politica è una vita molto dispersiva. Ho fatto una grande fatica a tenermi in mano. La vita politica è un servizio totale, globale, estenuante, con orari impossibili: anche se si disciplina seriamente, richiede una disponibilità al lavoro che è logorante, logorante nello lo spirito”. Queste parole rinnovano l’ammirazione già ricordata e danno lo spunto per esprimere un forte e convinto sentimento di gratitudine a coloro che vi hanno preceduto, a partire dal sindaco uscente Paolo Brivio. Hanno lavorato in un tempo non facile e lo hanno fatto con passione e attenzione. Un pensiero di gratitudine lo vorrei dedicare anche ai vostri famigliari: anch’essi dovranno essere disposti a tenere conto della responsabilità nuova che andate ad assumervi. A questi sentimenti di ammirazione e gratitudine, mi permetto di aggiungere l’apprezzamento per il modo con cui avete condotto il tempo della campagna elettorale: ho avuto la bella impressione di una campagna elettorale misurata, senza toni offensivi e rabbiosi. Questo è un dono che noi tutti abbiamo ricevuto da voi. Infatti la parola pronunciata rende umani o disumanizza, costruisce o distrugge, chiama a raccolta o disperde. Oggi abbiamo bisogno di bravi fabbricanti di parole miti, capaci di disinnescare le armi degli abili fabbricanti di guerre. A lei sig. sindaco, a voi futuri assessori, a voi tutti consiglieri del consiglio comune di entrambe le liste civiche faccio, a nome dell’intera comunità cristiana, l’augurio di un lavoro tutto teso alla ricerca del bene comune. Vorrei dare corpo a questo mio augurio con le parole di don Primo Mazzolari: “dietro al bilancio comunale non basta che ci siano degli amministratori probi, retti, superiori. Ci vuole anche una visione dell’uomo. Il paese non ha soltanto bisogno di fognature, di case, di strade, di acquedotti, di marciapiedi. Il paese ha bisogno anche di una maniera di sentire, di vivere, una maniera di guardarsi, una maniera di affratellarsi, una maniera anche di condannare il male”. E’ sulla ricerca di questa visione bella e luminosa di uomo, che da subito dichiaro la collaborazione della parrocchia. Oggi, molti di noi, hanno l’impressione di vivere in un tempo confuso e affannato: siamo bisognosi di una visione profonda, ampia, luminosa che ridia vigore, che rimetta armonia, che dia un orientamento. Oggi, la povertà di questa visione, ci fa confondere: si pensa che si possa vivere la propria identità solo nella contrapposizione. Una visione sapiente rimette ordine nella nostra vita. La parrocchia, con la ricchezza della sua storia, della sua spiritualità, della sua cultura, della sua carità, del suo patrimonio educativo, si renderà disponibile per la ricerca di questa visione.
Buon Lavoro.

don Alessandro Fusetti parroco
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