La caduta dei Leghisti e il vuoto dei Fratelli d'Italia
Lunedì 10 Giugno 2024, con i risultati delle Elezioni europee e comunali, a Lecco è cambiata la politica del territorio.
La fine della Lega nella vicina Pontida, da sempre luogo simbolo del Carroccio, si è allargata come un terremoto nella nostra tranquilla provincia lacustre. Nonostante il successo alle europee, il centrodestra ha perso Merate e non ha conquistato Oggiono e Casatenovo. Lo stesso dicasi per i comuni piccoli; prendendo come esempio la Valle San Martino, ha perso Airuno e non ha conquistato Vercurago, Carenno, Monte Marenzo e Valgreghentino.
Dov’è il punto debole?
Il crollo della Lega, che ha registrato una forte riduzione delle sue percentuali nei paesi, era prevedibile prima delle elezioni: bossiani contro salviniani, Vannacci sì o no e chi più ne ha, ne metta.
I Fratelli d’Italia non hanno saputo vedere in anticipo la loro crescita nei comuni e dunque non hanno capito che toccava a loro trainare con piglio deciso il centrodestra. Che a loro spettavano in misura superiore i candidati sindaci e i futuri assessori. Che non dovevano svendere agli alleati tante realtà in cambio della candidatura a sindaco di Oggiono del segretario provinciale di Lecco e amico di Zamperini, Alessandro Negri; che nemmeno ce l’ha fatta, lasciando la guida del paese in mano al centrosinistra. E a costo di sembrare cattivissima, continuo. A Merate sono stati umiliati i centristi e si è perso. A Carenno si è presentata una lista affollata di parenti e si è perso. A Monte Marenzo il candidato sindaco era un fedelissimo di Mastroberardino, catapultato dalle valli più o meno in pianura, e si è perso.
Con la caduta dei leghisti il centrosinistra si è infilato nel vuoto dei fratelli, confermandosi e anche avanzando sul terreno. E i risultati negativi del centrodestra dicono a voi fratelli che sul territorio non sapete fare politica, ma solo gazebo, fotografie e aperitivi. Trovato il punto debole!
La fine della Lega nella vicina Pontida, da sempre luogo simbolo del Carroccio, si è allargata come un terremoto nella nostra tranquilla provincia lacustre. Nonostante il successo alle europee, il centrodestra ha perso Merate e non ha conquistato Oggiono e Casatenovo. Lo stesso dicasi per i comuni piccoli; prendendo come esempio la Valle San Martino, ha perso Airuno e non ha conquistato Vercurago, Carenno, Monte Marenzo e Valgreghentino.
Dov’è il punto debole?
Il crollo della Lega, che ha registrato una forte riduzione delle sue percentuali nei paesi, era prevedibile prima delle elezioni: bossiani contro salviniani, Vannacci sì o no e chi più ne ha, ne metta.
I Fratelli d’Italia non hanno saputo vedere in anticipo la loro crescita nei comuni e dunque non hanno capito che toccava a loro trainare con piglio deciso il centrodestra. Che a loro spettavano in misura superiore i candidati sindaci e i futuri assessori. Che non dovevano svendere agli alleati tante realtà in cambio della candidatura a sindaco di Oggiono del segretario provinciale di Lecco e amico di Zamperini, Alessandro Negri; che nemmeno ce l’ha fatta, lasciando la guida del paese in mano al centrosinistra. E a costo di sembrare cattivissima, continuo. A Merate sono stati umiliati i centristi e si è perso. A Carenno si è presentata una lista affollata di parenti e si è perso. A Monte Marenzo il candidato sindaco era un fedelissimo di Mastroberardino, catapultato dalle valli più o meno in pianura, e si è perso.
Con la caduta dei leghisti il centrosinistra si è infilato nel vuoto dei fratelli, confermandosi e anche avanzando sul terreno. E i risultati negativi del centrodestra dicono a voi fratelli che sul territorio non sapete fare politica, ma solo gazebo, fotografie e aperitivi. Trovato il punto debole!
Patrizia Ernani Locatelli