"Musicalmente simili": lo spettacolo di fine anno dell'istituto Viganò
Mercoledì 5 giugno, presso l’Auditorium “Giusi Spezzaferri” di Merate, è andato in scena lo spettacolo “Musicalmente simili”.
Di fronte ad una platea gremita ed entusiasta si sono esibiti studenti e docenti dell'Istituto “Francesco Viganò”, i quali hanno partecipato, nel corso del presente anno scolastico, al “Progetto Musica”, coordinato e diretto dal maestro Mirko Cristanelli, cantante, speaker e musicista polistrumentista.
Due i fili rossi della serata, che hanno legato le varie esibizioni: la discriminazione e la rivoluzione del 1968. Lunga e impervia è stata infatti la strada che ha condotto alla conquista dei diritti civili: tale acquisizione non è tuttavia definitiva e tanto resta da fare, a cominciare dal nostro quotidiano.
E’ qui che entra in gioco la scuola, dove si impara che siamo, nello stesso tempo, diversi ma uguali.
La serata, condotta dall’effervescente Mamy Diagne, è trascorsa rapidamente: ad aprire le danze è toccato ai Profeskin, storica band dell’Istituto, che hanno interpretato i loro cavalli di battaglia, “La canzone della Costituzione” e “La canzone dell’acqua”, per poi lasciare spazio ai veri protagonisti della serata.
Gli studenti del gruppo musicale hanno interpretato testi entrati nella storia della musica, quali Hit the Road Jack, Georgia on my Mind, Respect, per poi proseguire con Imagine, Sweet Home Alabama e Fortunate Son.
Le esibizioni di solisti e coro sono state intervallate dalla lettura di poesie d‟autore, accuratamente selezionate da Filippo Ughi, dell’Associazione “Piccoli Idilli”.
Nel suo intervento, Mirko Cristanelli, direttore artistico dell’evento, ha sottolineato il lavoro svolto con gli studenti, i quali, da piccole stelle che erano all’inizio del percorso, sono arrivati a brillare sul palco, complice la musica, un coro in lingua universale. Cristanelli ha ringraziato in particolare il prof. Claudio Contento, che ha promosso e seguito il progetto nel suo svolgersi e che si è esibito insieme ai suoi ragazzi.
In un crescendo di emozioni, esplosiva è stata la conclusione della serata, con l’interpretazione corale di Another Brick in the Wall dei Pink Floyd e We Are the World.
I riflettori si sono poi spenti, ma non l’entusiasmo di interpreti e spettatori: la lezione più importante della serata, è stata quella efficacemente sintetizzata dal maestro Ezio Bosso: ascolto e condivisione generano armonia, quella che nasce dall'accordo degli strumenti.
Le note sono l'unica forma di espressione artistica in grado di contaminare, di abbattere le barriere, di far assorbire culture e tradizioni, in maniera delicata, composta, educata: non possiamo immaginare un mondo senza musica … poiché le note ci fanno sentire simili, non solo musicalmente.
Di fronte ad una platea gremita ed entusiasta si sono esibiti studenti e docenti dell'Istituto “Francesco Viganò”, i quali hanno partecipato, nel corso del presente anno scolastico, al “Progetto Musica”, coordinato e diretto dal maestro Mirko Cristanelli, cantante, speaker e musicista polistrumentista.
Due i fili rossi della serata, che hanno legato le varie esibizioni: la discriminazione e la rivoluzione del 1968. Lunga e impervia è stata infatti la strada che ha condotto alla conquista dei diritti civili: tale acquisizione non è tuttavia definitiva e tanto resta da fare, a cominciare dal nostro quotidiano.
E’ qui che entra in gioco la scuola, dove si impara che siamo, nello stesso tempo, diversi ma uguali.
La serata, condotta dall’effervescente Mamy Diagne, è trascorsa rapidamente: ad aprire le danze è toccato ai Profeskin, storica band dell’Istituto, che hanno interpretato i loro cavalli di battaglia, “La canzone della Costituzione” e “La canzone dell’acqua”, per poi lasciare spazio ai veri protagonisti della serata.
Gli studenti del gruppo musicale hanno interpretato testi entrati nella storia della musica, quali Hit the Road Jack, Georgia on my Mind, Respect, per poi proseguire con Imagine, Sweet Home Alabama e Fortunate Son.
Le esibizioni di solisti e coro sono state intervallate dalla lettura di poesie d‟autore, accuratamente selezionate da Filippo Ughi, dell’Associazione “Piccoli Idilli”.
Nel suo intervento, Mirko Cristanelli, direttore artistico dell’evento, ha sottolineato il lavoro svolto con gli studenti, i quali, da piccole stelle che erano all’inizio del percorso, sono arrivati a brillare sul palco, complice la musica, un coro in lingua universale. Cristanelli ha ringraziato in particolare il prof. Claudio Contento, che ha promosso e seguito il progetto nel suo svolgersi e che si è esibito insieme ai suoi ragazzi.
In un crescendo di emozioni, esplosiva è stata la conclusione della serata, con l’interpretazione corale di Another Brick in the Wall dei Pink Floyd e We Are the World.
I riflettori si sono poi spenti, ma non l’entusiasmo di interpreti e spettatori: la lezione più importante della serata, è stata quella efficacemente sintetizzata dal maestro Ezio Bosso: ascolto e condivisione generano armonia, quella che nasce dall'accordo degli strumenti.
Le note sono l'unica forma di espressione artistica in grado di contaminare, di abbattere le barriere, di far assorbire culture e tradizioni, in maniera delicata, composta, educata: non possiamo immaginare un mondo senza musica … poiché le note ci fanno sentire simili, non solo musicalmente.