Merate: i volti in consiglio comunale tra veterani e new entry. Le preferenze per ciascun candidato. “Sbanca” Patrizia Riva

Collezionista di voti per eccellenza in questa tornata elettorale meratese è stata Patrizia Riva, consigliera uscente della lista Cambia Merate, che rispetto al 2019 dove aveva raccolto 329 preferenze personali ha migliorato il suo risultato personale portandosi a 337. Esponente di punta della lista ViviAmo come tutti gli altri candidati ha avuto la libertà di decidere l'omologo maschile a cui abbinarsi in base agli ambiti dove si è presentata (associazioni, commercio,...) e si è così conquistata una fiducia importante da parte dell'elettorato. Dopo di lei per numero Valeria Marinari con 318 preferenze. Già candidata ed eletta nelle file della minoranza nel 2014 con Silvia Villa, aveva dimostrato di riuscire a intercettare grandi fette dell'elettorato (248).
Ad avere giocato a suo favore con buona probabilità, come era successo nel 2019 ad Angelo Panzeri, è stato il cognome. Sconosciuta alla politica locale meratese se non per la lista LEI presentata diversi anni fa, e al mondo dell'associazionismo, è entrata in consiglio comunale Paola Panzeri con 254 preferenze superando anche il vicesindaco uscente Alfredo Casaletto che ne ha portate a casa "solo" 246 (rispetto alle 167) del 2019.

LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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Mattia Salvioni

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Patrizia Riva, Valeria Marinari, Chiara Consonni, Airoldi, Giampiero Airoldi

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Silvia Sesana, Ernesto Sellitto, Mattia Muzio, Michele Magrin
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Franco Tortorella, Alessandro Crippa, Lorenzo Ravasi
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Massimo Panzeri, Paola Panzeri, Alfredo Casaletto
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Dario Perego, Franca Maggioni


Di coloro che già sedevano in aula consigliare non ci saranno Marco Giumelli (Cambia e ora con ViviAmo) che ha raccolto 94 preferenze ma che alla parità di risultato per ordine di lista ha dovuto cedere a Lorenzo Ravasi. Nel 2019 Giumelli ne aveva ottenute molte di più, 146.

Il gruppo di maggioranza uscente Prospettive x Merate ha dovuto prendere atto della pesante sconfitta, con l'elettorato che ha fatto una scelta ben diversa e marcata sui cinque anni di lavoro svolto.

Primo dei non eletti del gruppo di Massimo Panzeri è Fabio Tamandi, assessore uscente all'ecologia. Dalle 157 preferenze del 2014 si è dovuto accontentare di 123. Fiorenza Albani, tenutaria della cultura anche in consiglio provinciale, è crollata da 186 a 101. Maria Norma Maggioni, da qualche mese assessore all'istruzione, nel 2014 era entrata in consiglio con 151 preferenze, ora resta fuori con 98. Il capogruppo Alessandro Vanotti da 66 è passato a 41, Paolo Centemero da 49 a 40. Pur non essendo in consiglio facevano sempre parte del gurppo guidato da Panzeri anche Ruggero Riva (da 49 a 21 preferenze), Franco Lana (da 38 a 28) e Alessandro Albertini (da 41 a 18).

Per quanto riguarda il gruppo di Noi Merate, l'ex assessore Franca Maggioni siederà ancora in consiglio comunale, passando dalle file del recente Gruppo Misto a quello della minoranza. Ha migliorato però le sue preferenze passando da 174 a 193 e ottenendo il segnale da parte della popolazione per l'apprezzamento di quanto fatto in campo sociale.

Primo dei non eletti della lista di Dario Perego, è Andrea Robbiani che ha perso 100 voti personali (da 254 a 154).

Subito dopo di lui Andrea Massironi, sindaco dal 2014 al 2019, che si è fermato a 136 preferenze e poi un altro volto non nuovo alla politica locale, Federica Gargantini, che proprio con Massironi aveva iniziato la sua esperienza in consiglio ma con 61 preferenze contro le 153 di allora. La dottoressa Silvia Villa, presidente LILT e candidata nel 2014 con "Sei Merate" si è fermata a 58 voti.

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