Lomagna: i candidati eletti in Consiglio comunale
Il cortile delle ex scuole elementari di Lomagna, in via Roma, si è riempito dei simpatizzanti di Impegno civico, man mano che i minuti passavano dall’inizio dello scrutinio, nel primo pomeriggio di lunedì 10 giugno, e l’impressione della vittoria di Cristina Citterio si faceva sempre più una certezza. Poi l’esultanza, tra applausi, cori e lo stappo dello spumante come da rito a sugellare il trionfo. È stato improvvisato l’inno aggiornato di Impegno civico, accennato da Giorgio Crippa “perché il sindaco è Cristina e il paese ha detto sì”, sulle note della celebre “Oh mia bela madunina”.
L’esito a Lomagna era un’incognita per tutti fino a un momento prima. Citterio partiva leggermente avvantaggiata per i cinque anni alle spalle in fascia tricolore, ma poteva pesare il passo indietro degli assessori uscenti e dunque la presentazione di un gruppo in larga parte rinnovato. E poi le difficoltà della pianta organica e le ristrettezze degli investimenti a bilancio nel quinquennio passato. La battaglia si è chiusa al 54,51% per Impegno civico [clicca QUI], nonostante alle Europee i lomagnesi hanno premiato Fratelli d’Italia al 29,39% mentre il PD si è fermato al 24,82%. Forza Italia ha superato di poco il 10% mentre di sotto per poco la Lega. Verdi e Sinistra hanno preso l’8%.
Impegno Civico ha puntato sui 20 anni alle spalle nella gestione della macchina amministrativa, un elemento di garanzia, e sugli impegni rimasti per un soffio non realizzati e che saranno portati a compimento all’inizio del mandato, in primis l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica in estate e l’uso a breve di quattro mini-alloggi per avviare dei percorsi di autonomia per i disabili. Insomma un programma con degli obiettivi chiari e precisi.
“È una grande gioia, per me era anche un modo per avere la riconferma del lavoro fatto in questi cinque anni" ha commentato la sindaca. "Ringrazio i cittadini e la mia squadra. Sinceramente pensavo che fosse un testa a testa, non avevo la certezza di una vittoria. È un bel riscontro del lavoro fatto in questi cinque anni. Avrò attenzione anche per chi non ha votato per noi, continueremo con l’ascolto anche delle altre idee”.
Ancora presto per sapere chi comporrà la nuova Giunta. È invece noto chi sarà in Consiglio comunale. Gli otto in maggioranza saranno Stefania Casturà con 87 preferenze, Lara Panariti (75), il più giovane Giacomo Arrigoni (62), Cristian Forte (54), Jakob Panzeri (53), il capogruppo uscente Lino Lalli (52), Alessandra Gulino (39) e Antonio Guarini (31).
Per la minoranza di diritto ci sarà il candidato sindaco Giuseppe Valentino, insieme a Margherita Vigorelli, leader delle preferenze a 103, Federico Manzoni (78) e Alessia Mapelli (66).
Restano fuori per Impegno civico Eugenio Brivio (26), Barbara Paganoni (24), Antonio Pomo (19) e Davide Corcione (19). Non siederanno ai banchi della minoranza tre consiglieri che si erano ricandidati. Irio Tiezzi, uscente, è il primo dei non eletti (60) seguito da Gabriele Sala (50) e da Elena Manzoni (42). Poi gli storici del centro-destra Alberto Bonanomi, uscente (41), Maurizio Comi (38) e il capogruppo uscente Mauro Sala (31). A chiudere Antonello Valtolina (22), Greta Pellino (20) e Lorenzo Brambilla (14).
L’esito a Lomagna era un’incognita per tutti fino a un momento prima. Citterio partiva leggermente avvantaggiata per i cinque anni alle spalle in fascia tricolore, ma poteva pesare il passo indietro degli assessori uscenti e dunque la presentazione di un gruppo in larga parte rinnovato. E poi le difficoltà della pianta organica e le ristrettezze degli investimenti a bilancio nel quinquennio passato. La battaglia si è chiusa al 54,51% per Impegno civico [clicca QUI], nonostante alle Europee i lomagnesi hanno premiato Fratelli d’Italia al 29,39% mentre il PD si è fermato al 24,82%. Forza Italia ha superato di poco il 10% mentre di sotto per poco la Lega. Verdi e Sinistra hanno preso l’8%.
Impegno Civico ha puntato sui 20 anni alle spalle nella gestione della macchina amministrativa, un elemento di garanzia, e sugli impegni rimasti per un soffio non realizzati e che saranno portati a compimento all’inizio del mandato, in primis l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica in estate e l’uso a breve di quattro mini-alloggi per avviare dei percorsi di autonomia per i disabili. Insomma un programma con degli obiettivi chiari e precisi.
“È una grande gioia, per me era anche un modo per avere la riconferma del lavoro fatto in questi cinque anni" ha commentato la sindaca. "Ringrazio i cittadini e la mia squadra. Sinceramente pensavo che fosse un testa a testa, non avevo la certezza di una vittoria. È un bel riscontro del lavoro fatto in questi cinque anni. Avrò attenzione anche per chi non ha votato per noi, continueremo con l’ascolto anche delle altre idee”.
Ancora presto per sapere chi comporrà la nuova Giunta. È invece noto chi sarà in Consiglio comunale. Gli otto in maggioranza saranno Stefania Casturà con 87 preferenze, Lara Panariti (75), il più giovane Giacomo Arrigoni (62), Cristian Forte (54), Jakob Panzeri (53), il capogruppo uscente Lino Lalli (52), Alessandra Gulino (39) e Antonio Guarini (31).
Per la minoranza di diritto ci sarà il candidato sindaco Giuseppe Valentino, insieme a Margherita Vigorelli, leader delle preferenze a 103, Federico Manzoni (78) e Alessia Mapelli (66).
Restano fuori per Impegno civico Eugenio Brivio (26), Barbara Paganoni (24), Antonio Pomo (19) e Davide Corcione (19). Non siederanno ai banchi della minoranza tre consiglieri che si erano ricandidati. Irio Tiezzi, uscente, è il primo dei non eletti (60) seguito da Gabriele Sala (50) e da Elena Manzoni (42). Poi gli storici del centro-destra Alberto Bonanomi, uscente (41), Maurizio Comi (38) e il capogruppo uscente Mauro Sala (31). A chiudere Antonello Valtolina (22), Greta Pellino (20) e Lorenzo Brambilla (14).
M.P.