Passiamo in rassegna
Gentile Direttore
Oggi 2 giugno data simbolo della nostra Repubblica Antifascista, 78 anni orsono gli italiani cacciarono l'aberrante monarchia savoiarda responsabile e complice di una ventennale dittatura.
E' la mattinata giusta per ribadire la necessità di proseguire il percorso costituzionale, di ribadire la divisione fra Democratici, neofascisti suprematisti e rottomi vari; a questo scopo passerei in rassegna le varie forze politiche e pseudo tali, cercando di essere utile ai lettori che vorranno pazientemente leggermi per intero.
Partirei dalla tenutaria di governo, Meloni appeso all'attaccapanni gonna e giacchetta ministeriali è tornata a indossare i panni di "Lady Fascio," al netto degli improperi e il vittimismo urlato a tutte le persone che ritiene ostili circa il 70% degli italiani, (anche chi l'ha messa lì) ha finalmente ribadito la sua vera natura confessando la fedeltà alle sue radici, alla fiamma tricolore l'icona ardente sulla tomba di Mussolini, simbolo di quel Partito l'MSI responsabile in concorso con gli organi deviati dello Stato, della strage di Brescia, piazza Fontana ai treni fatti saltare, alla strage di Bologna, in generale alla strategia della tensione, nata con l'obbiettivo di scardinare la nostra Costituzione, uno dei mandanti reo confesso delle stragi Pino Rauti ( padre di una sottosegretaria meloniana) ha dichiarato in una riunione esecutiva di Partito alcuni giorni dopo la strage di Brescia: " se questi comunisti fossero andati a lavorare non sarebbero morti" ( fonte: Davide Conti- "fascisti contro la Democrazia" ed. Einaudi) Questi sono gli ideali della Presidente Meloni.
Ma la sfida della destra estrema non conosce i limiti di decenza, il pericoloso macchiettistico omofobo Vannacci, depositato da Salvini con l'obbiettivo di vincere la partita contro la Sorella, ha indicato giocando con la X sulla scheda, la Decima Max flottiglia comandata da Junio Valerio Borghese che operò in supporto alle SS, per poi fondare nel dicembre 1946 coi reduci di Salò l'MSI, tentò poi nel 1972 un colpo di stato, a destra si contendono pure i miti.
Ma Il più divertente di tutti è Tajani, non solo ha scritto Berlusconi Presidente sul simbolo elettorale, ma ha persino candidato lo stesso quale capolista, credo si tratti di una mancanza di rispetto nei confronti del proprio elettorato, d'altro canto Tajani nasce monarchico.
Il Partito personale di Conte si pone quale antagonista al P:D non è bastato perdere le elezioni del '22 regalando il governo alle destre, d'altro canto i M5S è notoriamente ne destra ne sinistra, quindi di destra (cit. Norberto Bobbio)
Elly Schein sta finalmente portando il P.D a Sinistra, anche se non mancano le contraddizioni, ha candidato Tarquinio e Strada Pacifisti, Moretti e Gori guerrafondai, oltre al Sionista Fiano, non mi è mai piaciuta la politica del "ma anche"
Mi permetta un appello. Votate e fate votare ANTIFASCISTA.
Nota di alleggerimento: pare che se Letizia Maria Bricchetto Arnaboldi dei Moratti di Milano, non dovesse sedere a Bruxelles avrebbe un posto nel Governo.
Grazie per l'attenzione.
Oggi 2 giugno data simbolo della nostra Repubblica Antifascista, 78 anni orsono gli italiani cacciarono l'aberrante monarchia savoiarda responsabile e complice di una ventennale dittatura.
E' la mattinata giusta per ribadire la necessità di proseguire il percorso costituzionale, di ribadire la divisione fra Democratici, neofascisti suprematisti e rottomi vari; a questo scopo passerei in rassegna le varie forze politiche e pseudo tali, cercando di essere utile ai lettori che vorranno pazientemente leggermi per intero.
Partirei dalla tenutaria di governo, Meloni appeso all'attaccapanni gonna e giacchetta ministeriali è tornata a indossare i panni di "Lady Fascio," al netto degli improperi e il vittimismo urlato a tutte le persone che ritiene ostili circa il 70% degli italiani, (anche chi l'ha messa lì) ha finalmente ribadito la sua vera natura confessando la fedeltà alle sue radici, alla fiamma tricolore l'icona ardente sulla tomba di Mussolini, simbolo di quel Partito l'MSI responsabile in concorso con gli organi deviati dello Stato, della strage di Brescia, piazza Fontana ai treni fatti saltare, alla strage di Bologna, in generale alla strategia della tensione, nata con l'obbiettivo di scardinare la nostra Costituzione, uno dei mandanti reo confesso delle stragi Pino Rauti ( padre di una sottosegretaria meloniana) ha dichiarato in una riunione esecutiva di Partito alcuni giorni dopo la strage di Brescia: " se questi comunisti fossero andati a lavorare non sarebbero morti" ( fonte: Davide Conti- "fascisti contro la Democrazia" ed. Einaudi) Questi sono gli ideali della Presidente Meloni.
Ma la sfida della destra estrema non conosce i limiti di decenza, il pericoloso macchiettistico omofobo Vannacci, depositato da Salvini con l'obbiettivo di vincere la partita contro la Sorella, ha indicato giocando con la X sulla scheda, la Decima Max flottiglia comandata da Junio Valerio Borghese che operò in supporto alle SS, per poi fondare nel dicembre 1946 coi reduci di Salò l'MSI, tentò poi nel 1972 un colpo di stato, a destra si contendono pure i miti.
Ma Il più divertente di tutti è Tajani, non solo ha scritto Berlusconi Presidente sul simbolo elettorale, ma ha persino candidato lo stesso quale capolista, credo si tratti di una mancanza di rispetto nei confronti del proprio elettorato, d'altro canto Tajani nasce monarchico.
Il Partito personale di Conte si pone quale antagonista al P:D non è bastato perdere le elezioni del '22 regalando il governo alle destre, d'altro canto i M5S è notoriamente ne destra ne sinistra, quindi di destra (cit. Norberto Bobbio)
Elly Schein sta finalmente portando il P.D a Sinistra, anche se non mancano le contraddizioni, ha candidato Tarquinio e Strada Pacifisti, Moretti e Gori guerrafondai, oltre al Sionista Fiano, non mi è mai piaciuta la politica del "ma anche"
Mi permetta un appello. Votate e fate votare ANTIFASCISTA.
Nota di alleggerimento: pare che se Letizia Maria Bricchetto Arnaboldi dei Moratti di Milano, non dovesse sedere a Bruxelles avrebbe un posto nel Governo.
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni