Mandic: P.S. e Rianimazione Prorogati i contratti esterni
Pericolo sventato. Gli operatori delle cooperative in servizio al Pronto Soccorso e in Anestesia e Rianimazione del San Leopoldo Mandic sono stati prorogati fino al 2025 relativamente al personale del PS e fino al prossimo settembre a quello della terapia intensiva.
![OspedaleMandic.jpg (618 KB)](/public/filemanager/pub_files/ImmaginiVarie/OspedaleMandic.jpg)
Il temuto blocco delle prestazioni in urgenza che avrebbe potuto scattare dalle 22 alle 6 non ci sarà, almeno fino al prossimo anno. Resta il problema dei tecnici di radiologia che il nuovo Direttore generale sta affrontando con grande determinazione.
E in proposito – caso veramente raro – il dottor Marco Trivelli, in occasione dell’inevitabile taglio dei posti letto - una sessantina a Lecco e una ventina a Merate – ha inviato una lettera al personale.
“In vista del periodo estivo vogliamo condividere con tutti voi le decisioni prese per garantire la fruizione delle ferie e la possibile ricaduta sulle attività. La questione del personale, soprattutto sanitario, è un tema centrale del Servizio sanitario e in azienda stiamo attivando tutti i canali di reclutamento disponibili per garantire la continuità dei servizi e la sicurezza delle prestazioni. Agli ultimi concorsi per infermieri e tecnici di radiologia abbiamo registrato un numero di iscrizioni crescente rispetto ai precedenti e stimiamo di poter assumere nei prossimi mesi circa 60 infermieri. Mentre ci impegniamo a rendere la nostra azienda nuovamente attrattiva, la nostra attenzione è rivolta a salvaguardare la sicurezza e le condizioni di lavorio dei professionisti che già lavorano con noi e che sono l’anima e il motore della sanità pubblica lecchese. Per questo al fine di garantire le ferie estive a tutto il personale, abbiamo deciso di ridurre temporaneamente i posti letto. Siamo consapevoli che la decisione impatti sull’offerta dei servizi e che potrebbe creare fragilità nella gestione dei processi interni, aspetto che monitoreremo con attenzione per individuare tempestivamente soluzioni che ne minimizzino le conseguenze. Nel ringraziarvi per l’impegno e la motivazione che quotidianamente dimostrate nel vostro lavoro, Vi chiediamo collaborazione affinché ogni processo sanitario, tecnico e amministrativo si svolga nel modo più fluido e efficiente possibile: anche in questo modo potremo limitare gli effetti della riduzione temporanea dell’offerta sanitaria. Infine, rivolgiamo un ringraziamento sincero alla direzione e a tutto lo staff di HCM per la lunga e proficua collaborazione con l’ASST che si interromperà nei prossimi mesi. Auspichiamo che gli infermieri, cui riconosciamo grande professionalità e che hanno gestito con responsabilità e senso di appartenenza i servizi loro affidati continuino a far parte della nostra azienda”.
Come noto, infatti, l’assessore Bertolaso non intende continuare a operare con cooperative e gettonisti. Ma interrompere questi contratti avrebbe significato mettere interi reparti nelle condizioni di chiudere. Occorre progressività col rientro in azienda pubblica di quanti hanno preferito lavorare con le Coop. E in qualche caso lasciare il presidio come dipendente per poi tornarci come gettonista (causa di un violento innalzamento dei costi della sanità pubblica). L’auspicio dunque è che il personale ora in servizio ma alle dipendenze delle cooperative possa decidere di restare come dipendente.
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Il temuto blocco delle prestazioni in urgenza che avrebbe potuto scattare dalle 22 alle 6 non ci sarà, almeno fino al prossimo anno. Resta il problema dei tecnici di radiologia che il nuovo Direttore generale sta affrontando con grande determinazione.
E in proposito – caso veramente raro – il dottor Marco Trivelli, in occasione dell’inevitabile taglio dei posti letto - una sessantina a Lecco e una ventina a Merate – ha inviato una lettera al personale.
“In vista del periodo estivo vogliamo condividere con tutti voi le decisioni prese per garantire la fruizione delle ferie e la possibile ricaduta sulle attività. La questione del personale, soprattutto sanitario, è un tema centrale del Servizio sanitario e in azienda stiamo attivando tutti i canali di reclutamento disponibili per garantire la continuità dei servizi e la sicurezza delle prestazioni. Agli ultimi concorsi per infermieri e tecnici di radiologia abbiamo registrato un numero di iscrizioni crescente rispetto ai precedenti e stimiamo di poter assumere nei prossimi mesi circa 60 infermieri. Mentre ci impegniamo a rendere la nostra azienda nuovamente attrattiva, la nostra attenzione è rivolta a salvaguardare la sicurezza e le condizioni di lavorio dei professionisti che già lavorano con noi e che sono l’anima e il motore della sanità pubblica lecchese. Per questo al fine di garantire le ferie estive a tutto il personale, abbiamo deciso di ridurre temporaneamente i posti letto. Siamo consapevoli che la decisione impatti sull’offerta dei servizi e che potrebbe creare fragilità nella gestione dei processi interni, aspetto che monitoreremo con attenzione per individuare tempestivamente soluzioni che ne minimizzino le conseguenze. Nel ringraziarvi per l’impegno e la motivazione che quotidianamente dimostrate nel vostro lavoro, Vi chiediamo collaborazione affinché ogni processo sanitario, tecnico e amministrativo si svolga nel modo più fluido e efficiente possibile: anche in questo modo potremo limitare gli effetti della riduzione temporanea dell’offerta sanitaria. Infine, rivolgiamo un ringraziamento sincero alla direzione e a tutto lo staff di HCM per la lunga e proficua collaborazione con l’ASST che si interromperà nei prossimi mesi. Auspichiamo che gli infermieri, cui riconosciamo grande professionalità e che hanno gestito con responsabilità e senso di appartenenza i servizi loro affidati continuino a far parte della nostra azienda”.
Come noto, infatti, l’assessore Bertolaso non intende continuare a operare con cooperative e gettonisti. Ma interrompere questi contratti avrebbe significato mettere interi reparti nelle condizioni di chiudere. Occorre progressività col rientro in azienda pubblica di quanti hanno preferito lavorare con le Coop. E in qualche caso lasciare il presidio come dipendente per poi tornarci come gettonista (causa di un violento innalzamento dei costi della sanità pubblica). L’auspicio dunque è che il personale ora in servizio ma alle dipendenze delle cooperative possa decidere di restare come dipendente.
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