Lomagna: comunità energetiche e gestioni associate nel confronto elettorale

Le motivazioni alla base della candidatura a sindaco di Lomagna hanno aperto il dibattito elettorale fra Cristina Citterio e Giuseppe Valentino svoltosi nella serata di lunedì 3 giugno presso l’auditorium di Via Roma. Alla domanda posta dal moderatore della serata e giornalista di Meratonline Marco Pessina sindaca uscente Citterio – del gruppo Impegno Civico - ha spiegato: “Mi ricandido perché ci sono dei progetti che abbiamo messo in cantiere e che desideriamo portare a termine”. “Gli incontri – ha proseguito Citterio - che ho avuto con i cittadini negli scorsi cinque anni sono stati i momenti più arricchenti che danno la motivazione per continuare”.

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“Mi candido – le ha fatto eco Valentino – perché ho la testa dura e penso che si possa fare meglio di così”. “Fino ad ora – ha proseguito il candidato di Uniti Per Lomagna – quello che ho visto non mi è andato a genio, dalle persone che abbiamo incontrato al mercato abbiamo riscontrato la necessità di risposte più celeri dal comune. Candidarmi è stata un’idea naturale perché penso si possa andare oltre questo”.

Entrando nei dettagli di alcuni aspetti del programma elettorale, come le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer), Citterio ha ricordato il lungo percorso sovra territoriale che sta portando alla formazione di una Comunità estesa, a seguito di uno studio “approfondito e avanzato” che permetterà anche a cittadini privati e imprese di ottenere anche benefici economici per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Oltre che la possibilità di aderire a un’organizzazione che permetterà di produrre e consumare energia elettrica a livello locale con benefici economici per privati e pubblico. Ottenendo anche risorse che consentiranno investimenti in ambito sociale. “Le Comunità Energetiche – ha spiegato Citterio – si sono evolute e ora si pensa a comunità ampie territorialmente che vengono poi strutturate e configurate in base alle esigenze locali”.
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Un progetto – quello delle Cer – che è stato condiviso anche da Valentino, il quale però ha sottolineato la propria preferenza per una Comunità di carattere “più locale”. Il candidato di Uniti per Lomagna è tornato poi all’attacco sulla vicenda della centrale a biomassa, a seguito di una domanda posta da Pessina. “Forse andava pensata un po’ diversamente” ha spiegato Valentino criticando il posizionamento della centrale e ricordando i problemi passati di ricaduta a terra di cenere. “Penso che debba essere strettamente monitorata” ha concluso.

“Evitiamo allarmismi” gli a ha fatto eco Citterio ricordando come il progetto della centrale sia stato promosso e finanziato da Regione Lombardia, come il comune di Lomagna sia stato “precursore” nell’ambito, come i problemi legati all’uscita di fumi fossero legati a legna umida e come siano avvenuti solo nei primi anni e ora risolti. “La situazione è costantemente monitorata dall’Ufficio Tecnico in contatto con il manutentore” ha assicurato la sindaca uscente.
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Sono state le gestioni associate fra il comune di Lomagna e quello di Osnago a stimolare il confronto fra i due candidati sindaci e, al termine, gli interventi da parte del pubblico. Citterio ha spiegato come le problematiche manifestatesi negli scorsi anni siano state dovute a “pensionamenti” di diversi dipendenti e non alle gestioni associate in quanto tali. Ricordando anche i lunghi tempi che le normative e la burocrazia richiedono per il reintegro delle persone uscite dalla pianta organica comunale. Attività di reintegro tutt’ora in corso. “Ritengo che – ha spiegato Citterio – le gestioni associate siano uno strumento valido per formare il personale, avere buone prassi e specializzare gli uffici. Il nostro primo impegno oggi resta riconsolidare il personale dopo i molti pensionamenti.”

Sull’ipotesi di non riconfermare le gestioni associate in scadenza a fine anno, alla luce delle normative di legge, Citterio ha spiegato: “Sciogliere le gestioni associate significherebbe avere solo tre responsabili di servizio, al posto dei sei attuali. Quindi, ridimensionerebbe le capacità del comune. Ad esempio, la Polizia Locale con una struttura formata da quattro agenti e un comandante sarebbe impossibile senza le gestioni associate”.

Un approccio “radicalmente differente” è stato quello annunciato da Valentino. “I cittadini – ha affermato – hanno visto una passività, questo non può essere un ente che si appoggia ad altri, è un ente che non vive più. Diciamo stop alle gestioni associate e riportiamo il comune a funzionare dal suo interno in maniera autonoma”. Valentino ha, quindi, criticato l’assenza di funzionari anche apicali all’interno dell’organico comunale negli scorsi mesi.
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Alla domanda sulle modalità con cui amministreranno il comune se eletti, Valentino ha annunciato l’intenzione di non fare il “sindaco a tempo pieno” ma, di alternare questa attività a quella lavorativa professionale. Quesito posto specularmente a Citterio, la quale ha spiegato di “aver già ridotto” la propria attività professionale a favore di quella comunale negli scorsi anni. Non escludendo di ridurla ulteriormente qualora si renda necessario.

Sul ricorso ad assessori esterni nel caso fossero eletti sindaco, Citterio ha spiegato che si tratta di una eventualità che Impegno Civico ha preso in considerazione per la specifica carica di assessore al Bilancio. Dall’altro lato Valentino di Uniti Per Lomagna ha spiegato: “non escludiamo l’uso di persone esterne, ci penseremo a tempo debito”.

Il dibattito, protrattosi per oltre due ore e mezza, è proseguito con gli interventi dei cittadini presenti su diversi temi differenti, come: gestioni associate, personale comunale, bilancio, viabilità e manutenzioni del verde pubblico.
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