Comodamente sedute/128: vorrei guardare il passato con te
A questo inverosimilmente piovoso, freddo, e avvilente mese di Maggio che finalmente ci siamo lasciati alle spalle, sono comunque grata, perché è riuscito a portare nella mia vita avvenimenti assolutamente da raccontare e ricordare.
E quando accade qualcosa di bello, l’unico rammarico che ho è ben riassunto in una frase di una canzone di Gazzelle che amo molto: vorrei guardare il passato con te.
Se c’è qualcosa che mi manca tanto della vita trascorsa con mio marito è proprio aver perduto la possibilità di confrontarmi con lui su ciò che accade.
E quando accade qualcosa di bello, l’unico rammarico che ho è ben riassunto in una frase di una canzone di Gazzelle che amo molto: vorrei guardare il passato con te.
Se c’è qualcosa che mi manca tanto della vita trascorsa con mio marito è proprio aver perduto la possibilità di confrontarmi con lui su ciò che accade.
E ora che si è chiusa la seconda edizione del concorso a lui dedicato, (https://www.merateonline.it/notizie/136776/olgiate-premiati-12-giovani-pianisti-al-2-deg-concorso-biollo) ( penso assurdamente a quanto sarebbe stato bello raccontarcelo.
Chissà quante cose avrebbe avuto da dire.
“Hai visto che bravi quei ragazzi? Che talento incredibile! Alcuni pezzi erano veramente difficili e impegnativi da suonare!”
“E la giuria? Che preparazione e che competenza!”
“E i genitori?” avrei aggiunto io “che tenerezza vedere la loro emozione e il loro orgoglio!”
Io che di musica ci capisco davvero poco, avrei risposto che la parte più bella per me rimane sempre quella in cui incontro i ragazzi e mi perdo ad ascoltare le loro storie che hanno come filo conduttore sempre e soltanto la passione per la musica.
Mi sento così profondamente grata verso tutti coloro che anche quest’anno si sono adoperati per fare di questo concorso un evento davvero speciale a partire proprio dai ragazzi, che hanno scelto di condividere la loro bravura arricchendo inconsapevolmente la nostra vita.Ricordare un passato bello fa bene al cuore, andare avanti qualche volta significa necessariamente tornare indietro, ripercorrere la propria esistenza, rivisitare la propria vita, anche se il cuore si ribella perché teme di non farcela.
Ma senza memoria saremmo ben poca cosa e ogni gesto, ogni passo, ogni cosa che facciamo è un punto fermo al quale fare ritorno ogni tanto, per dare più senso al nostro presente.
“Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato
per dare giusto valore al presente”.
Come un viaggio in altalena, su e giù, perché solo tornando indietro possiamo darci la spinta per volare in avanti fino a toccare le stelle.
C’è un altro evento che questo freddoloso mese di maggio ci ha regalato, che mi sarebbe tanto piaciuto condividere con lui, ed è l’uscita del primo singolo di Susanna
Per un po’
Che potete ascoltare qui
o qui
Pensare al tuo orgoglio nei suoi confronti mi spezza il cuore, ma non posso farne a meno.
Lo so cosa ci saremmo raccontati.
Che decidere di concedere ai propri figli la libertà di scegliere la loro strada, alla fine produce solo bene.
Che anche se qualche volta rischiano il fallimento, la delusione, lo scoraggiamento, conservano nel cuore la certezza che comunque vada non ci deluderanno mai, perché non è tanto l’obiettivo che raggiungono a renderci fieri di loro, ma la perseveranza, la passione e la libertà con la quale lo perseguono.
Quella capacità che avevi di mettere da parte i tuoi pensieri e le tue convinzioni per fare spazio alle loro che tante volte erano così distanti dalle tue, ecco io l’ho imparata bene e la continuo a mettere in pratica.
E anche se non posso più guardare il passato con te, cerco di sedermi ancora su quel pergolato ogni tanto, a guardare le stelle, e provare a sorridere nonostante tutto.
Care amiche, se volete guardare il bellissimo reportage fotografico opera di Vincenzo Pennati, vi aspetto nel mio blog https://comodamentesedute.com/2024/05/25/laltalena-della-vita-tra-passato-e-futuro/
E poi aspetto i vostri commenti sul brano di Susi, come sempre potete scrivermi qui : gio.fumagalli66@gmail.com
Nel frattempo un abbraccio e alla prossima.
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo