Merate: celebrato il ricordo di Silvio Berlusconi con il libro Una battuta, Presidente
Ad un anno circa dalla morte di Silvio Berlusconi (12 giugno 2023), nell'Auditorium Giusi Spezzaferri a Merate si è tenuta nella serata di ieri, lunedì 27 maggio, la presentazione del libro "Una battuta, Presidente", occasione perfetta per celebrare la vita di un uomo, un imprenditore ed un politico tramite storie ed aneddoti raccontati da ospiti speciali. Oltre ai due autori dell'opera, Vittorio Amato e Giovanni Lamberti, hanno infatti partecipato all'evento anche il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, che ha svolto il ruolo di moderatore della presentazione, l'imprenditore, politico ed amministratore dell'AC Monza Adriano Galliani, la politica Letizia Moratti e, in videochiamata, l'ex allenatore e calciatore Fabio Capello e la cantante Iva Zanicchi.
Un viaggio che ripercorre le fasi della vita pubblica e privata di Silvio Berlusconi. Il libro "Una battuta, presidente – I ragazzi di via del Plebiscito, quella volta che il Cavaliere...", pubblicato da Marlin editore e scritto da Vittorio Amato e Giovanni Lamberti, si promette di raccontare, attraverso gli occhi di chi ha vissuto quell'epoca, l'imprenditore, il magnate tv, il presidente del Milan, il politico e soprattutto l'uomo Silvio Berlusconi. Tra manie, passioni, vizi, virtù e paure, ma sempre con un accenno di ironia, che lo scomparso Cavaliere era solito utilizzare nella propria comunicazione. Una comunicazione precisa e studiata con cui Berlusconi, come ha raccontato Vittorio Amato sul palco, "era capace di intortare tutti, dai ministri stessi, ai cittadini, a noi giornalisti, per convincerli di quel che diceva". "Cercava di parlare alla pancia delle persone, interessandosi della tua vita, così da creare non solo un legame di lavoro o altro, ma una forte relazione umana capace di alleggerire i momenti difficili" ha aggiunto Giovanni Lamberti.
"Nel libro è descritto perfettamente il ritratto umano di una persona che ha cambiato la storia politica italiana. Era il più grande valorizzatore di persone che aveva intorno, era tutt’altro che un accentratore", ha osservato dal canto suo Maurizio Lupi, la cui affermazione è stata confermata dalle figure presenti. "Dal primo giorno che l'ho conosciuto – ha raccontato Adriano Galliani – ogni volta che uscivo dalla sua villa ad Arcore mi sentivo volare, talmente tanta era la fiducia che impartiva con i suoi discorsi, motivandomi nel credere di poter realizzare qualsiasi cosa". "Per me è stato più di un fratello o di un padre" è intervenuto Fabio Capello. "Mi ha dato piena fiducia consegnandomi nelle mani il Milan e mi ha insegnato tanto. Aveva un talento unico nel scegliere le persone e raramente sbagliava con chi metteva sotto la propria ala".
Silvio Berlusconi, nato a Milano il 29 settembre 1936, è stata una figura poliedrica che ha segnato profondamente la storia italiana attraverso quattro momenti di vita: costruttore edile, imprenditore televisivo, presidente del Milan e politico. Per ogni di queste quattro "vite" i relatori presenti alla presentazione hanno raccontato aneddoti ed insegnamenti ricevuti direttamente dall'ex Presidente del Consiglio, ma come per la fiducia che riponeva nei suoi seguaci, un altro tratto che è fuoriuscito durante gli interventi è stato il suo saper vedere il futuro. Ogni scelta presa da Berlusconi, ogni idea che gli passava per la mente si realizzava da lì a qualche anno. "Ricordo quando comprò il Milan, scegliendo giocatori ed allenatore. Molti lo derisero pubblicamente dandogli del folle nel credere di poter vincere la Coppa dei Campioni. Da lì a pochi anni il Milan divenne campione del mondo" ha ricordato Galliani. "Quando mi scelse a dirigere 'Il prezzo è giusto' non credevo avrebbe funzionato perchè io fino ad allora cantavo e basta ed invece è stato un enorme successo. Quando volli entrare in politica mi sconsigliò di farlo e anche lì aveva pienamente ragione. Gli ho voluto davvero tanto bene" ha aggiunto Iva Zanicchi.
In conclusione, dopo lunghi ricordi e risate nella memoria di Silvio Berlusconi, Galliani ha concluso con un'ode agli autori del libro: "Avendo trascorso 45 anni della mia vita a fianco di Berlusconi, sono riuscito a ritrovare nella lettura del libro ogni aspetto della sua anima".
Un viaggio che ripercorre le fasi della vita pubblica e privata di Silvio Berlusconi. Il libro "Una battuta, presidente – I ragazzi di via del Plebiscito, quella volta che il Cavaliere...", pubblicato da Marlin editore e scritto da Vittorio Amato e Giovanni Lamberti, si promette di raccontare, attraverso gli occhi di chi ha vissuto quell'epoca, l'imprenditore, il magnate tv, il presidente del Milan, il politico e soprattutto l'uomo Silvio Berlusconi. Tra manie, passioni, vizi, virtù e paure, ma sempre con un accenno di ironia, che lo scomparso Cavaliere era solito utilizzare nella propria comunicazione. Una comunicazione precisa e studiata con cui Berlusconi, come ha raccontato Vittorio Amato sul palco, "era capace di intortare tutti, dai ministri stessi, ai cittadini, a noi giornalisti, per convincerli di quel che diceva". "Cercava di parlare alla pancia delle persone, interessandosi della tua vita, così da creare non solo un legame di lavoro o altro, ma una forte relazione umana capace di alleggerire i momenti difficili" ha aggiunto Giovanni Lamberti.
"Nel libro è descritto perfettamente il ritratto umano di una persona che ha cambiato la storia politica italiana. Era il più grande valorizzatore di persone che aveva intorno, era tutt’altro che un accentratore", ha osservato dal canto suo Maurizio Lupi, la cui affermazione è stata confermata dalle figure presenti. "Dal primo giorno che l'ho conosciuto – ha raccontato Adriano Galliani – ogni volta che uscivo dalla sua villa ad Arcore mi sentivo volare, talmente tanta era la fiducia che impartiva con i suoi discorsi, motivandomi nel credere di poter realizzare qualsiasi cosa". "Per me è stato più di un fratello o di un padre" è intervenuto Fabio Capello. "Mi ha dato piena fiducia consegnandomi nelle mani il Milan e mi ha insegnato tanto. Aveva un talento unico nel scegliere le persone e raramente sbagliava con chi metteva sotto la propria ala".
Silvio Berlusconi, nato a Milano il 29 settembre 1936, è stata una figura poliedrica che ha segnato profondamente la storia italiana attraverso quattro momenti di vita: costruttore edile, imprenditore televisivo, presidente del Milan e politico. Per ogni di queste quattro "vite" i relatori presenti alla presentazione hanno raccontato aneddoti ed insegnamenti ricevuti direttamente dall'ex Presidente del Consiglio, ma come per la fiducia che riponeva nei suoi seguaci, un altro tratto che è fuoriuscito durante gli interventi è stato il suo saper vedere il futuro. Ogni scelta presa da Berlusconi, ogni idea che gli passava per la mente si realizzava da lì a qualche anno. "Ricordo quando comprò il Milan, scegliendo giocatori ed allenatore. Molti lo derisero pubblicamente dandogli del folle nel credere di poter vincere la Coppa dei Campioni. Da lì a pochi anni il Milan divenne campione del mondo" ha ricordato Galliani. "Quando mi scelse a dirigere 'Il prezzo è giusto' non credevo avrebbe funzionato perchè io fino ad allora cantavo e basta ed invece è stato un enorme successo. Quando volli entrare in politica mi sconsigliò di farlo e anche lì aveva pienamente ragione. Gli ho voluto davvero tanto bene" ha aggiunto Iva Zanicchi.
In conclusione, dopo lunghi ricordi e risate nella memoria di Silvio Berlusconi, Galliani ha concluso con un'ode agli autori del libro: "Avendo trascorso 45 anni della mia vita a fianco di Berlusconi, sono riuscito a ritrovare nella lettura del libro ogni aspetto della sua anima".
Matteo Pennati