Novate: comunità in festa per gli anniversari di nozze
"Siate contemplattivi" è l'incoraggiamento mosso da don Eugenio alle 13 coppie di sposi che questa mattina hanno rinnovato le promesse di matrimonio durante la Santa Messa nella chiesa di Novate, frazione di Merate.
"Contemplattivi con due T perchè dovete essere capaci sia di contemplare che di essere attivi" ha spiegato il parroco. Citando la poesia "Dannazione" di Ungaretti, il cui testo recita "Chiuso fra cose mortali / (anche il cielo stellato finirà) / Perchè bramo Dio?", don Eugenio ha ha ricordato agli sposi il sentimento che tanto li ha portati a prendere la decisione del matrimonio, invogliandoli a contemplare ancora quelle emozioni, senza dimenticarsene come con il mistero di Dio. "Non c'è atto di fede maggiore che l'amare, amare Dio così come amare il proprio compagno di vita".
Per quanto riguarda l'essere attivi, il parroco ha riflettuto su come negli anni l'evoluzione tecnologica e la società abbiano mutato in senso negativo il modo con cui ci si relaziona con l'altro. "Dobbiamo tornare ad essere attivi non solo nel lavoro, ma anche e soprattutto nel resto della vita, per creare relazioni ricche e vive di comunicazione".
Anche in questo caso, prima di terminare la celebrazione eucaristica e consegnare i doni alle coppie di sposi, don Eugenio ha citato un'opera letteraria, di autore anonimo, ma famosa per l'interpretazione dell'attore Giancarlo Giannini.
"Contemplattivi con due T perchè dovete essere capaci sia di contemplare che di essere attivi" ha spiegato il parroco. Citando la poesia "Dannazione" di Ungaretti, il cui testo recita "Chiuso fra cose mortali / (anche il cielo stellato finirà) / Perchè bramo Dio?", don Eugenio ha ha ricordato agli sposi il sentimento che tanto li ha portati a prendere la decisione del matrimonio, invogliandoli a contemplare ancora quelle emozioni, senza dimenticarsene come con il mistero di Dio. "Non c'è atto di fede maggiore che l'amare, amare Dio così come amare il proprio compagno di vita".
Per quanto riguarda l'essere attivi, il parroco ha riflettuto su come negli anni l'evoluzione tecnologica e la società abbiano mutato in senso negativo il modo con cui ci si relaziona con l'altro. "Dobbiamo tornare ad essere attivi non solo nel lavoro, ma anche e soprattutto nel resto della vita, per creare relazioni ricche e vive di comunicazione".
"La goccia"
Che piccola cosa, una vita!
La mia, come tutte, è una goccia.
Voglio si perda in un mare d’amore,
perché è l’unica via, altrimenti
è una goccia sprecata: troppo piccola
per essere felice da sola, e troppo grande
per accontentarsi del nulla
M.Pen.