Retesalute/2: sulle perdite Merate e Olgiate morosi. Panzeri si scontra col CdA
I comuni di Missaglia, Osnago e Casatenovo da un lato, il sindaco di Merate, il comune di Olgiate Molgora e il Consiglio d’Amministrazione dall’altro. Sono le contrapposizioni, che in parte confermano lo stallo politico-amministrativo-giudiziario già noto, apparse d’innanzi a due problematiche differenti durante la riunione di Retesalute nella serata di mercoledì 22 maggio.
Visioni opposte sono emerse fra i comuni di Missaglia, Merate e Olgiate Molgora sui versamenti per il fondo di copertura delle perdite aziendali. Mentre Osnago e Casatenovo hanno richiesto un maggior coinvolgimento dei comuni nelle definizioni delle linee aziendali. Il Consiglio di Amministrazione ha risposto ponendo dei limiti di carattere normativo aziendalistico.
L’approvazione del bilancio d’esercizio 2023 e le linee guida di mandato i due documenti che hanno fatto emergere i punti di vista che appaiono, ad oggi, inconciliabili. Illustrato dal dottor Luca Rigamonti – direttore generale dell’azienda pubblica che eroga i servizi socioassistenziali – il bilancio di Retesalute descrive un quadro di continua ripresa dopo gli anni difficili del dissesto finanziario.
Valore e costi della produzione in crescita - rispettivamente del 9% e 7,7% - utile 2023 in aumento (172mila euro a fronte dei 51mila del ’22) e patrimonio netto alle soglie dei 600mila euro (a fronte dei 450mila del ‘22). Sullo stato patrimoniale dell’azienda speciale gravano ancora le perdite dei mandati precedenti.
Irrisolta la questione legata alla riserva dei versamenti a copertura delle perdite. Voce di bilancio che ammonta a 3milioni e 812mila euro “in quanto i comuni di Merate […] e Olgiate Molgora […] devono ancora effettuare i versamenti” come riportato più volte nei documenti. Versamenti rispettivamente pari a 85mila e 35mila euro. I complessivi 120mila euro mancanti che dovrebbero portare la riserva versamenti a 3milioni e 933mila euro.
Una situazione nota che si protrae da anni e che si trova tutt’ora sui tavoli della giustizia amministrativa. Vicenda sulla quale ha puntato il dito Diego Benfatto, assessore ai Servizi Sociali del comune di Missaglia, chiedendo una risoluzione. “E’ una questione che tutte le volte ci troviamo a Bilancio, quale soluzione si potrà prendere per risolvere la questione?” ha domandato Benfatto rivolgendosi al Consiglio di Amministrazione.
Il quesito è stato, però, intercettato dal presidente dell’Assemblea Massimo Panzeri che – forse svestendo i panni di presidente e parlando nel ruolo di sindaco di Merate e nonostante le rimostranze di Benfatto che ha richiesto nuovamente l’intervento del Cda in materia - ha commentato: “Ricordo per l’ennesima volta che per pari cifra il comune di Merate è anche creditore. Dal punto di vista dell’azienda […] l’impatto è praticamente pari a zero”. Una sorta di “pari e patta” che, però, non trova una ragione nelle scritture contabili tale da estinguere le voci dei mancati versamenti.
Panzeri ha, inoltre, sottolineato che “il piano di riparto delle perdite [dell’azienda] non è mai stato approvato in Assemblea” ed è tornato a citare la “nota di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 della Corte dei Conti”. Documento nel quale si commenta la vicenda Retesalute. “Si evidenzia che – ha spiegato il sindaco di Merate ricostruendo il contenuto del testo - la Procura della Corte dei Conti ha esercitato l’azione risarcitoria […]” per “occultamento di perdite e errata rappresentazione ai comuni soci dei bilanci […]”. Azione risarcitoria da esercitare nei confronti dei vertici aziendali dell’epoca, come ha ricordato il primo cittadino meratese e presidente dell’Assemblea.
All’atto pratico – lo ricordiamo - si tratta della richiesta del Sostituto Procuratore Generale Francesco Foggia al Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Lombardia che fa riferimento a ipotesi accusatorie, come tali ancora da dimostrare ed eventualmente sancire in una sentenza.
Panzeri, replicando a Benfatto, ha ricordato anche la somma di 38mila euro per spese legali approvate che “alcuni enti non hanno ancora versato a differenza del comune di Merate”.
Di fronte alle ulteriori richieste di risoluzione di questa voce di Bilancio avanzate dall’assessore missagliese, il sindaco di Merate ha annunciato: “Se ci sarò ancora io, la ritroverai ancora” con evidente riferimento al futuro post elezioni e all’intenzione di non cambiare il punto di vista sulla vicenda debitoria. “Per quanto mi riguarda la posizione rimane questa” ha concluso Panzeri.
Schermaglie a parte, il bilancio dell’esercizio 2023 è stato approvato all’unanimità da parte dei 16 referenti dei comuni soci presenti alla riunione.
Visioni opposte sono emerse fra i comuni di Missaglia, Merate e Olgiate Molgora sui versamenti per il fondo di copertura delle perdite aziendali. Mentre Osnago e Casatenovo hanno richiesto un maggior coinvolgimento dei comuni nelle definizioni delle linee aziendali. Il Consiglio di Amministrazione ha risposto ponendo dei limiti di carattere normativo aziendalistico.
L’approvazione del bilancio d’esercizio 2023 e le linee guida di mandato i due documenti che hanno fatto emergere i punti di vista che appaiono, ad oggi, inconciliabili. Illustrato dal dottor Luca Rigamonti – direttore generale dell’azienda pubblica che eroga i servizi socioassistenziali – il bilancio di Retesalute descrive un quadro di continua ripresa dopo gli anni difficili del dissesto finanziario.
Valore e costi della produzione in crescita - rispettivamente del 9% e 7,7% - utile 2023 in aumento (172mila euro a fronte dei 51mila del ’22) e patrimonio netto alle soglie dei 600mila euro (a fronte dei 450mila del ‘22). Sullo stato patrimoniale dell’azienda speciale gravano ancora le perdite dei mandati precedenti.
Irrisolta la questione legata alla riserva dei versamenti a copertura delle perdite. Voce di bilancio che ammonta a 3milioni e 812mila euro “in quanto i comuni di Merate […] e Olgiate Molgora […] devono ancora effettuare i versamenti” come riportato più volte nei documenti. Versamenti rispettivamente pari a 85mila e 35mila euro. I complessivi 120mila euro mancanti che dovrebbero portare la riserva versamenti a 3milioni e 933mila euro.
Una situazione nota che si protrae da anni e che si trova tutt’ora sui tavoli della giustizia amministrativa. Vicenda sulla quale ha puntato il dito Diego Benfatto, assessore ai Servizi Sociali del comune di Missaglia, chiedendo una risoluzione. “E’ una questione che tutte le volte ci troviamo a Bilancio, quale soluzione si potrà prendere per risolvere la questione?” ha domandato Benfatto rivolgendosi al Consiglio di Amministrazione.
Il quesito è stato, però, intercettato dal presidente dell’Assemblea Massimo Panzeri che – forse svestendo i panni di presidente e parlando nel ruolo di sindaco di Merate e nonostante le rimostranze di Benfatto che ha richiesto nuovamente l’intervento del Cda in materia - ha commentato: “Ricordo per l’ennesima volta che per pari cifra il comune di Merate è anche creditore. Dal punto di vista dell’azienda […] l’impatto è praticamente pari a zero”. Una sorta di “pari e patta” che, però, non trova una ragione nelle scritture contabili tale da estinguere le voci dei mancati versamenti.
Panzeri ha, inoltre, sottolineato che “il piano di riparto delle perdite [dell’azienda] non è mai stato approvato in Assemblea” ed è tornato a citare la “nota di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 della Corte dei Conti”. Documento nel quale si commenta la vicenda Retesalute. “Si evidenzia che – ha spiegato il sindaco di Merate ricostruendo il contenuto del testo - la Procura della Corte dei Conti ha esercitato l’azione risarcitoria […]” per “occultamento di perdite e errata rappresentazione ai comuni soci dei bilanci […]”. Azione risarcitoria da esercitare nei confronti dei vertici aziendali dell’epoca, come ha ricordato il primo cittadino meratese e presidente dell’Assemblea.
All’atto pratico – lo ricordiamo - si tratta della richiesta del Sostituto Procuratore Generale Francesco Foggia al Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Lombardia che fa riferimento a ipotesi accusatorie, come tali ancora da dimostrare ed eventualmente sancire in una sentenza.
Panzeri, replicando a Benfatto, ha ricordato anche la somma di 38mila euro per spese legali approvate che “alcuni enti non hanno ancora versato a differenza del comune di Merate”.
Di fronte alle ulteriori richieste di risoluzione di questa voce di Bilancio avanzate dall’assessore missagliese, il sindaco di Merate ha annunciato: “Se ci sarò ancora io, la ritroverai ancora” con evidente riferimento al futuro post elezioni e all’intenzione di non cambiare il punto di vista sulla vicenda debitoria. “Per quanto mi riguarda la posizione rimane questa” ha concluso Panzeri.
Schermaglie a parte, il bilancio dell’esercizio 2023 è stato approvato all’unanimità da parte dei 16 referenti dei comuni soci presenti alla riunione.
L.A.