Arlate: 60 brioches sparite, il bar in Aula 'tira diritto'

La querela non la ritira. Nemmeno a fronte di un risarcimento, a copertura del danno subito. Ha chiaramente dimostrato l'intenzione di veder celebrato in ogni caso il processo scaturito dalla sua denuncia la titolare del Caffe dell'Adda, vittima, un paio d'anni fa ormai, di un furto che le ha rovinato una mattinata, facendo probabilmente partire male la giornata anche dei suoi clienti più affezionati che, arrivando al bar, per il classico cappuccio e brioches, sono rimasti a bocca asciutta. I cornetti destinati alla vendita - ben 60 - erano stati infatti razziati da una mano lesta, riuscita a far propria la scatola consegnata poco prima dall'usuale fornitore. Ad accorgersi della mancanza dei dolci era stata la prima dipendente arrivata al locale, affacciato sulla Provinciale a Arlate. Avvisata la "capa", questa aveva a sua volta provato a mettersi in contatto con il produttore, riuscendoci solo dopo un'ora, per scoprire come la consegna risultasse regolarmente eseguita. Da qui gli accertamenti, visionando i filmati del circuito di videosorveglianza, trasmessi anche martedì in Aula dal giudice Bianca Maria Bianchi. Ad incastrare M. C., l'imputato, la ripresa della targa della sua auto, una Ford Fiesta. Il processo a suo carico proseguirà ora il prossimo 4 giugno.
A.M.
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