Il mastrogiardiniere/68: risposte ai lettori su fungo delle azalee e cocciniglia

Buongiorno,
oggi rispondiamo alla signora cercando di risolvere il problema delle sue stupende azalee.
Buongiorno, vorrei chiedere al Mastro Giardiniere cosa sta succedendo alle foglie delle mie decennali azalee nel mio giardino. Allego foto. Grazie mille e buona giornata!!!
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I segni postumi all’attacco sulle foglie della sua azalea sono del fungo dell'Exobasidium japonicum possono comparire sulle foglie giovani appena visibili dei germogli in fase di sviluppo. Le parti malate delle foglie si ingrossano, e le foglie diventano convesse e storte; queste parti ipertrofiche sono chiamate galle. Nello stadio giovane sono verdi, dopo la maturazione si ricoprono di spore, che conferiscono loro un aspetto vellutato ,in alcuni casi il fungo può attaccare anche i fiori. A maturazione, le galle si ricoprono di una sorta di patina bianca che rappresenta la fase di riproduzione del fungo (ciò avviene in primavera e in autunno e in rapporto alle condizioni atmosferiche umide e fresche come quest’anno); nel corso della stagione le galle poi diventano più scure e dure.

Solitamente comporta solo un problema antiestetico e non è degenerativo per la pianta stessa inquanto la quantità esigua delle foglie attaccate non ha conseguenza di morte, con il tempo poi la pianta elimina fisiologicamente le parti ammalate.
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RIMEDI CHIMICI (SEMPRE TOSSICI PER L’UOMO E L’AMBIENTE)
Se non vuoi vedere le tue piante di azalee e in alcuni casi anche rhododendri, ericacee con queste foglie ammalate antiestetiche, ti consiglio di fare un trattamento preventivo prima della ripresa vegetativa(febbraio) con dei prodotti a base di rame, facilmente reperibili nei più forniti garden center.
Ti consiglio una volta acquistato il prodotto di leggere attentamente le dosi e di ripetere il trattamento per non più di due volte, il primo trattamento a febbraio, servirà per eliminare le spore svernate dell’anno precedente; il secondo trattamento lo effettuerai a inizio aprile, questo servirà come copertura per evitare che le spore presenti in zona trovino terreno fertile, impedendo al fungo di riprodursi nuovamente sulle foglie.
Il problema potrebbe tornare tutti gli anni se le condizzioni di umidità e pioggia elevata ne favoriscono la prolificazione.
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RIMEDI BIOLOGICI
Un rimedio naturale biologico ma non risolutivo è quello di eliminare le foglie ammalate appena si nota la loro presenza, usando questo metodo il fungo non avrà modo di riprodursi e rimanere nello stadio svernate fino alla prossima primavera e attaccare le nuove foglie, quando le foglie virano decisamente al bianco vuol dire che stanno sporulando; perciò, toglile prima che succeda e distruggile in modo da ridurre la carica di inoculo.
: Nel giardino ho piante di Stiraciflua attaccate dalla tacahashiaJaponica. Potete indicarmi come debellare. Grazie 
Giuseppe
Rispondo anche a Giuseppe che ha un problema con un insetto sulla pianta di liquidambar stiracifluaMastrogiardiniereRodaUltima1.jpg (36 KB)
Avvistato per la prima volta nel 2017 in Lombardia, questo insetto del gruppo delle cocciniglie è un parassita dei vegetali, la Takahashia japonica, che da qualche tempo è presente nei nostri territori. Si tratta di una cocciniglia di origine asiatica, descritta per la prima volta su alberi di gelso in Giappone e diffusa anche in Cina, Corea del Sud e India.
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Cocciniglia con ovisacchi

Il Servizio Fitosanitario Regionale sta monitorando il comportamento di questo insetto che ha infestato la Regione e la sua presenza è stata riscontrata anche nel territorio; in particolare, le piante colpite sono principalmente alberi decidui ornamentali tra cui Acer platanoides, albizia, albero di giuda, carpino bianco, gelso nero e bianco, bagolaro, liquidambar e olmi.
Dalle prime osservazioni condotte in Lombardia, l’insetto compie una sola generazione all’anno. In primavera, verso la fine del mese di aprile inizio del mese di maggio, le femmine adulte producono i caratteristici ovisacchi. A fine maggio-inizio giugno le neanidi escono dalle uova e migrano dai rami verso le foglie, insediandosi sulle pagine inferiori e alimentandosi con il loro apparato succhiatore della linfa; in autunno, prima della caduta delle foglie, le ninfe si spostano sui rami per svernare.
Il grosso problema è la presenza della cocciniglia che trovi sulle piante d’alto fusto, difficili da raggiungere per l’hobbista con i prodotti chimici o biologici per poterlo debellare.
Il gruppo delle cocciniglie è risaputo che sia difficile da debellare con i prodotti perché l’insetto per sua natura fisica ha il corpo sempre protetto da scudetti e secrezioni cotonose e altro a secondo della specie, queste protezioni naturali impediscono ai prodotti di raggiungere fisicamente il corpo e le uova dell’insetto per poterli debellare.

RIMEDI
Il rimedio migliore è quello di eliminare il ramo completamente, nei limiti della quantità e quindi sperando che non sia infestata tutta la pianta, questo servirà a eliminare gli insetti presenti sui rami per poter così interrompere il ciclo. Il problema sorge quando la pianta è molto infestata, devi chiamare un esperto abilitato e che abbia il patentino, per poter usare nel caso i prodotti chimici specifici per limitare o eliminare completamente l’insetto e anche i mezzi per raggiungere fisicamente tutte le parti della pianta.

DANNI
L’insetto è sulla pianta per succhiare la linfa elaborata, nutrendosi riesce a completare il suo ciclo vitale. I danni maggiori sono la conseguenza delle numerose punture che fanno gli insetti sulle foglie, per poter prelevare la linfa. Le eccessive punture provocano piccole e tantissime ferite che ne compromettono la crescita della pianta.
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La FUMAGGINE è un altro problema, questo è il fungo che si forma sulle stesse secrezioni (melata) dell’insetto e che coprono quasi completamente le foglie con la tipica caratteristica patina nera, compromettendo alla foglia di eseguire la fotosintesi e provocando la conseguente caduta. Spero di essere stato esaustivo, nel caso chiamate in redazione vi metteranno in contatto con il mastro che vi aiuterà più nello specifico.

Alla prossima, buon lavoro!

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 351 3481257 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Il Mastrogiardiniere
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