Procopio, una storia davvero triste

Caro direttore

In un’epoca di trasformisti non ci si dovrebbe meravigliare di nulla. Ma nonostante tutto io mi meraviglio. E mi indigno. Che la politica sia ridotta a scambi, favori trasversali, posti di lavoro ormai è sempre più evidente. Ma che una caduta di stile arrivasse a lambire anche piccole realtà come Merate non mi sarei mai aspettato.

Avrai capito che parlo di Giuseppe Procopio. Assessore per 15 anni, vice sindaco per un paio di lustri è entrato in contrasto col sindaco Massimo Panzeri in occasione delle elezioni regionali e da lì in avanti è stato un continuo battibecco.

Fino alla revoca delle deleghe. A quel punto Procopio si è alleato con Andrea Robbiani e assieme alla terza “espulsa” dalla Giunta Franca Maggioni ha dato vita al gruppo misto.

Non solo ma ha collaborato in maniera molto convinta alla creazione della lista “Noi Merate – Perego sindaco”. Sembrava lanciatissimo quando gli è arrivato lo stop da parte del suo “datore di lavoro” Maurizio Lupi spalleggiato da imprenditrici della zona, a loro volta indignate per il cambio di casacca.

Superati i 40 anni, con una licenza di avvocato e una dignità maturata negli anni, uno avrebbe risposto con cortesia a Lupi, scusa ma ormai ho deciso e non posso tornare indietro. Perderei la faccia e avrei difficoltà a girare per Merate.

Il segnale che questo sussulto di dignità non c’era è arrivato con l’assenza all’ultimo Consiglio comunale quando la maggioranza rischiava di andare sotto ed è stata salvata proprio dall’assenza di Procopio.

Poi, ormai perduto tutto, onore compreso, ha favorito la partecipazione alla tornata elettorale di Maurizio Dal Mas in rappresentanza di “Noi Moderati”. Uno su 16 più il sindaco. La classica figura di bandiera anche se il commercialista sa certamente il fatto suo.

Per concludere con l’incoerenza si è pure presentato al brindisi del professionista, molto partecipato, rilasciando una dichiarazione a uso esclusivo della lista “Prospettive per Merate – Panzeri sindaco”. Completando così il giro di valzer.

E ora cercherà di indirizzare le preferenze – che per lo più raccoglievano i parenti stretti – proprio su Dal Mas, e quindi su Panzeri. Dopo aver contributo in maniera determinante a comporre la lista di Dario Perego.

Caro Claudio, in tanti anni io non ho visto nulla del genere. Tu?
Matrix
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