Merate, viale Verdi, Robbiani: ''Una 'riqualificazione' a metà che dovrà completare la prossima Amministrazione''
Cortese direttore,
il tragico incidente avvenuto la settimana scorsa in via Verdi, che fa peraltro seguito ad altri di piu lieve portata accaduti nel recente passato, solleva una questione urgente per la prossima amministrazione: quella di rivisitare e migliorare la sicurezza e la vivibilità di via Verdi, temi che erano al centro del concorso di idee "ViviAmoilViale".
Come già ampiamente sottolineato in altri interventi, nonostante fossero stati presentati e valutati progetti innovativi e sicuri, il progetto attuale ha ignorato tali proposte, portando a una riqualificazione che non solo ha disatteso le aspettative, ma ha anche incrementato un generale senso di insicurezza per pedoni e ciclisti.
Il concorso aveva messo in luce diverse soluzioni per garantire una convivenza armonica tra pedoni, ciclisti e veicoli, privilegiando la mobilità lenta e la sicurezza, attraverso l'introduzione di piste ciclabili illuminate, spartitraffici e attraversamenti pedonali sicuri.
L’aver affidato alla Provincia di Lecco la fase della progettazione, ente evidentemente privo delle necessarie competenze specifiche in materia di urbanistica, ha prodotto un lavoro che può essere considerato al massimo, minimalista e decisamente pericoloso, dato l’incremento di traffico che si è generato con la presenza delle rotonde, sicuramente utili per rendere lo scorrimento piu fluido, ma altrettanto attrattive per chi vuole evitare il semaforo di Cernusco Lombardone per dirigersi verso Lecco.
Ricordo bene le osservazioni che presentai a suo tempo e ricordo quanto ebbi modo di dichiarare ai progettisti della Provincia, in sede di commissione: “vi è la necessità di rendere il progetto effettivamente in linea con gli obiettivi che erano stati esplicitati nel Concorso di Idee denominato “ViviamoilViale””. Doveroso quindi “ripristinare la pista ciclabile che il progetto intende cancellare, disattendendo uno degli obiettivi primari del concorso di idee”.
L’attuale amministrazione, colpevolmente, non ha saputo imporre un cambio di rotta ai tecnici della Provincia, per la necessità di terminare nei tempi l’unica opera da portare adesso come mostrina in sede di campagna elettorale e quindi la via resta priva di piste ciclabili e i possibili accorgimenti proposti, come ad esempio l'abbassamento della velocità a 30 km/h per migliorare la sicurezza ciclistica e pedonale, non sono stati implementati.
Detto questo, è oramai giunto il momento di mettere le polemiche da parte e auspico che la futura amministrazione, che si insedierà a partire da metà giugno, prenda atto della situazione e riprenda in mano alcune soluzioni ben evidenziate nel concorso di idee cosi da porre in essere efficaci misure di mitigazione, come sistemi di rallentamento, oltre a mettere in protezione i passaggi pedonali.
È fondamentale investire in misure di sicurezza che incontrino le vere necessità dei cittadini, rendendo via Verdi un luogo sicuro e ospitale per tutti. Per questo motivo, indipendentemente dall'esito delle prossime elezioni e dal mio ruolo futuro, sia esso in maggioranza o in minoranza, mi impegnerò affinché si adottino tutti i necessari correttivi finalizzati alla cancellazione degli errori di progettazione.
il tragico incidente avvenuto la settimana scorsa in via Verdi, che fa peraltro seguito ad altri di piu lieve portata accaduti nel recente passato, solleva una questione urgente per la prossima amministrazione: quella di rivisitare e migliorare la sicurezza e la vivibilità di via Verdi, temi che erano al centro del concorso di idee "ViviAmoilViale".
Come già ampiamente sottolineato in altri interventi, nonostante fossero stati presentati e valutati progetti innovativi e sicuri, il progetto attuale ha ignorato tali proposte, portando a una riqualificazione che non solo ha disatteso le aspettative, ma ha anche incrementato un generale senso di insicurezza per pedoni e ciclisti.
Il concorso aveva messo in luce diverse soluzioni per garantire una convivenza armonica tra pedoni, ciclisti e veicoli, privilegiando la mobilità lenta e la sicurezza, attraverso l'introduzione di piste ciclabili illuminate, spartitraffici e attraversamenti pedonali sicuri.
L’aver affidato alla Provincia di Lecco la fase della progettazione, ente evidentemente privo delle necessarie competenze specifiche in materia di urbanistica, ha prodotto un lavoro che può essere considerato al massimo, minimalista e decisamente pericoloso, dato l’incremento di traffico che si è generato con la presenza delle rotonde, sicuramente utili per rendere lo scorrimento piu fluido, ma altrettanto attrattive per chi vuole evitare il semaforo di Cernusco Lombardone per dirigersi verso Lecco.
Ricordo bene le osservazioni che presentai a suo tempo e ricordo quanto ebbi modo di dichiarare ai progettisti della Provincia, in sede di commissione: “vi è la necessità di rendere il progetto effettivamente in linea con gli obiettivi che erano stati esplicitati nel Concorso di Idee denominato “ViviamoilViale””. Doveroso quindi “ripristinare la pista ciclabile che il progetto intende cancellare, disattendendo uno degli obiettivi primari del concorso di idee”.
L’attuale amministrazione, colpevolmente, non ha saputo imporre un cambio di rotta ai tecnici della Provincia, per la necessità di terminare nei tempi l’unica opera da portare adesso come mostrina in sede di campagna elettorale e quindi la via resta priva di piste ciclabili e i possibili accorgimenti proposti, come ad esempio l'abbassamento della velocità a 30 km/h per migliorare la sicurezza ciclistica e pedonale, non sono stati implementati.
Detto questo, è oramai giunto il momento di mettere le polemiche da parte e auspico che la futura amministrazione, che si insedierà a partire da metà giugno, prenda atto della situazione e riprenda in mano alcune soluzioni ben evidenziate nel concorso di idee cosi da porre in essere efficaci misure di mitigazione, come sistemi di rallentamento, oltre a mettere in protezione i passaggi pedonali.
È fondamentale investire in misure di sicurezza che incontrino le vere necessità dei cittadini, rendendo via Verdi un luogo sicuro e ospitale per tutti. Per questo motivo, indipendentemente dall'esito delle prossime elezioni e dal mio ruolo futuro, sia esso in maggioranza o in minoranza, mi impegnerò affinché si adottino tutti i necessari correttivi finalizzati alla cancellazione degli errori di progettazione.
Andrea Robbiani, Candidato alla carica di consigliere comunale - lista civica Noi Merate