Il viale e le responsabilità

Buon giorno Direttore
In merito all’articolo “Merate, via Verdi: 4 incidenti in un mese” pubblicato ieri su questa testata ho trovato ingiusto attribuire al solo Sindaco Panzeri le responsabilità per le scelte che l’attuale Amministrazione ha prodotto in merito alla riqualificazione di Viale Verdi, in particolare ricordando quanto deciso e affermato anche da altri esponenti politici e soprattutto dai sindaci che lo hanno preceduto.
Il suo giornale oltre che aggiornare in tempo reale sui fatti di MERATE anche se qualche volta in modo troppo parziale, può essere utilizzato come memoria storica, ed ho potuto verificare che anche i precedenti Sindaci hanno contribuito a tali scelte in modo determinante. Il Piano Urbano del Traffico del 2007 prodotto dalla Giunta Albani non prevede la desemaforizzazione, ritenuta dal redattore del Piano un Grave Errore di Ingegneria dei Trasporti, e se la memoria non mi inganna, in occasione della discussione che porto all’approvazione del Piano Urbano del Traffico il consigliere Robbiani contestando l’intero Piano tra le altre cose richiedeva a gran voce proprio la desemaforizzazione. Tutte le scelte sul Viale Verdi prodotte dalle amministrazioni dal 2009 con i sindaci Robbiani, Massironi e Panzeri (quest’ultimo con Robbiani assessore) si sono indirizzate verso la scelta che poi si è concretizzata con l’attuale progetto. Credo quindi che se ci sono responsabilità queste debbano essere equamente distribuite tra chi ha prodotto queste scelte, ed invece trovo troppo spesso attribuire la responsabilità all’Ingegnere che alla fine ha eseguito ciò che gli è stato chiesto di fare

Andrea
Un conto è credere nella desemaforizzazione e chi lo ha fatto se ne assuma la responsabilità per l'intuibile incremento di traffico, senza sconti per nessuno. Un altro è valutare il posizionamento di attraversamenti pedonali, segnaletica, misure di sicurezza in sede processuale. Per esempio e l'archivio di MOL è davvero utile, gli attraversamenti avrebbero dovuto essere di tipo protetto, una corsia per volta con spartitraffico. Sarebbe stato sufficiente prendere uno dei cinque progetti presentati al concorso di idee. Perché messa come la mette lei e qualcuno ben noto di via Verdi, la responsabilità non è di nessuno. Ma un morto, un ferito molto grave e altri feriti avranno pure una "paternità" o no?
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