Osnago: ultimo Consiglio. Bilancio e qualche polemica
Ultimo Consiglio comunale per questo mandato in scadenza. A Osnago venerdì 3 maggio si è consumato l’atto conclusivo del dibattito consiliare, in attesa delle urne dell’8 e del 9 giugno. Come a Lomagna [clicca QUI], anche ad Osnago sono stati cancellati due punti all’ordine del giorno. In un primo momento il sindaco Paolo Brivio non è entrato nel dettaglio delle motivazioni del cambio di programma, rimandando alla comunicazione inviata per iscritto ai consiglieri comunale il giorno precedente. Non si è parlato del Piano Economico Finanziario del servizio dei rifiuti e della determinazione delle tariffe Tari in quanto sono scaduti i termini. L’amministrazione comunale contava su una proroga parlamentare, il cui iter è in corso ma non è ancora stato approvato. Il capogruppo di minoranza Marco Riva ha esplicitato la presa d’atto di Orgoglio Osnago della mancata deliberazione per tempo. Per il primo cittadino invece la colpa è stata del Governo che non ha raccolto le richieste dei Comuni tramite l’Anci di un mese fa. “Il PEF e il metodo tariffario sono stati definiti da Arera a metà marzo. Da lì in avanti è cominciata la corsa per mettere insieme il PEF” ha dichiarato Brivio.
Dalla convocazione dei comizi elettorali si possono portare in Consiglio comunale soltanto gli atti la cui approvazione è considerata di carattere urgente. In rincorsa è stata quindi portata l’integrazione del contratto in essere con Silea per rimpolparlo di una serie di servizi che fino alla fine di maggio vengono svolti da una ditta esterna per Osnago, la G.Eco. La Srl, ha specificato l’assessore Felice Rocca, fa pagare 8.400 euro mensili per i ritiri della spazzatura e 4.500 euro al mese per lo spazzamento. L’accordo con Silea, che a sua volta appalta l’attività a società esterne, farà risparmiare a Osnago circa 1.000 euro al mese, pur facendo svolgere il lavoro di fatto allo stesso soggetto. Il punto è stato approvato nonostante i voti contrari di Orgoglio Osnago.
Approvato con identico esito anche il rendiconto della gestione 2023. Il risultato di amministrazione è stato più basso rispetto agli anni del Covid in cui sono fioccati i finanziamenti esterni: 869.700 euro, circa la metà del 2020. L’avanzo applicato è stato di 530 mila euro. L’avanzo disponibile è di 1.242 euro. È aumentata la dotazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. Sono invece già destinati agli investimenti 88.500 euro. Sono stati messi da parte come accantonamenti quasi 633 mila euro e sono stati in altra misura vincolati 147 mila euro.
Gli indicatori sul personale, il cui costo è aumentato per il nuovo contratto di servizio, hanno consentito al sindaco uscente di dimostrare riconoscenza nei confronti dei dipendenti. “La spesa sul personale è di natura corrente, ma la considero un investimento. Abbiamo un organico forte che ha saputo affrontare momenti di difficoltà con i trasferimenti, i pensionamenti e le assenze, senza che ne risentisse la qualità dei servizi. La spesa sul personale è stata ampiamente e lautamente ripagata da tutti i bandi che abbiamo vinto e che ci hanno permesso di sostenere molti costi”. Una slide proiettata ha espresso il senso di queste parole. Nell’ultimo quinquennio il Comune di Osnago ha saputo intercettare 38 bandi per un valore complessivo di 3,6 milioni di euro. Il Comune ha aggiunto dalle proprie casse poco più di 1 milione, realizzando così opere per quasi 4,7 milioni di euro. Investimenti che sono stati perciò possibili senza contrarre nuovi mutui, riducendo il tasso di indebitamento al 3,56% nel 2023 rispetto alla spesa corrente (il limite è il 10%).
A questo punto della trattazione, negli scorsi anni avrebbero preso la parola gli assessori per le relazioni sulle attività svolte nel settore di propria competenza. Data la delicatezza del periodo elettorale, il sindaco Brivio ha tentato di mettere le mani avanti, preannunciando che avrebbe fatto lui una breve sintesi. Ha chiesto però la parola il capogruppo di minoranza Marco Riva, che ha riproposto l’istanza mossa il giorno precedente a Lomagna dai colleghi di opposizione. “È una prassi non consentita dalla Legge in questo periodo elettorale. Chiedo che l’illustrazione finisca qui” ha detto Riva.
Brivio si è dimostrato tutt’altro che sorpreso, pur mostrando scetticismo sul richiamo normativo. Ha definito “capziose” le ragioni della minoranza. Ma per una questione di opportunità politica si è mostrato disponibile ad accogliere la richiesta di Orgoglio Osnago. Il capogruppo di maggioranza Federico Dusi ha spinto, nemmeno troppo energicamente, per proseguire con le relazioni degli assessori al fine di raccontare come sono state impiegate le risorse. Riva ha allora giocato l’opzione di buttare la palla in tribuna: “Ieri è già successo a Lomagna ed è stata interrotta la trattazione, il segretario lo sa. Se ritenete che non sia vero, andate avanti. Noi abbiamo ritenuto di dirlo”.
Brivio, che aveva già pronto un discorso finale già piuttosto denso a conclusione dei 10 anni alla guida del paese, ha ammesso che la candidatura di alcuni assessori potesse dare adito ad un’interpretazione di tornaconto politico. Per questo era dell’idea di fare lui una sintesi. Ma Vittorio Bonanomi ha replicato che non cambiava nulla se a parlare fossero gli assessori o il sindaco. Il consigliere di minoranza ha aggiunto che se c’era un motivo di urgenza nell’approvare il rendiconto pur essendo sotto elezioni, lo stesso non si poteva dire per le relazioni degli assessori. Dopo ancora qualche scambio, il sindaco ha tagliato la testa al toro: “Per una volta lasciatemi fare un atto di mio arbitrio. È l’ultimo Consiglio comunale, non voglio litigi strumentali, non è tempo di teatrini”.
Si è dunque passati alle dichiarazioni di voto dei due gruppi consiliari. Per la maggioranza, il capogruppo Federico Dusi ha evidenziato la solidità del bilancio, rimasto sano anche senza aumentare le tasse, facendo lievitare invece la componente degli investimenti grazie al lavoro degli Uffici nel reperire i fondi necessari dai bandi. “Osnago è riuscita a cambiare mantenendo un bilancio sano” ha concluso Dusi.
Ha suscitato qualche mormorio e qualche sguardo sbigottito tra il pubblico (quasi tutti membri dell’associazione Progetto Osnago) il commento conclusivo del capogruppo di minoranza. Riva ha ringraziato gli Uffici, il gruppo di maggioranza e gli osnaghesi. La chiosa finale però è stata: “Voglio ringraziare i tanti cittadini, mamme e papà, che vanno al lavoro tutti i giorni, adempiono al loro obbligo e con le tasse permettono di tenere in piedi il Comune con queste cifre. Quindi ringrazio anche i cittadini che non si abbassano ad essere assistiti puramente ma si impegnano nel dovere di contribuire al funzionamento della macchina comunale”.
Dalla convocazione dei comizi elettorali si possono portare in Consiglio comunale soltanto gli atti la cui approvazione è considerata di carattere urgente. In rincorsa è stata quindi portata l’integrazione del contratto in essere con Silea per rimpolparlo di una serie di servizi che fino alla fine di maggio vengono svolti da una ditta esterna per Osnago, la G.Eco. La Srl, ha specificato l’assessore Felice Rocca, fa pagare 8.400 euro mensili per i ritiri della spazzatura e 4.500 euro al mese per lo spazzamento. L’accordo con Silea, che a sua volta appalta l’attività a società esterne, farà risparmiare a Osnago circa 1.000 euro al mese, pur facendo svolgere il lavoro di fatto allo stesso soggetto. Il punto è stato approvato nonostante i voti contrari di Orgoglio Osnago.
Approvato con identico esito anche il rendiconto della gestione 2023. Il risultato di amministrazione è stato più basso rispetto agli anni del Covid in cui sono fioccati i finanziamenti esterni: 869.700 euro, circa la metà del 2020. L’avanzo applicato è stato di 530 mila euro. L’avanzo disponibile è di 1.242 euro. È aumentata la dotazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. Sono invece già destinati agli investimenti 88.500 euro. Sono stati messi da parte come accantonamenti quasi 633 mila euro e sono stati in altra misura vincolati 147 mila euro.
Gli indicatori sul personale, il cui costo è aumentato per il nuovo contratto di servizio, hanno consentito al sindaco uscente di dimostrare riconoscenza nei confronti dei dipendenti. “La spesa sul personale è di natura corrente, ma la considero un investimento. Abbiamo un organico forte che ha saputo affrontare momenti di difficoltà con i trasferimenti, i pensionamenti e le assenze, senza che ne risentisse la qualità dei servizi. La spesa sul personale è stata ampiamente e lautamente ripagata da tutti i bandi che abbiamo vinto e che ci hanno permesso di sostenere molti costi”. Una slide proiettata ha espresso il senso di queste parole. Nell’ultimo quinquennio il Comune di Osnago ha saputo intercettare 38 bandi per un valore complessivo di 3,6 milioni di euro. Il Comune ha aggiunto dalle proprie casse poco più di 1 milione, realizzando così opere per quasi 4,7 milioni di euro. Investimenti che sono stati perciò possibili senza contrarre nuovi mutui, riducendo il tasso di indebitamento al 3,56% nel 2023 rispetto alla spesa corrente (il limite è il 10%).
A questo punto della trattazione, negli scorsi anni avrebbero preso la parola gli assessori per le relazioni sulle attività svolte nel settore di propria competenza. Data la delicatezza del periodo elettorale, il sindaco Brivio ha tentato di mettere le mani avanti, preannunciando che avrebbe fatto lui una breve sintesi. Ha chiesto però la parola il capogruppo di minoranza Marco Riva, che ha riproposto l’istanza mossa il giorno precedente a Lomagna dai colleghi di opposizione. “È una prassi non consentita dalla Legge in questo periodo elettorale. Chiedo che l’illustrazione finisca qui” ha detto Riva.
Brivio si è dimostrato tutt’altro che sorpreso, pur mostrando scetticismo sul richiamo normativo. Ha definito “capziose” le ragioni della minoranza. Ma per una questione di opportunità politica si è mostrato disponibile ad accogliere la richiesta di Orgoglio Osnago. Il capogruppo di maggioranza Federico Dusi ha spinto, nemmeno troppo energicamente, per proseguire con le relazioni degli assessori al fine di raccontare come sono state impiegate le risorse. Riva ha allora giocato l’opzione di buttare la palla in tribuna: “Ieri è già successo a Lomagna ed è stata interrotta la trattazione, il segretario lo sa. Se ritenete che non sia vero, andate avanti. Noi abbiamo ritenuto di dirlo”.
Brivio, che aveva già pronto un discorso finale già piuttosto denso a conclusione dei 10 anni alla guida del paese, ha ammesso che la candidatura di alcuni assessori potesse dare adito ad un’interpretazione di tornaconto politico. Per questo era dell’idea di fare lui una sintesi. Ma Vittorio Bonanomi ha replicato che non cambiava nulla se a parlare fossero gli assessori o il sindaco. Il consigliere di minoranza ha aggiunto che se c’era un motivo di urgenza nell’approvare il rendiconto pur essendo sotto elezioni, lo stesso non si poteva dire per le relazioni degli assessori. Dopo ancora qualche scambio, il sindaco ha tagliato la testa al toro: “Per una volta lasciatemi fare un atto di mio arbitrio. È l’ultimo Consiglio comunale, non voglio litigi strumentali, non è tempo di teatrini”.
Si è dunque passati alle dichiarazioni di voto dei due gruppi consiliari. Per la maggioranza, il capogruppo Federico Dusi ha evidenziato la solidità del bilancio, rimasto sano anche senza aumentare le tasse, facendo lievitare invece la componente degli investimenti grazie al lavoro degli Uffici nel reperire i fondi necessari dai bandi. “Osnago è riuscita a cambiare mantenendo un bilancio sano” ha concluso Dusi.
Ha suscitato qualche mormorio e qualche sguardo sbigottito tra il pubblico (quasi tutti membri dell’associazione Progetto Osnago) il commento conclusivo del capogruppo di minoranza. Riva ha ringraziato gli Uffici, il gruppo di maggioranza e gli osnaghesi. La chiosa finale però è stata: “Voglio ringraziare i tanti cittadini, mamme e papà, che vanno al lavoro tutti i giorni, adempiono al loro obbligo e con le tasse permettono di tenere in piedi il Comune con queste cifre. Quindi ringrazio anche i cittadini che non si abbassano ad essere assistiti puramente ma si impegnano nel dovere di contribuire al funzionamento della macchina comunale”.
M.P.