Airuno: la storia di dolore, resilienza e gratitudine di Pasquale Marzitelli
Nella serata di venerdì 3 maggio Pasquale Marzitelli ha presentato, presso la biblioteca comunale, i suoi due libri “Un lungo viaggio. Con gli occhi di un ammalato” e “Un lungo viaggio mai interrotto. Alla ricerca di quello che avevo perduto”.
Due opere scritte durante gli anni di lotta contro un cancro al colon-retto, due diari che raccontano la resilienza, sofferenza e gratitudine scaturite dalla malattia, attraverso un flusso di pensieri ed emotività. Il primo libro è prettamente autobiografico e segue il suo percorso dal giorno della diagnosi, tra esami, cure e terapia, fino ad arrivare all’operazione, alla convalescenza con il ruolo fondamentale della famiglia nel processo di guarigione. Il filo conduttore del secondo scritto rimane l’esperienza del cancro, che viene approfondita con storie di altri malati incontrati durante i sette anni di sofferenza e intermezzata da racconti sull’origine molisana dell’uomo, del suo approdo ad Airuno dopo l’incontro con la futura moglie, dei rapporti con la famiglia e gli amici.
Due testi senza fronzoli che accompagnano nei ricordi di Marzitelli in momenti di difficoltà. Il secondo scritto è stato difatti steso in un periodo in cui pensava di non farcela. “Ho scritto quando le cose andavano male, per lasciare una testimonianza ai miei nipoti della mia vita e la mia storia” ha confessato. Membro del consiglio direttivo della Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico (Fincopp) della Lombardia e socio del gruppo AMA di Como, da quando ha ripreso le forze ha iniziato ad operare come volontario per assistere persone che stanno affrontando mali affini. Con la Fincopp ha collaborato ad aprire quattro centri per il trattamento del pavimento pelvico in Lombardia, l’unica regione ad averne ottenuti così tanti.
Durante l’incontro, Pasquale Marzitelli ha trasportato i suoi compaesani e amici in un viaggio di dolore, ma anche di forza e di coraggio, qualità che gli hanno permesso, insieme ad un tocco di ironia, di affrontare tutte le difficoltà. Lo scopo di queste due opere era semplicemente quello di dare uno sfogo alle sensazioni ed emozioni, ha concluso lo scrittore, l’autopubblicazione e la diffusione dei testi sono solo stati modi per iniziare ed ampliare una campagna di sensibilizzazione sul territorio per problematiche legate al pavimento pelvico.
Due opere scritte durante gli anni di lotta contro un cancro al colon-retto, due diari che raccontano la resilienza, sofferenza e gratitudine scaturite dalla malattia, attraverso un flusso di pensieri ed emotività. Il primo libro è prettamente autobiografico e segue il suo percorso dal giorno della diagnosi, tra esami, cure e terapia, fino ad arrivare all’operazione, alla convalescenza con il ruolo fondamentale della famiglia nel processo di guarigione. Il filo conduttore del secondo scritto rimane l’esperienza del cancro, che viene approfondita con storie di altri malati incontrati durante i sette anni di sofferenza e intermezzata da racconti sull’origine molisana dell’uomo, del suo approdo ad Airuno dopo l’incontro con la futura moglie, dei rapporti con la famiglia e gli amici.
Due testi senza fronzoli che accompagnano nei ricordi di Marzitelli in momenti di difficoltà. Il secondo scritto è stato difatti steso in un periodo in cui pensava di non farcela. “Ho scritto quando le cose andavano male, per lasciare una testimonianza ai miei nipoti della mia vita e la mia storia” ha confessato. Membro del consiglio direttivo della Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico (Fincopp) della Lombardia e socio del gruppo AMA di Como, da quando ha ripreso le forze ha iniziato ad operare come volontario per assistere persone che stanno affrontando mali affini. Con la Fincopp ha collaborato ad aprire quattro centri per il trattamento del pavimento pelvico in Lombardia, l’unica regione ad averne ottenuti così tanti.
Durante l’incontro, Pasquale Marzitelli ha trasportato i suoi compaesani e amici in un viaggio di dolore, ma anche di forza e di coraggio, qualità che gli hanno permesso, insieme ad un tocco di ironia, di affrontare tutte le difficoltà. Lo scopo di queste due opere era semplicemente quello di dare uno sfogo alle sensazioni ed emozioni, ha concluso lo scrittore, l’autopubblicazione e la diffusione dei testi sono solo stati modi per iniziare ed ampliare una campagna di sensibilizzazione sul territorio per problematiche legate al pavimento pelvico.
S.V.