Merate: è morto Antonio Crippa l'83enne investito da un'auto in viale Verdi L'arteria è diventata una tangenziale trafficata e poco sicura
Non ce l'ha fatta Antonio Crippa, il pensionato di 83 anni investito questa mattina poco dopo le 10 mentre attraversava via Verdi.
Trasportato d'urgenza in codice rosso all'ospedale san Gerardo di Monza, è morto per le conseguenze delle gravi lesioni riportate e nulla hanno potuto i medici per salvargli la vita.
Al momento la ricostruzione dell'accaduto non è ancora chiara.
La vittima, che risiedeva con la moglie in una delle strade laterali dell'arteria cittadina, dove in un solo mese si sono consumati diversi incidenti di cui due con conseguenze serie per i malcapitati, si trovava nei pressi della zona commerciale dove ci sono il bar, l'assicurazione e la pizzeria d'asporto.
Non è chiaro se si trovasse in sella alla bici o la stesse spingendo a mano, nell'atto di attraversare quella che ormai è chiamata la tangenzialina di Merate. La tragedia si è consumata in un attimo.
Un'autovettura Audi (secondo la prima ricostruzione non ancora ufficiale) lo avrebbe preso in pieno, inforcandolo sul cofano fino a sfondare il parabrezza per poi farlo cadere pesantemente al suolo.
Un impatto molto violento e che si è subito capito aveva avuto conseguenze gravi.
L'uomo è stato soccorso dal personale sanitario e dopo le prime cure è stato caricato in ambulanza e trasferito al san Gerardo in codice rosso.
Purtroppo nonostante i tentativi di salvarlo, dopo qualche ora i medici ne hanno dichiarato la morte.
Una tragedia enorme per la sua famiglia e per quanti lo conoscevano, abituati a vederlo in piazza con la sua bicicletta per sbrigare le commissioni.
Si tratta del primo incidente mortale che si verifica su viale Verdi da vent'anni a questa parte.
Dagli squilli di tromba alle campane a morto. Ora l'Amministrazione - a parte accantonare la velleità dell'inaugurazione annunciata dal sindaco - dovrà ripensare tutto l'assetto della strada dal punto di vista della sicurezza. Troppi incidenti in poche settimane per negare che qualcosa davvero andava progettato diversamente.
Trasportato d'urgenza in codice rosso all'ospedale san Gerardo di Monza, è morto per le conseguenze delle gravi lesioni riportate e nulla hanno potuto i medici per salvargli la vita.
Al momento la ricostruzione dell'accaduto non è ancora chiara.
La vittima, che risiedeva con la moglie in una delle strade laterali dell'arteria cittadina, dove in un solo mese si sono consumati diversi incidenti di cui due con conseguenze serie per i malcapitati, si trovava nei pressi della zona commerciale dove ci sono il bar, l'assicurazione e la pizzeria d'asporto.
Non è chiaro se si trovasse in sella alla bici o la stesse spingendo a mano, nell'atto di attraversare quella che ormai è chiamata la tangenzialina di Merate. La tragedia si è consumata in un attimo.
Un'autovettura Audi (secondo la prima ricostruzione non ancora ufficiale) lo avrebbe preso in pieno, inforcandolo sul cofano fino a sfondare il parabrezza per poi farlo cadere pesantemente al suolo.
Un impatto molto violento e che si è subito capito aveva avuto conseguenze gravi.
L'uomo è stato soccorso dal personale sanitario e dopo le prime cure è stato caricato in ambulanza e trasferito al san Gerardo in codice rosso.
Purtroppo nonostante i tentativi di salvarlo, dopo qualche ora i medici ne hanno dichiarato la morte.
Una tragedia enorme per la sua famiglia e per quanti lo conoscevano, abituati a vederlo in piazza con la sua bicicletta per sbrigare le commissioni.
Si tratta del primo incidente mortale che si verifica su viale Verdi da vent'anni a questa parte.
Dagli squilli di tromba alle campane a morto. Ora l'Amministrazione - a parte accantonare la velleità dell'inaugurazione annunciata dal sindaco - dovrà ripensare tutto l'assetto della strada dal punto di vista della sicurezza. Troppi incidenti in poche settimane per negare che qualcosa davvero andava progettato diversamente.