Primo maggio, festa dei lavoratori

Uno dei temi più trattati nei discorsi del 1 Maggio , sono gli infortuni  sul lavoro. Dai palchi tutti hanno richiamato i morti e gli infortuni invalidanti ma nessuno degli oratori ha proferito parola per gli infortuni che subiscono le forze dell’ordine, durante il loro lavoro. Infortuni derivati da attacchi violenti da parte di scalmanati che incappucciati o con caschi e bastoni fra le mani colpiscono violentemente persone che stanno facendo semplicemente il loro lavoro.  Fare rispettare le regole e i diritti di tutti i cittadini.  Ultimamente si sono visti all’opera molti minorenni! Gravissimo per un giovane non rispettare le forze di Polizia e molto più grave assaltarle fisicamente. Ma si sa, i giovani sono facilmente aizzabili da chi vuole creare disordine.  Eppure dai palchi nessuno ha richiamato questo tema, nemmeno Mattarella che giorni fa ha preferito richiamare i poliziotti e non i ragazzini per le loro intemperanze. Forse perché un Carabiniere durante una manifestazione di protesta ha dichiarato a una nonna di non conoscerlo e non votarlo? 
Nemmeno i pezzi grossi del sindacato Bombardieri Landini hanno trattato l’argomento nelle piazze, nonostante che lavoratori delle forze dell’ordine, siano sempre presenti anche alle manifestazioni sindacali per garantire la loro sicurezza.  Sarebbe stato giusto, ricordare le violenze che subiscono i Sanitari sui luoghi di lavoro, nessuna parola in loro soccorso. Eppure loro sono obbligati a lavorare anche il 1 Maggio e le altre feste comandate. Meno fazzoletti al collo ma più attenzione verso questi lavoratori sempre in prima linea.  Attenzione dovuta da parte di chi è riservista da una vita.
R.C.
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