Osnago: la mostra sulle 21 donne “libere e sovrane”
Resterà aperta nei fine settimana sino all'11 maggio ed eventualmente su prenotazione la mostra fotografica "Donne libere e sovrane. Le 21 donne della Costituzione" allestita nella sala civica di Osnago e inaugurata nel tardo pomeriggio di sabato 27 aprile.
Nel solco delle iniziative per il 25 aprile, l'amministrazione in collaborazione con Anpi e Arci ha voluto offrire uno spunto di riflessione sul cammino di conquista dei diritti che le donne hanno portato avanti nel corso degli anni, puntando i riflettori proprio sulle protagoniste, le cosiddette “madri costituenti” su 566 esponenti eletti il 2 e 3 giugno del 1946.
Un cammino, come ha sottolineato il sindaco Paolo Brivio, che è ancora in corso per il riconoscimento di pari diritti in diversi ambiti (lavorativo, sociale, …) e l'annullamento del gender gap.
Il vicesindaco Maria Grazia Caglio ha letto, dal libro redatto su Osnago, alcuni numeri relativi al paese e in particolar modo al referendum per la scelta di Monarchia o Repubblica. Alle urne si recarono quasi 2000 cittadini, preferendo la Monarchia. Per la Costituente invece 875 preferenze andarono alla Democrazia Cristiana, 728 al partito socialista, 235 al partito comunista. Nel 1946 Morell fu eletto sindaco: 19 i consiglieri maschi e due le donne della tessitura.
La parola è poi passata al rappresentante di Anpi meratese, Edoardo Vertemati, che ha ricordato le tappe di questa “liberazione” ed “emancipazione”, sottolineando il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza, non solo come “staffette” ma anche come sostitute dei padri di famiglia in guerra o come “infermiere” dei partigiani feriti. “Senza di loro non sarebbe stata possibile” ha concluso.
Infine Agghelina Alevromageirou, in rappresentanza di Arci, ha letto alcuni pensieri delle 21 donne costituenti, rintracciabili anche su altrettanti pannelli esposti nella sala civica e visionabili appunto sino all'11 maggio.
Nel solco delle iniziative per il 25 aprile, l'amministrazione in collaborazione con Anpi e Arci ha voluto offrire uno spunto di riflessione sul cammino di conquista dei diritti che le donne hanno portato avanti nel corso degli anni, puntando i riflettori proprio sulle protagoniste, le cosiddette “madri costituenti” su 566 esponenti eletti il 2 e 3 giugno del 1946.
Un cammino, come ha sottolineato il sindaco Paolo Brivio, che è ancora in corso per il riconoscimento di pari diritti in diversi ambiti (lavorativo, sociale, …) e l'annullamento del gender gap.
Il vicesindaco Maria Grazia Caglio ha letto, dal libro redatto su Osnago, alcuni numeri relativi al paese e in particolar modo al referendum per la scelta di Monarchia o Repubblica. Alle urne si recarono quasi 2000 cittadini, preferendo la Monarchia.
La parola è poi passata al rappresentante di Anpi meratese, Edoardo Vertemati, che ha ricordato le tappe di questa “liberazione” ed “emancipazione”, sottolineando il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza, non solo come “staffette” ma anche come sostitute dei padri di famiglia in guerra o come “infermiere” dei partigiani feriti. “Senza di loro non sarebbe stata possibile” ha concluso.
Infine Agghelina Alevromageirou, in rappresentanza di Arci, ha letto alcuni pensieri delle 21 donne costituenti, rintracciabili anche su altrettanti pannelli esposti nella sala civica e visionabili appunto sino all'11 maggio.
S.V.