Non capisco l'ostruzionismo politico verso le C.E.R.

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I consumi energetici di ciascun cittadino d'Italia sono in crescita e i prezzi dell'energia salgono di conseguenza indipendentemente dalla fonte di approvvigionamento. Un condominio di 40 appartamenti assorbe la potenza necessaria ad avviare una tessitura, o una cartiera, e in pratica con l'energia che consumiamo per scaldare e rinfrescare casa potremmo fare vestiti e libri per un intero paese. La crescita dei consumi domestici ha avuto per conseguenza lo sviluppo e l'aumento di portata della rete elettrica, infatti tutte le nostre case potrebbero essere predisposte a ricaricare auto elettriche abbastanza velocemente. Facendo un paragone schietto possiamo dire che per caricare una automobile ci vuole la potenza elettrica di 5 panifici, cioè fai il pane a 10 paesi. Purtroppo la rete elettrica è accessibile a tutti soltanto per consumare e pagare le bollette, immettere energia in rete per guadagnare denaro è concesso solo a pochi produttori che hanno stretti legami, quasi familiari, con i gestori della rete. Per questo gli imprenditori italiani hanno chiuso le grandi fabbriche, al prezzo della sola energia acquistano i prodotti finiti all'estero. Quindi un cittadino italiano che vuole produrre o difendere il proprio portafogli vivendo nei modi moderni non può far altro che farsi sfruttare da chi ha legami con le istituzioni sovrane e parassite della nostra nazione o vivere da eremita. Le comunità energetiche sono frutto di esperienze e normative europee che vogliono indirizzare i cittadini verso la produzione e il risparmio energetico per affrancarsi dal petrolio arabo, il gas russo, l'energia atomica francese, il carbone tedesco, dai costi di trasporto, le accise e via dicendo. Per fortuna in Europa c'è chi detta regole per difendere chi vuole produrre senza soffrire di bollette e solleciti! Ovviamente c'è il problema di tirar fuori i soldi per fare gli impianti, per questo la CER può essere regolamentata per statuto e destinare parte dei rimborsi allo sviluppo della stessa come una cooperativa. Ovviamente avere una grande comunità aiuta e stimola, i comuni raccolgono il denaro delle tasse e possono offrire il giusto sostegno alla creazione di impianti abbastanza significativi mentre il denaro privato scarseggia per ovvi motivi di scala e organizzazione. Io davvero non capisco l'ostruzionismo politico verso la creazione di attività produttive, coi rimborsi di una CER fatta bene un comune può pagare il vigile davanti alle scuole e gli educatori per i servizi estivi, risparmiare sulle bollette dell'asilo...comprare un grande frigo per i gelati.
Ciao.
Mario Sirio Levati
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