Church pocket/9. L’EBRAISMO - Il testo sacro: “l’Antico Testamento”
Dopo una brevissima carrellata dei due grandi eventi fondatori del monoteismo giudaico come lo conosciamo, è doveroso un passaggio sul testo sacro probabilmente più famoso della storia: la Bibbia. Solitamente siamo abituati a conosce la Bibbia di fondazione cristiana, quella comunemente formata da Antico e Nuovo Testamento: io stesso, per far capire la questione che tratterò di seguito, ho usa questo sottotitolo. Vedremo però che il testo sacro ebraico ha delle differenze con la Bibbia che siamo abituati ad avere tra le mani. Iniziamo con il dire che la Bibbia è un insieme di libri sacri, composta da autori diversi in epoche diverse e a volte anche lontane tra loro. La Bibbia ebraica è chiamata con un acronimo: Tanakh, risultato di un acronimo delle tre parti in cui convenzionalmente è conosciuta. Di seguito farò una breve carrellata delle tre parti.
La Torah è la prima parte del testo sacro, la parte fondante e fondamentale. È composta da cinque libri, tradizionalmente riconosciuti come Pentateuco (penta, dal greco, cinque) e i libri sono in ordine: la Genesi, l’Esodo, il Levitico, i Numeri e il Deuteronomio. Sono la Legge giudaica. Siamo quando parliamo di legge ebraica pensiamo ai dieci comandamenti, al Decalogo ma tutti i libri del Pentateuco contengono dei codici legislativi, i più famosi sono quelli di Levitico 18, chiamato Codice di Santità o Codice di Purità, conosciuto per le proibizioni sessuali, e Levitico 11, famosissimo per le proibizioni alimentari legate ad alcune religioni abramitiche, non solo all’ebraismo.
I Nebi'îm
I libri di questa parte sono spesso chiamati “profeti” ma questa definizione mi sembra riduttiva. I Nebim sono il risultato di due sezioni: i libri storici e i libri profetici. Si aprono con i libri di Giosuè, i Giudici, Primo e Secondo libro di Samuele e Primo e Secondo libro dei Re che mostrano tutta la storia - mito fondante del popolo ebraico dalla morte di Mosè fino i regni di Davide e Salomone. La seconda sezione dei Nebim è dedicata ai profeti, con i tre profeti maggiori: Isaia, Geremia ed Ezechiele per poi proporre tutta la carrellata dei profeti minori, dodici per la precisione.
I Ketubîm
La terza e ultima parte della “Bibbia” ebraica è formata dai testi detti sapienziali, ossia quelli legati alla preghiera, come il libro dei Salmi, alla riflessione, come le Lamentazioni, alle agiografie come Giobbe, alle cose finali, il libro di Daniele. I Ketubim possono essere considerati un contenitore generico di tutti i libri della Bibbia rimasti fuori dalle Legge e dagli Storici-Profetici.
Quasi tutti i libri originariamente sono scritti in ebraico, anche se alcune teorie reputano che alcuni libri, come Giobbe e Daniele, siano nati in aramaico, particolare lingua semita, e poi tradotti in ebraico probabilmente nel periodo della riforma religiosa di Giosia, un re di Giuda, che diffuse e consolidò il culto nel solo Tempio di Gerusalemme, dichiarando gli altri templi “apostati” e promuovendo la conoscenza del testo sacro. Probabilmente in questa opera di diffusione della Parola, si occupò anche della traduzione in un’unica lingua.
Pietro Santoro, nato a Caserta il 29 dicembre 1990. Primo di tre figli, ho vissuto la mia infanzia e adolescenza alle pendici del Monte Tifata, tra San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere e Capua, dove ho frequentato il Liceo Scientifico “L. Garofano”. Nel 2009 mi sono iscritto presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, la sez. San Luigi, conseguendo nel 2014 il Baccellerato in Sacra Teologia, con la valutazione di magna cum laude. Negli stessi anni ho frequentato il Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo, il Seminario Maggiore per le arcidiocesi e diocesi della Campania e del meridione d'Italia che ne hanno affidato la direzione alla Compagnia di Gesù (Gesuiti). È il luogo che la Chiesa Cattolica istituisce per la formazione del futuro clero diocesano. Ho frequentato la Pontifica Università della Santa Croce in Roma per la Licenza in Diritto Canonico. Vivo in Lombardia dal 4 novembre 2015 e a Osnago dal 2019. Ho insegnato Religione Cattolica dal 2015 al 2023 presso alcune scuole del meratese ma soprattutto presso la Scuola Primaria “G. Rodari” di Cernusco Lombardone, di cui sono stato Responsabile di Plesso dal 2018 al 2023. Ad oggi sono istruttore amministrativo presso i Servizi Demografici -Ufficio Elettorale – del Comune di Merate, frequento il primo anno della Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi “G. Marconi”.
Rubrica a cura di Pietro Santoro