Siam pronti alla vita? Sì!
Buon giorno direttore!
Pongo una domanda che può sembrare insensata: è più grave la vicenda del divieto posto dalla censura della RAI ad Antoni Scurati di leggere il suo monologo, o la polemica innescata da un genitore zelante che ha portato il corpo insegnante del nostro Istituto Comprensivo ad annullare l'iniziativa pubblica prevista per il 24 aprile, che da anni coinvolgeva il territorio?Lascio a lei e ai suoi lettori rispondere. Forse non è necessario, perché la domanda più legittima che dobbiamo porci è: che effetto collaterale ha avuto sui nostri ragazzi e sulle nostre ragazze aver vissuto l’esperienza di assistere a un conflitto fra un genitore zelante e alcuni esponenti della classe politica da una parte, e i loro insegnanti dall’altra?
Pongo una domanda che può sembrare insensata: è più grave la vicenda del divieto posto dalla censura della RAI ad Antoni Scurati di leggere il suo monologo, o la polemica innescata da un genitore zelante che ha portato il corpo insegnante del nostro Istituto Comprensivo ad annullare l'iniziativa pubblica prevista per il 24 aprile, che da anni coinvolgeva il territorio?Lascio a lei e ai suoi lettori rispondere. Forse non è necessario, perché la domanda più legittima che dobbiamo porci è: che effetto collaterale ha avuto sui nostri ragazzi e sulle nostre ragazze aver vissuto l’esperienza di assistere a un conflitto fra un genitore zelante e alcuni esponenti della classe politica da una parte, e i loro insegnanti dall’altra?
Era più difficile per un giovane in un contesto come quello del nostro Risorgimento cantare “siam pronti alla morte”, oppure è più difficile per i nostri giovani cantare “siam pronti alla vita” nel contesto attuale? (confusione dovuta a cadute di valori, dubbi sul futuro derivanti da questioni climatiche, sistema economico che ha portato all’impoverimento del tenore di vita per la prossima generazione…). A questa domanda rispondo io: sentire un coro di giovani cantare “siam pronti alla vita” mi fa emozionare, mi riempie di speranza e … mi dà un po’ di coraggio per affrontare serenamente gli ultimi anni che mi aspettano, e sono sicuro che il giovane Mameli sia d’accordo con me. Non voglio incrementare le polemiche, ma sono rimasto sconcertato leggendo su un giornale locale che un esponente del governo afferma “Gli insegnanti di Merate hanno storpiato l’Inno nazionale”. Spero di aver letto male, altrimenti qualcuno dovrebbe spiegare a quel Sottosegretario all’istruzione che la versione con “siam pronti alla vita” è stata cantata da un coro di adulti e bambini in occasione dell’inaugurazione dell’Expo avvenuta nell’ormai lontano 2015. Sembra passato un secolo.
Da qualche anno gli insegnanti del Manzoni hanno adottato quella versione. Devo confessare che ieri sera ho ceduto alla tentazione di guardare il derby nel bar centrale di Imbersago e così mi sono perso la riunione del Consiglio Comunale che di solito seguo in streaming. Spero che il nuovo Assessore all’istruzione e il nostro Sindaco abbiano approfittato dell’occasione per mostrare la loro solidarietà al corpo insegnante del Comprensivo, testimoniando la vicinanza dell’Amministrazione con l’istituzione scolastica cittadina, già ampiamente dimostrata con il rifacimento della pavimentazione del cortile del Manzoni.
Peccato che il fondo rinnovato di questo cortile domani, 24 aprile 2024 non sarà calpestato dal pubblico.
Lanfranco Consonni